Calitea (Grecia)



Calitea è una frazione della città di Rodi, nell'omonima isola dell'Egeo Meridionale. Conta 10.251 abitanti secondo i dati del censimento 2001.
Il luogo delle terme, nell'odierna frazione di Calitea, era conosciuto fin dall'epoca dorica (VI-V secolo a.C.), l'imperatore romano Tiberio visitò questo luogo, quando in esilio volontario si ritirò a Rodi (dal VI a.C. al II d.C.). Poi passando all'epoca Bizantina, quella cavalleresca richiamava persino abitanti della prospiciente costa anatolica. Era chiamato dai locali Tsiflònero (nome derivato dalla proprietà purgativa dell'acqua). Il luogo era impervio, raggiungibile solo tramite mulattiere e, sia durante le Crociate che durante l'occupazione turca, coloro che vi si recavano bivaccavano all'aperto nei pressi o venivano ospitati nei vicini monasteri, dei quali oggi non vi è più traccia.
Era proprio nella piccola baia, davanti l'odierna Terme, che il 5 maggio 1912 le truppe italiane, nel contesto della Guerra italo-turca, sbarcarono sull'isola alla conquista di Rodi dall'Impero ottomano. Durante l'occupazione italiana, vi fu edificato il complesso termale, costruito nello stile eclettico d'oriente dagli italiani. Inaugurato il 1º luglio 1929, dopo due anni di costruzione, rimase in funzione fino alla distruzione dovuta ai bombardamenti tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Per anni il sito, in stato di abbandono, era stato usato come deposito di sedie a sdraio e ombrelloni per lo stabilimento balneare che sorge nei pressi. Il complesso termale è stato rinnovato nel corso degli anni, a partire dal 2002, e riaperto nell'estate del 2007. Da allora, il sistema dei parchi (disegnato dall'architetto italiano Pietro Lombardi) ha riacquistato il suo fascino.
Il complesso termale di Calitea si trova a sud-est della località e capitale dell'isola Rodi, sulla strada Rodi (Ρόδου)-Faliraki (Φαληρακίου), prima della baia di Faliraki. Da un pezzo di sinuosa strada costiera, dove si ferma anche il bus, si scende attraverso un bosco verso il mare. A sud delle terme si trova, tra le rocce, racchiusa in una baia, la piccola spiaggia delle terme (Παραλία Θέρμης), con un bar e caffetteria.
Le sorgenti sulfuree calde, attualmente in secca, erano indicate per curare reumatismi e malattie renali, disturbi della vescica e costipazione cronica. L'acqua sulfurea della fonte aveva un effetto lassativo.

Voto alla città:8
Anno della foto:2018

Petaloudes (Grecia)




Petaloudes, in italiano nota come: Valle delle Farfalle è un ex comune della Grecia nella periferia dell'Egeo Meridionale (unità periferica di Rodi) con 12.133 abitanti al censimento 2001.
Petaloudes è conosciuta per una verde valle che da giugno a settembre si popola di farfalle: la Valle delle Farfalle, lunga circa 1 km con ripide stradine, laghetti e ponti in legno. È un raro spettacolo naturale con migliaia di farfalle che riposano sugli alberi. L'ingresso è a pagamento e i visitatori consigliano visite di primo mattino per il fresco e per non trovare ressa. Le farfalle appartengono alla specie Callimorpha quadri puntuaria (Arlecchino punteggiato), e si adunano qui perché attirate dalla particolare resina di un albero della famiglia degli aceri, il "Liquidambar orientalis" con il profumo forte e caratteristico di vaniglia. A causa del crescente numero di turisti, le farfalle devono far fronte a problemi di popolazione e, poiché sono prive di stomaco, se vengono disturbate, tendono a volare altrove disperdendo energie.
Nelle antiche località agricole di Pastida e Damatria, sono presenti suggestive chiese ortodosse (come quella consacrata a San Nicola, in località Paradisi) e monasteri, tra i quali quello di Kalopetra, costruito nel 1784 dal principe di Valacchia Alexandros Ypsilanti
Inoltre Petaloudes ospita molte fattorie e agriturismi che offrono esperienze inusuali e interessanti dal punto di vista naturalistico, animale e gastronomico.

Voto alla città:8
Anno della foto:2018

Terricciola (Italia)



Terricciola è un comune italiano di 4 522 abitanti della provincia di Pisa, facente parte del bacino idrografico del fiume Arno e dell'Associazione Nazionale Città del Vino.
Antico borgo di origine etrusca, come documentato dalla scoperta di insediamenti nelle frazioni di Morrona e di Soiana, dove si trovano necropoli di età ellenistica con tombe a camera ipogea. Di particolare interesse l'Ipogeo del Belvedere.
Come riportato nel Orbis Latinus ed in altri studi di toponomastica antica, il nome etrusco e latino in origine potrebbe essere stato quello di Tursenum o Tursena.
Originariamente il borgo era costellato da torri difensive (turres), da cui forse Turricula, probabile toponimo latino medievale di Terricciola come sostenne Giuseppe Caciagli, insiene al più diffuso Terricciuola. Esso assume un ruolo di rilievo tra i territori sottoposti al Vescovo di Volterra, nel XII secolo. Contesa da lunghe guerre tra Pisa e da Firenze, nel 1284 la popolazione di Terricciola giurò fedeltà alla Repubblica di Firenze. La repubblica di Pisa ne assunse il controllo nel 1496.
Al plebiscito del 1860 per l'annessone della Toscana alla Sardegna i "si" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (425 su totale di 1063), sintomo dell'opposizione all'annessione.
Terricciola è famosa anche per le sue architetture religiose e civili.

Voto alla città:6
Anno della foto:2017

Capannoli (Italia)



Capannoli è un comune italiano di 6 349 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
La Villa Bourbon del Monte-Baciocchi venne edificata in stile tardo-barocco e neoclassico sul luogo dove si sviluppava l'antico nucleo del castello citato fin dall'843, e fu completamente ristrutturata alla metà del secolo XVIII. Nel 1833 l'edificio fu acquistato dal Conte Felice Baciocchi dove saltuariamente visse con la consorte Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone Bonaparte. Oggi il Comune ne è proprietario ed ospita al suo interno un Museo Zoologico ed un Centro di Documentazione Archeologica.

Voto alla città:6
Anno della foto:2017