Ancona (Italia)

 


Ancona è un comune italiano di 98 785 abitanticapoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mare Adriatico, sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge l'ampio porto naturale, tra i maggiori d'Italia. È uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.

I monumenti più importanti della città sorgono nei luoghi più significativi nel suo promontorio: il Duomo, al suo vertice, l'Arco di Traiano e il Lazzaretto nel porto, la Cittadella sulle sommità di una collina a picco sul mare e il Monumento ai Caduti nel luogo in cui la vallata centrale della città sbocca sulla costa alta.

Le testimonianze storiche più importanti sono legate ai due periodi di massimo splendore della città e del suo porto: l'epoca del repubblica marinara e quella del porto franco settecentesco.

Il Duomo di San Ciriaco è uno dei simboli della città, sia perché con i suoi più di ventiquattro secoli ne riassume la storia, sia perché con la sua posizione, sulla sommità del colle Guasco e sulla punta più estrema del promontorio, domina il porto, il golfo e caratterizza i panorami della città: è visibile persino da alcuni quartieri periferici. È una fusione di arte romanica e bizantina, quest'ultima presente nella pianta a croce greca e nelle sculture. I due leoni stilofori del portale sono essi stessi uno dei simboli cittadini.

Per il Medioevo, oltre al Duomo, sono notevoli altre due chiese. La prima è Santa Maria della Piazza, che ha una facciata ad archetti di ispirazione bizantina e un portale ricco di figure simboliche; dal suo interno si accede ai resti della sottostante basilica paleocristiana. La seconda è la chiesa monastica di Santa Maria di Portonovo; è situata nei dintorni della città, tra il bosco e la spiaggia di Portonovo e sotto le rupi di Monte Conero. Ha una singolare pianta, fusione tra una basilica a cinque navate e una croce greca.

Nel Quattrocento, lo scultore e architetto dalmata Giorgio da Sebenico ha lasciato in città tre splendidi esempi di Rinascimento adriatico: i portali della chiesa di San Francesco alle Scale e dell'ex chiesa di Sant'Agostino e la facciata di un edificio civile: la Loggia dei Mercanti. Lo stesso artista è autore anche di Palazzo Benincasa, palazzo nobiliare gotico.

Arrivando al Settecento, si ricordano: la chiesa del Santissimo Sacramento, con interno barocco ricco di sculture e originale campanile spiraliforme, la Chiesa del Gesù, di Luigi Vanvitelli, con la cui facciata concava l'architetto completò il suo programma di ridisegno della città, la Chiesa di San Domenico, di Carlo Marchionni, che domina scenograficamente Piazza del Papa, e la chiesa degli Scalzi, notevole per cupola ricoperta di rame che svetta nel panorama della città visto dal porto.

Le due antiche sinagoghe di Ancona, quella levantina e quella italiana, sono alloggiate in un unico edificio, nel cuore dell'antico ghetto; suggestivo è inoltre l'antico e ampio cimitero israelitico, il Campo degli Ebrei, panoramicamente situato nei pressi dell'orlo della falesia.

Si segnala inoltre la presenza, in periferia, della piccola chiesa cinquecentesca di Santa Maria Liberatrice e della neogotica chiesa dei Cappuccini, con dipinti di fra Paolo Mussini.

Testimonianza eccezionale dell'Età Antica è l'Arco di Traiano, attribuito ad Apollodoro di Damasco, che si erge sul molo che l'imperatore volle a protezione del porto. L'Anfiteatro romano è stato completamente scavato nella zona dell'ingresso principale, detto "Arco Bonarelli", mentre la parte posteriore del monumento non è stata ancora completamente riportata alla luce e risulta dunque di difficile lettura per il profano.

Tra Medioevo e Rinascimento, tre furono i palazzi in cui ebbe sede il governo della Repubblica di Ancona: il romanico Palazzo del Senato, il gotico, altissimo Palazzo degli Anziani, con la facciata principale rifatta nel Seicento, e il Palazzo del Governo, a cui lavorò anche l'architetto Francesco di Giorgio Martini, affiancato dalla torre che domina Piazza del Papa.

