Heidelberg (Germania)




Heidelberg è una città extracircondariale tedesca di 156.267 abitanti (2015), situata nel Baden-Württemberg sulle rive del fiume Neckar. È un importante centro industriale, per le numerose industrie del tabacco, meccaniche, cartarie ed elettrotecniche; ma soprattutto universitario poiché ospita la più antica università della Germania, fondata nel 1386 da Roberto I, oltre ad altri importanti e prestigiosi centri culturali e scientifici a livello mondiale (Max-Planck-Institut, l'Heidelberger Akademie der Wissenschaften, l'European Molecular Biology Laboratory). I dati demografici rendono evidente quanto l'attività universitaria sia importante in questa città: degli oltre 150.000 residenti, circa 30.000 sono studenti.
Il Castello di Heidelberg, uno dei più famosi della Germania, è l'emblema della città; si innalza 80 metri sopra il fondovalle sul fianco nord del Königstuhl e domina il centro storico. L'edificio, che all'origine era una fortezza in posizione strategica, in seguito fu trasformato in una reggia sfarzosa per i principi del Palatinato. Dopo le distruzioni compiute nel 1689 e nel 1693 fu restaurato solo in parte. Nel 1764 un grande incendio causato da un fulmine determinò la sorte del castello. Fu abbandonato, e sfruttato come cava di materiale di costruzione per la nuova residenza estiva di Schwetzingen e in seguito usato, con lo stesso scopo, dai cittadini di Heidelberg, finché alla fine del secolo XVIII fu "scoperto" dai letterati. Johann Wolfgang von Goethe amava passeggiare nel parco circostante e raffigurò in un acquerello una veduta delle rovine del castello.
All'inizio dell'Ottocento il conte Charles de Graimberg (un aristocratico francese emigrato), persuase il granduca Leopoldo I del Baden ad iniziare l'opera di recupero e tutela dell'edificio. Il palazzo di Ottone Enrico, che fa parte del complesso edificio del castello, è uno dei monumenti più significativi del Rinascimento a nord delle Alpi.
Il ponte (denominato ufficialmente "Karl-Theodor-Brücke"), è uno dei più antichi della Germania, menzionato per la prima volta in un documento ufficiale nel 1248. In precedenza vi erano state costruzioni di legno, ripetutamente distrutte. Il ponte fu costruito nella forma attuale nel 1788; verso la fine della seconda guerra mondiale fu fatto saltare dall'esercito tedesco, per fermare l'avanzata delle truppe alleate. Nel 1947 è stato ricostruito.
La chiesa dello Spirito Santo (Heiliggeistkirche) è la più importante. Si trova al centro della città, a breve distanza dal Castello. La facciata caratterizza, insieme al Castello, l'immagine della città.
La chiesa più antica è la chiesa di San Pietro (Peterskirche). Si ritiene che sia stata costruita ben prima della fondazione di Heidelberg, e si calcola che abbia circa 900 anni. Nel tardo Medioevo divenne la cappella dell'Università, e ospitò le sepolture di circa 150 professori e personaggi della corte. Fra gli altri, è sepolto qui Marsilius von Inghen, primo rettore dell'Università. Nel 1883, in occasione del 400º anniversario della nascita di Lutero sul lato est venne piantata la "quercia di Lutero".
Poco lontano si trova la chiesa dei Gesuiti (Jesuitenkirche) completata nel 1749. È il simbolo della Controriforma e costitutiva un tempo il punto centrale dei quartieri dei Gesuiti.
La più antica costruzione conservata ad Heidelberg è la casa "Zum Ritter" (oggi albergo), costruita nel 1592 da una famiglia di commercianti di tessuti e dedicata al Cavaliere San Giorgio. Si trova nel centro storico di fronte alla chiesa dello Spirito santo.
All'estremità orientale del centro storico si leva la "Karlstor", una porta ad arco, che fu offerta come dono dei cittadini di Heidelberg al principe Carlo Teodoro. Dopo sette anni di lavoro fu inaugurata nel 1781. Fra le varie decorazioni si notano lo stemma del principe e i ritratti di lui e della moglie.
Nel centro storico vi sono inoltre altri edifici antichi dell'Università. Uno dei più importanti, una costruzione di stile classicistico, è la Biblioteca universitaria, che ospita anche un Museo con antichi manoscritti. Fra questi il Codice Manesse, che è il più ampio e famoso manoscritto poetico tedesco del Medioevo.
Un panorama molto apprezzato del centro storico si ha dalla "Passeggiata dei filosofi" (Philosophenweg). Essa ha inizio nel quartiere di Neuheim e si sviluppa a mezza costa sul pendio dello Heiligenberg, proprio di fronte al castello sulla riva opposta del Neckar, e si snoda al di sopra del Neckar lungo la valle fino a Ziegelhausen. Da citare anche: la "Karlsplatz" con diversi palazzi, la "Marktplatz" con il "Rathaus", il Cimitero che ospita personaggi illustri. Numerosi monumenti ricordano le vittime delle guerre e dell'Olocausto.
Il Museo del Palatinato (Kurpfälzische Museum), la cui origine (1810) si deve all'interesse di Charles de Gaimberg per la storia del principato, e alle sue raccolte di monete, armi, quadri. Nel 1879 la città acquistò la raccolta privata e la sistemò nel palazzo Morass. Dopo importanti arricchimenti, il museo può ora informare sulla storia del Palatinato fino dai tempi preistorici.
Il Centro di documentazione su Sinti e Rom è noto in tutta la Germania.
Il Museo di arte popolare presenta una raccolta di opere d'arte e oggetti artigianali provenienti dall'Asia, dall'Africa e dall'Oceania, che offrono una possibilità di conoscere la concezione del mondo e i riti dei popoli di quei territori. Il patrimonio principale è costituito dalla vasta raccolta di un erudito ebreo, Victor Mordechai Goldschmidt.
L'Università di Heidelberg è il caposaldo del sistema museale della città. Molti istituti e facoltà possiedono ricchi patrimoni, che sono aperti al pubblico. Discipline completamente diverse, dall'egittologia alla botanica, dalla paleontologia alla zoologia, sono pertanto aperte anche ai profani. Su tutto spiccano il carcere e la biblioteca. Il carcere studentesco fa parte del museo degli studenti nell'Università antica. Esso serviva per gli studenti troppo ribelli, dato che l'Università aveva giurisdizione su di loro. Gli studenti che per generazioni sono stati rinchiusi hanno inciso con strumenti d'ogni genere sulle pareti parole che attestano la loro frustrazione nei confronti della loro Alma mater.

Voto alla città:8
Anno della foto:2014

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