Massarosa (Italia)



Massarosa è un comune italiano di 22 435 abitanti della provincia di Lucca. Nel 1869 fu decretata l'istituzione del comune di Massarosa, prima territorio amministrato da Viareggio, nel 1870 il decreto fu applicato, con grandi polemiche (queste polemiche si risolsero completamente nel 1878).
Massarosa è famosa per le antiche Terme di Massaciuccoli e per le sue architetture civili e religiose.
La pianura bonificata circostante il lago di Massaciuccoli era in origine interamente coperta da zone palustri, formate dalle antiche foci dell'Arno. I terreni palustri residui, localizzati a nord del lago, sono tuttora di ampiezza rilevante (quasi doppia rispetto alla superficie dello specchio d'acqua principale). Tutto il lago e parte della zona palustre sono inclusi nel Parco Naturale di Migliarino - San Rossore, che non è purtroppo stato in grado di arrestare alcune forme di pesante degrado ambientale.
Il lago è provvisto di un emissario funzionale, il Canale Burlamacca che si getta entro il porto di Viareggio, e di un altro, il fosso della Bufalina, dal quale le acque vengono spinte al mare tramite un impianto idrovoro; gli immissari consistono nel modesto Rio di Quiesa, il canaleBarra e soprattutto nei canali di drenaggio delle bonifiche retrostanti la sponda pisana, che apportano attualmente acque di cattiva qualità.

Voto alla città:7
Anno della foto:2017

La Spezia (Italia)



La Spezia è un comune italiano di 93 454 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Liguria. È il secondo comune della regione per popolazione e la sua area urbana conta oltre 189 000 abitanti, preceduto solo dal capoluogo Genova.
La città si trova all'estremo levante della regione Liguria, a pochi chilometri dal confine con la Toscana, al centro di un profondo golfo naturale al quale dà il nome. Il golfo, conosciuto anche con l'appellativo di Golfo dei Poeti, è cinto da una continua catena di alture le cui cime più elevate, il Monte Verrugoli (749 m s.l.m.) ed il Monte Parodi (673 m s.l.m.), sono situate alla estremità occidentale del centro abitato.
Il territorio comunale spezzino fa parte dell'Autorità di bacino interregionale del fiume Magra mentre una piccola porzione del territorio comunale, costituita dal piccolo borgo di Tramonti e dalla circostante collina, fa parte del parco nazionale delle Cinque Terre.
Alla Spezia hanno sede importanti siti museali, alcuni di recente costituzione.
La più antica costruzione militare della città, in posizione collinare, è il castello San Giorgio, la cui prima fase costruttiva è antecedente il XIII secolo. La struttura conservata e visibile oggi è opera dei genovesi che costruirono inoltre varie altre fortificazioni nel golfo a difesa dalle incursioni mussulmane.
L'antropizzazione dell'area del golfo della Spezia è quindi stata da sempre correlata alla funzione militare della zona.
Su questo presupposto, il presidio cittadino non poteva certamente essere da meno, tant'è che nel tessuto cittadino, dal XIX secolo, è presente l'arsenale militare marittimo, una delle più importanti e antiche basi della Marina Militare.
Ma già dal 1400 le vicende politiche avevano indotto le varie Repubbliche che si succedettero nel dominio della città a organizzare un sistema difensivo di castelli, ad iniziare dalla fortezza di Sarzanello e dalla cittadella per passare poi nel 1550 alla costruzione della Bastia, alla Batteria dell'Oca Pelata, alla torre Scola ai forti del Pezzino. Successivamente vennero costruiti il forte Santa Teresa nel 1747.
La decisione del Governo piemontese di trasferire la flotta militare da Genova a La Spezia (1857) e di darvi corso alla costruzione dell’Arsenale (1862-1869) aveva comportato la necessità di provvedere alle opportune opere di difesa della piazzaforte sia verso il mare che verso terra.
Furono pertanto costruiti la diga foranea (1873-1879) per controllare gli accessi al golfo oltre che garantirne approdi sicuri con ogni tempo e (nell’arco dell’ultimo ventennio del XIX secolo) un’estesa corona di numerosi Forti e di batterie di artiglieria in varie località del golfo e delle alture dell’interno:
In sostanza alla fine del XIX secolo la rada della Spezia era la piazza marittima più fortificata d'Europa con ben 568 bocche da fuoco.
Ammodernati ed usati ancora nel corso della Seconda Guerra mondiale, oggi questi edifici sono in stato di abbandono nonostante l’interesse culturale, paesaggistico e turistico che potrebbero offrire alla città.
I giardini pubblici della città, ricchi come sono di varie specie botaniche, costituiscono certamente un aspetto di grande importanza per il tessuto urbano e sociale della Spezia.
Nella prima metà del XIX secolo, quando la città ha cominciato a espandersi oltre il perimetro delle antiche mura medioevali e la sua vita sociale divenne più attiva, fu creato il primo nucleo dei giardini pubblici.
Nel 1825 il parco era situato nella zona dove sorge l'attuale Palco della Musica (acquistato all'Esposizione Universale di Torino e qui installato nel 1866) e aveva il nome di Boschetto, in accordo alla moda dell'epoca che tendeva a disporre le aree verdi con intenti scenografici. Dieci anni più tardi il nucleo dei giardini pubblici si estendeva già fino a inglobare il prato di fronte al palazzo Doria, in via Chiodo.
Fu comunque solo dopo l'apertura dell'Arsenale militare che le aree verdi conobbero l'espansione più significativa. L'enorme quantità di terra ricavata via via dallo scavo dei bacini all'interno dell'Arsenale in costruzione venne riversata in mare proprio davanti al centro storico cittadino, rendendovi così disponibile spazio ulteriore a disposizione dello sviluppo dei giardini.
Negli ultimi anni dell'Ottocento l'area complessiva occupata dai giardini coincideva ormai con quella attuale, ma fu solo tra il 1920 e il 1930 che i Giardini, con il contributo progettuale dell'artista spezzino Felice Del Santo, assunsero l'aspetto definitivo che può essere ancora oggi osservato.
All'interno dell'area dei giardini pubblici si trova l'imponente monumento equestre dedicato a Giuseppe Garibaldi con il cavallo eretto su due zampe. Negli stessi giardini pubblici sono collocati altri vari monumenti dedicati a personalità locali: tra questi è interessante il grande busto in marmo di Carrara dedicato al cantore delle Alpi ApuaneCeccardo Roccatagliata Ceccardi, opera dello scultore Aldo Buttini.
Ancora nei giardini è il Centro Salvador Allende, struttura polivalente utilizzata per convegni, mostre e altri eventi culturali.
Il 2 giugno 2006, giorno della Festa della Repubblica, si è aggiunto un nuovo monumento in ricordo della resistenza dedicato alla quarta zona partigiana (La Spezia, ParmaGenova e Massa). L'opera, fortemente voluta dal Comitato provinciale unitario della Resistenza, da associazioni e da numerosi cittadini, è opera dello scultore Antonio Trotta.
La Spezia, sin dalla sua nascita è sempre stata una città verde. Molti sono i parchi e i giardini compresi nella zona urbana che consentono anche a chi non ha modo di spostarsi dalla città, di avere un contatto quotidiano con il "verde".