Per il Rinascimento, si ricordano i due monumenti più significativi. Il primo è la poderosa Cittadella, fortificazione a pianta di stella pentagonale, opera di Antonio da Sangallo il Giovane, uno dei primissimi esempi di fronte bastionato all'italiana; è sede del Segretariato permanente della Iniziativa Adriatico Ionica. Il secondo è Palazzo Ferretti, sede del Museo archeologico nazionale delle Marche, con cortile pensile affacciato sul porto.

Il Settecento vide una rinascita artistica della città, di cui fu protagonista Luigi Vanvitelli, che oltre alla già citata Chiesa del Gesù lasciò in città il Lazzaretto, singolare e vastissima costruzione pentagonale, costruita all'interno del porto su un'isola artificiale; vanvitelliani sono anche l'Arco Clementino e il tratto di molo su cui sorge. Dopo i radicali interventi urbanistici di Vanvitelli, la città venne dotata di un nuovo ingresso monumentale, Porta Pia, che fa da contraltare all'Arco di Traiano, sul lato opposto del porto.

Dell'Ottocento si ricorda il Teatro delle Muse, con facciata neoclassica recante sul frontone gli altorilievi delle nove muse, di Apollo e di Palemone, dio dei porti.

Del Novecento notevoli sono il Mercato delle Erbe, architettura di ghisa e vetro in stile liberty, e il Monumento ai caduti, con la sua scenografica scalinata conducente al mare sottostante, accolto in breve tra i simboli della città.

Nell'area archeologica del Tempio di Afrodite, situata sotto al Duomo, è visibile il basamento del tempio, studiando il quale è stato possibile ricostruire idealmente tutto l'edificio, che dall'alto del colle Guasco dominava l'Ancona greca e quella romana. Lo scavo è accessibile dall'interno del Duomo, ma nonostante rivesta un notevole interesse è da anni precluso ai visitatori.

Degli scavi archeologici dell'Anfiteatro romano si è già dato conto nella sezione Architetture civili e militari.

Sotto la chiesa di Santa Maria della Piazza ci sono i resti della basilica paleocristiana che, secondo alcuni studi, sarebbe stata l'antica cattedrale di Santo Stefano, la prima della città. Si può accedere a questa zona archeologica dall'interno della chiesa, e si possono ammirare mosaici policromi con simbologia paleocristiana, resti delle absidi, dei colonnati, del fonte battesimale e della cattedra.

Via XXIX Settembre è affacciata sulle banchine portuali, sugli arrivi e sulle partenze delle navi e su uno dei più classici panorami della città, dominato dal Duomo e dal Faro vecchio e dai vecchi rioni arrampicati sui colli. All'inizio della via si trova la statua bronzea di Traiano, che ricorda l'ampliamento del porto deciso dall'imperatore.

Via della Loggia è l'antica via del Porto, sulla quale si affacciano edifici che hanno visto la storia della città marinara, tra i quali la Loggia dei Mercanti e il Palazzo Benincasa.

La passeggiata "da mare a mare", ossia dalle banchine del porto al belvedere del Passetto, permette di congiungere i due lati del promontorio sul quale sorge la città; è costituita dai tre corsi principali e dal Viale della Vittoria. I tre corsi, dedicati a Garibaldi (Corso Nuovo), Mazzini (Corso Vecchio) e a Stamira, attraversano paralleli i quartieri ottocenteschi della città e ne costituiscono il centro commerciale. Il Viale della Vittoria, attraversa invece l'espansione urbanistica del primo Novecento e presenta interessanti esempi di architettura eclettica e liberty.

Via del Comune (Via Pizzecolli), prima dell'apertura dei corsi ottocenteschi, fu per secoli la strada principale della città. Percorre in salita tutto l'antichissimo rione di San Pietro e conduce sulla sommità del Colle Guasco, dove sorge il Duomo; ha aspetto medievale ed è ricca di palazzi storici, di monumenti e di scorci panoramici sul porto.

Via Astagno, con i vicoli limitrofi, costituiva l'antico ghetto ebraico, con i suoi alti palazzi e le strade strette e ripide.

Le piazze centrali della città sono quattro.

Piazza della Repubblica, comunemente detta "del Teatro", è il punto di unione tra centro e porto; vi si scorgono le banchine, con i traghetti in partenza per la Grecia e i paesi balcanici; vi si affaccia il Teatro delle Muse.

Piazza del Papa, di forma singolarmente allungata, è il cuore dei rioni più antichi della città. Prende nome dalla statua di papa Clemente XII, responsabile della rinascita settecentesca dei traffici portuali; è un ritrovo serale molto frequentato.

L'ottocentesca piazza Cavour è la più vasta della città ed è sistemata a giardino, come la vicina piazza Stamira; in entrambe le piazze le aiuole sono caratterizzate da palme di varie specie.

Piazza Roma, insieme al Corso Vecchio, ospita nei giorni feriali l'animato mercato di bancarelle ed è caratterizzata dalla Fontana dei Cavalli; a pochi passi c'è l'antica Fontana delle Tredici Cannelle; secondo la tradizione chi deve partire può assicurarsi il ritorno in città bevendo l'acqua di questa fontana.

I luoghi panoramici più noti di Ancona sono: il piazzale del Duomo, affacciato sul porto, sulla città e sulla costa, visibile sino a Pesaro; Porta Pia, con vista su porto, Duomo e Faro, il belvedere di Capodimonte, da cui si può osservare l'isola pentagonale del Lazzaretto circondata dal Mandracchio, il Pincio, con vista sulla città e sul porto, la pineta del Passetto, affacciata sulla costa alta, visibile sino a Monte Conero. A questi punti panoramici classici si aggiungono quelli aperti al pubblico negli ultimi decenni: la Lanterna Rossa, con vista completa sui rioni antichi disposti ad anfiteatro intorno al porto, e il Faro, alto sulle rupi e sui tetti della città antica.

Oltre che per numerosi musei la città è ben dotata di viali, piazze alberate e parchi, panoramici perché posti sulle parti più alte delle colline; ha infatti 52  di verde per abitante.

Una gran parte della fascia costiera del territorio comunale di Ancona rientra all'interno del Parco regionale del Conero, caratterizzato da ampi boschi sempreverdi di macchia mediterranea, da scogliere a picco sul mare, da spiagge raggiungibili solo a nuoto o per impervi stradelli, da una campagna di alto valore paesaggistico e ricca di prodotti tipici, come la lavanda, il miele, l'olio, i legumi. Tra le località anconetane all'interno del Parco va citata Portonovo, meta molto frequentata da anconetani e turisti, con i suoi boschi a ridosso delle spiagge e con i suoi antichi monumenti.

Peculiarità della città è il fatto che il Parco del Conero comprende anche aree prettamente urbane: tra esse la zona del Passetto, con le rupi, la pineta e le scogliere, e quella delle Valli di Pietralacroce, che dal centro abitato scendono verso il ciglio delle rupi; quattro stradelli conducono al mare, attraversando boschi e prati. Queste zone sono ricche di punti panoramici sulle scogliere sottostanti e sulla città.


Voto alla città:7
Anno della foto:2020

Dusseldorf (Germania)

 


Düsseldorf è una città extracircondariale della Germania, capitale del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia. Situata sulle rive del Reno (Rhein in tedesco) è a circa 40 km a nord di Colonia e a circa 20 km a sud della Regione della Ruhr con le città DuisburgEssen e Dortmund. La città, dopo Colonia, è la seconda del Land e la settima dell'intera Germania e conta 620 523 abitanti. Situata al centro della regione metropolitana Reno-Ruhr e al centro dell'area economica europea, Düsseldorf fa parte, dopo Francoforte sul MenoBerlinoAmburgo e Monaco, dei cinque centri più intrecciati e più importanti per quanto riguarda l'economia, il traffico, la cultura e la politica tedesca.