Voto alla città:7
Anno della foto:2017

Reggio Di Calabria (Italia)



Reggio di Calabria comunemente nota come Reggio Calabria, o semplicemente Reggio nel Mezzogiorno (prima dell'unificazione d'Italia), è un comune italiano di 180 841 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, in Calabria.
È il primo comune della regione per popolazione e il terzo per superficie. Città di rango metropolitano, è capofila di un'agglomerazione.
L'area dello stretto, cuore della futura città metropolitana di Reggio, è una conurbazione dovuta alla continuità urbana ed alla forte interazione sociale ed economica di alcuni comuni della Provincia di Reggio Calabria, disposti a ridosso della città o lungo la sponda orientale dello Stretto di Messina, di oltre 360.000 abitanti e il maggiore polo funzionale di una più vasta area metropolitana policentrica che conta oltre 550.000 abitanti facente parte della estesa e popolosa conurbazione siculo-calabra detta Arco etneo.
La città è sede di uno tra i più importanti musei italiani dove sono custoditi i famosi Bronzi di Riace divenuti tra i suoi simboli identificativi. È la prima città della regione per antichità e nonostante la sua antica fondazione - Ῥήγιον fu un'importante e fiorente colonia magnogreca - si presenta con un impianto urbano moderno, effetto del catastrofico terremoto che il 28 dicembre 1908 distrusse gran parte dell'abitato.
Nel corso dei secoli vari eventi distruttivi, sia ad opera umana che naturale, hanno devastato la città che oggi presenta un aspetto moderno, effetto principalmente delle ultime ricostruzioni eseguite dopo il terremoto del 1908 fatte sulle vecchie rovine. Molte delle opere d'arte e degli edifici realizzati nei secoli sono andati perduti, tuttavia la città conserva esempi monumentali di pregio e antiche vestigia che testimoniano la sua storia plurimillenaria. Il centro della città è, quindi, in prevalenza caratterizzato dall'architettura dei primi decenni del Novecento, e presenta interessanti esempi di stile liberty, neogotico (Palazzo Zerbi), neoclassico (il Teatro Comunale Francesco Cilea), eclettico (Palazzo Mazzitelli) e di quello cosiddetto fascista (la Stazione Ferroviaria, il Museo Nazionale della Magna Grecia, opera di Piacentini, l'ex Caserma dei Giovani Fascisti). Nel contesto urbano, inoltre, emergono alcune fabbriche di rilievo quali il Castello Aragonese, in parte distrutto per creare le strade adiacenti allo stesso,nella parte alta della città, il vicino Duomo, completamente ricostruito dopo la distruzione del precedente edificio avvenuta con il terremoto del 1908, la Chiesa degli Ottimati, la Chiesa di S.Maria della Cattolica, la Chiesa della Graziella, sopravvissuti almeno in parte al sisma del 1908. La città è anche sede di un Museo Nazionale che, dopo quello di Berlino, è il più grande e importante museo che conserva i reperti della Magna Grecia e che annovera, tra altri reperti di pregio, i famosi Bronzi di Riace e la Testa del filosofo. Reggio Calabria affaccia sul mare e il suo lungomare, ha di fronte la Sicilia e nella fascia mediana ospita uno tra i più importanti orti botanici con varie specie di piante tropicali e alberi di ficus centenari e i resti delle mura greche e delle terme romane. Alle spalle della città si erge il massiccio dell'Aspromonte, che raggiunge i 1.998 m di altezza, con la stazione sciistica di Gambarie e il suo parco naturale.
Le fortificazioni, rocche, castelli, torri e bastioni di Reggio, pur di epoche diverse, costituiscono il complesso sistema di difese di cui la città, ebbe necessità di dotarsi a causa della propria configurazione geografica.

Voto alla città:8
Anno della foto:2010