La città è nota per essere un polo fieristico ed è sede di parecchie aziende quotate in borsa, fra cui la Uniper e la Henkel che appartengono anche al DAX 30, il più importante indice della Borsa di Francoforte. Il volume d'affari di Düsseldorf è il più alto della Germania negli ambiti della modapubblicitàrevisione contabileconsulenza legale e consulenza aziendale, e anche una sede importante per banche e la borsa. L'Aeroporto di Düsseldorf è il punto nodale internazionale del Land Renania Settentrionale-Vestfalia.

La metropoli possiede due porti interni ed è la sede di alcune università, tra cui la famosa accademia d'arte e l'Università Heinrich-Heine. È nota in tutta la regione per l'elegante boulevard Königsallee, il centro storico, il carnevale e la squadra di calcio Fortuna Düsseldorf. Una moltitudine di musei, gallerie e il lungofiume attirano tanto abitanti quanto turisti. La quantità di abitanti dell'Asia orientale è notevole, tra questi c'è la grande comunità giapponese. Nelle indagini sulla qualità di vita nazionali ed internazionali continua ad avere un ottimo risultato.

Fra gli edifici di maggior interesse si annoverano: la Chiesa di St. Lambertus, il Castello Jägerhof, antica residenza principesca, la Chiesa barocca di St. Andreas (1622-1629), il municipio, il Rheinturm, la Palais Wittgenstein oltre che per numerosi musei.

La città è anche sede di Kunstakademie Düsseldorf, una famosa Accademia d'arte che fu uno dei centri maggiori del nascente romanticismo tedesco e diede vita alla cosiddetta Scuola di Düsseldorf.

La Königsallee nel centro cittadino è considerata una delle più eleganti e lussuose strade d'Europa. Düsseldorf è famosa per ospitare la più grande comunità giapponese d'Europa: per onorare questa presenza si tiene ogni anno il 4 ed il 5 maggio il Japan-Tag (Giorno del Giappone), un festival che attira più di un milione di turisti.


Voto alla città:7
Anno della foto:2020

Nur-Sultan (Kazakistan)

 


Nur-Sultan, fino al marzo 2019 Astana, è dal 1997 la capitale del Kazakistan. Con una popolazione di 1 029 556 abitanti dalla fine degli anni novanta ha conosciuto un rapido sviluppo demografico ed economico che la pone ai primi posti tra le città asiatiche per tasso di crescita. Nel 2017 ha ospitato l'Esposizione Universale.

La città, fondata nel 1830 con il nome di Akmolinsk, ha assunto nel 1961 la denominazione di Celinograd e nel 1992 quella di Akmola. Dal 1997 al 2019 ha preso il nome di Astana ("capitale" in lingua kazaka). Il 23 marzo 2019 è stata rinominata Nur-Sultan con decreto presidenziale in onore del presidente della repubblica uscente Nursultan Nazarbaev.

Il palazzo Ak Orda (in kazako, "la legione bianca") è il luogo di lavoro ufficiale del presidente del Kazakistan. L'edificio di cinque piani è stato costruito nel 2004 in cemento monolitico. Il rivestimento è stato eseguito utilizzando lastre di marmo bianco italiano di 20–40 cm di spessore. L'edificio culmina con una cupola blu-oro sormontata da una spirale che arriva fino ad 80 metri di altezza e la superficie totale è di 36.720 metri quadrati. L'Ak Orda include una "sala orientale" realizzata a forma di iurta in marmo e granito, una sala di marmo per i vertici e le visite ufficiali da parte di rappresentanti di paesi esteri, una sala d'oro per i negoziati e le discussioni private tra il capo dello Stato e i leader di altri paesi, una biblioteca.

Il Palazzo della Pace e della Riconciliazione (detta anche "Piramide della Pace") è stato ideato e progettato dall'architetto Sir Norman Foster e dall'ingegnere Buro Happold e inaugurato nel settembre 2006. Contiene luoghi di culto per diverse religioni: Ebraismo, Islam, Cristianesimo, Buddismo, Induismo, Taoismo e altre fedi. Ospita anche un teatro da 1.500 posti, il museo nazionale della cultura, una nuova "università della civiltà", una biblioteca e un centro di ricerca per i gruppi etnici e geografici del Kazakistan. In base al progetto, tutte queste diversità sono unificate nella forma pura di una piramide, alta 62 metri e con una base di 62 x 62 metri. L'edificio è concepito come un centro globale per la reciproca comprensione religiosa, la rinuncia alla violenza e la promozione della fede e dell'uguaglianza umana. Secondo i committenti, la Piramide della Pace esprimerebbe lo spirito del Kazakistan, dove culture, tradizioni e rappresentanti di varie nazionalità convivono in pace, armonia e accordo.

La Kazakstan Ortalyk koncert zaly, conosciuta anche col nome inglese Kazakhstan Central Concert Hall, ideata e progettata dall'architetto italiano Manfredi Nicoletti a seguito di un Concorso Internazionale, è stata inaugurata dal presidente della Repubblica del Kazakistan Nursultan Äbişulı Nazarbaev nel dicembre 2009. La forma dell'edificio ricorda i petali di un fiore resi dinamici dalla musica. Queste strutture a petalo creano un involucro imponente che racchiude e protegge tutte le funzioni interne dalle condizioni climatiche estreme di Nursultan. L'edificio ospita una delle sale concerto per musica classica più grandi al mondo, con un totale di 3.500 posti a sedere, oltre a due sale minori per musica, cinema e conferenze di 400 e 200 posti a sedere ciascuna, ristoranti, bar e un foyer di circa 3000 m2. La sala concerti principale è stata progettata per adattarsi a vari tipi di spettacoli, dai concerti di musica classica sinfonica ai concerti Rock-Pop e di musica tradizionale, al teatro, al balletto, alle conferenze e al cinema. Questa flessibilità è data da una speciale conformazione del controsoffitto e da un articolato sistema di tende acustiche. L'edificio, che si sviluppa su un totale di 55.000 m2, è lungo circa 200 metri e ha un'altezza massima di 40 metri. Le strutture esterne, i cosiddetti “petali”, sono costituite interamente da cemento armato. Il rivestimento esterno è fatto con pannelli di vetro trasparente retro-verniciati di colore blu, ispirato dal colore della bandiera del Kazakistan.


Voto alla città:7
Anno della foto:2020

Edimburgo (Regno Unito)

 


Edimburgo è una città del Regno Unito. Seconda città più popolosa della Scozia, della quale è capitale, è anche la settima città più popolosa del Paese, con 464990 abitanti al 2014; ne conta 492680 nell'area dell'omonima autorità locale e 1339380 per l'intera area metropolitana.

Sorge sulla costa orientale della Scozia, sulla riva meridionale del Firth of Forth, a circa 70 km ad est di Glasgow, ed è edificata su sette colli. I punti più alti sono Arthur's Seat, Castle Rock (dove si trova il celebre castello), Calton Hill, Corstorphine Hill, Braid Hills, Blackford Hill e Craiglockhard Hill. Le parti storiche della città (Old Town e New Town), insieme al castello, sono dal 1995 patrimonio dell'umanità UNESCO.

È la seconda città più visitata del Paese, con circa due milioni di turisti l'anno. A questo successo contribuisce anche il Festival di Edimburgo, che si tiene ogni anno ed è accompagnato da numerose manifestazioni collaterali. È, inoltre, sede di ateneo dal 1582, anno di fondazione dell'Università di Edimburgo.

Il centro storico di Edimburgo è diviso a metà da Princes Street e dagli omonimi giardini. La via è tra le più frequentate della capitale per il passeggio e per gli acquisti. Nella parte meridionale il panorama è dominato dal Castello di Edimburgo (Edinburgh Castle), situato su un cono vulcanico, e dalle costruzioni della Old Town, mentre sulla parte settentrionale si affaccia la New Town.

La Old Town conserva la sua struttura medievale, siccome la maggior parte degli edifici presenti sono risalenti all'epoca della Riforma Protestante. I più famosi si affacciano sulla storica via detta Royal Mile. Questa è un lungo rettilineo di un miglio scozzese circa, che collega il castello di Edimburgo a ovest, con l'Holyrood Palace, e l'omonima abbazia in rovina, a est.

Il Royal Mile è in verità un insieme di quattro vie (CastlehillLawnmarketHigh-Street e Canongate), sulle quali si affacciano numerosi edifici pubblici di notevole interesse. La chiesa di Sant'Egidio è la principale chiesa della città, da molti chiamata erroneamente cattedrale, e si trova lungo la High-Street.

Dietro la St. Giles' Cathedral (il nome in inglese per la chiesa) si trova anche la Casa del Parlamento (Parliament House) che fu il palazzo del parlamento in cui l'assemblea scozzese si riunì fino al 1707. Ora è l'edificio dell'alta corte del tribunale scozzese.

Sempre lungo "il miglio reale" si trova la casa del XV secolo in cui abitò John Knox, il riformatore della chiesa scozzese. In fondo alla via Canongate (ultimo tratto della Royal mile partendo dal castello), in prossimità dell'Holyrood Palace, si trova anche il nuovo parlamento scozzese aperto nel 2004.

Dal Royal Mile si dipartono a spina di pesce le vie secondarie che scendono dalla collina in varie direzioni, con ampie piazze, dove una volta si svolgevano i mercati. Molte di queste viuzze vengono chiamate closes, termine inglese che descrive vicoletti angusti ricoperti da volte che spesso sboccano in cortili interni. In uno di questi vicoletti (Anchor Close) un tempo sorgeva la tipografia Smellie che nel 1768 stampò la prima edizione dell'Encyclopedia Britannica.

Altri edifici presenti nella Old Town sono il Museum of Scotland, la University of Edinburgh e la Scottish National Library, una biblioteca che vanta un patrimonio di circa 5 milioni di libri.

Questa parte della città era abitata, nel XVIII secolo, da circa 80 000 persone ma, come accade spesso in molti centri storici delle città, oggi non se ne contano più di 4 000.

Il castello di Edimburgo sorge su un'antica roccia di origine vulcanica chiamata in origine Din Eidyn (Fortezza di Eidyn), che assunse il nome di Edimburgo dopo l'invasione degli angli nel 638 d.C. Le sue origini vengono indicate intorno al 1130 d.C. ed è attualmente visitata da oltre un milione di turisti all'anno, rendendola la meta più frequentata del Regno Unito.

Al suo interno si possono visitare, oltre alla magnifica struttura medievale, il Museo Nazionale della Guerra, i Gioielli Reali, il Palazzo Reale, le prigioni, il Salone d'Onore e il monumento nazionale scozzese ai caduti. Particolare successo riscuote l'one o'clock gun, ossia il colpo di cannone che tutti i giorni, eccetto la domenica, viene sparato alle 13:00 per segnalare l'orario alle navi che attraccano al porto; questa tradizione si protrae dal 1846.

Negli appartamenti reali è possibile osservare i gioielli della corona, fra cui la spada cerimoniale, la corona e lo scettro. Nella stessa stanza è presente anche la pietra del destino (Stone of Scone) dove venivano incoronati i reali scozzesi. La pietra, che era stata sottratta dagli inglesi nel Medioevo, è stata restituita nel 1996, ma qualcuno sostiene che si tratti di un falso, sostituita da dei monaci poco prima del furto.

Da numerosi punti di questo luogo di grande interesse storico è possibile godere di una magnifica vista su tutta la città di Edimburgo e le zone limitrofe.

La New Town si affaccia su Princes Street e venne costruita verso dalla fine del XVIII secolo. Da allora si è ingrandita, ma il nucleo originale rimane un mirabile esempio di architettura e urbanistica dell'epoca georgiana, e per questo motivo la New Town e la Old Town sono state dichiarate dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. La decisione di costruire un nuovo quartiere al di fuori delle mura fu presa in seguito all'aumento della popolazione verificatosi durante il XVIII secolo.

Nel gennaio del 1766 fu indetta una competizione per trovare il miglior progetto per il nuovo quartiere e a vincerla fu il giovane James Craig. Egli propose uno schema molto razionale con poche ampie vie perpendicolari tra loro, e una via principale al centro chiusa alle estremità da due piazze. La via principale fu chiamata George street in onore dell'allora re Giorgio III; ai suoi estremi si trovano le piazze quadrate St Andrew Square a est, e la Charlotte Square, dove oggi si trova la Bute House, residenza del primo ministro scozzese, ad ovest.

La prima versione della New Town fu terminata intorno al 1800, anche se poi, dato il successo del progetto, fu ampliata con l'aggiunta di nuovi quartieri che riprendevano comunque lo schema della versione originale.

L'eccesso di terra scavata, derivata dalla costruzione di questi nuovi quartieri, fu utilizzata per creare una piccola collina sulla depressione del Loch Nor chiamata oggi The Mound e che ora collega la città nuova a quella vecchia. Su questo rilievo nella metà del XIX secolo furono costruiti gli edifici per la National Gallery of Scotland e per la Royal Scottish Academy.

Attualmente nella New Town si trova anche la Scottish National Portrait Gallery. Merita citazione anche l'imponente St. Mary's Cathedral sede dell'Arcidiocesi.

Il South Side è una parte della città prettamente residenziale e comprende più aree: Saint Leonards, Marchmont, Haymarket, Polwarth, Newington, Sciennes, The Grange, Bruntsfield, Morningside, e Merchiston. In questa zona si trova anche il campus universitario.

Leith è la zona portuale di Edimburgo, lungo il Firth of Forth, anche se mantiene la propria distinta identità rispetto al resto della città. Nel 1920 quando la cittadina di Leith fu annessa ad Edimburgo ci furono non pochi risentimenti ed ancora oggi il seggio parlamentare è assegnato per la circoscrizione di Edimburgo nord-Leith, a sottolineare il fatto che può essere di fatto considerata un'entità separata dalla città.

A Leith si trova ammarata la Royal Yacht Britannia, dietro il grande centro commerciale Ocean Terminal costruito negli anni ottanta per riqualificare la zona.

Il terreno variabile della città di Edimburgo comprende anche varie colline, oltre a quella su cui poggia il castello e la Old Town.

A sud-est della città vecchia si trova l'Arthur's Seat, di origine vulcanica, e punto più alto delle colline attorno a Edimburgo. Si trova sopra l'Holyrood Palace, ora parte dell'Holyrood Park, ed è un posto molto frequentato dagli abitanti della capitale.

Verso nord-est, sopra la New Town, si trova Calton Hill, un'altra collina sopra la quale sono stati costruiti vari monumenti. In cima si trovano due osservatori, il Nelson's Monument (una torre dedicata all'Ammiraglio Nelson) e il National Monument, un monumento costruito sul modello del Partenone di Atene. Questo è anche chiamato dai cittadini "la vergogna di Edimburgo" perché, voluto per onorare i caduti durante le guerre contro Napoleone, è rimasto incompleto per mancanza di fondi. Sul lato sud della collina si trova anche la St. Andrew's House, un grande edificio in Art Déco.


Voto alla città:8
Anno della foto:2020