Castelfranco Di Sotto (Italia)




Castelfranco di Sotto è un comune italiano di 13 355 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Il municipio è uno degli edifici storici di Castelfranco di Sotto. Essa è composta da colonne di pietra, e nel corso del tempo è stato riverniciato con vari colori. Essa è esposta sulla piazza principale del paese.
La torre campanaria è stata costruita nel medioevo come campanile della chiesa collegiata. Essa è situata sulla porta di San Pietro a Vigesimo, e dispone sulla facciata rivolta al centro storico di un orologio.
Castelfranco, fino alla metà degli anni sessanta, era circondata da un muro di cinta. Però come resti sono rimaste le quattro porte di entrata, ognuna rappresenta le quattro contrade cittadine.

Voto alla città:6
Anno della foto:2017

Casciana Terme Lari (Italia)




Casciana Terme Lari è un comune italiano sparso di 12 436 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
La sede comunale è situata nella frazione di Lari.
Il comune è famoso per le sue architetture religiose (chiese, oratori, cappelle), civili (palazzi) e militari (castelli, mura) oltre ad avere numerosi archivi storici, biblioteche, teatri e musei riguardanti soprattutto il periodo etrusco e romano.
È stato istituito il 1º gennaio 2014 dalla riunione dei territori che nel 1927 erano stati staccati dal Comune di Lari per creare il comune di Bagni di CascianaBagni CascianaSant'ErmoCollemontaninoCeppatoParlascio.

Voto alla città:7
Anno della foto:2016

Metz (Francia)



Metz è un comune di 118.634 abitanti sito nel nord-est della Francia. Si trova nella regione del Grand Est ed è il capoluogo del dipartimento della Mosella. La città sorge alla confluenza della Mosella con il fiume Seille, e dista 55 km dal confine con il Lussemburgo.
Metz costituisce inoltre il principale centro urbano dell'ex regione della Lorena, di cui è stata capoluogo fino alla sua soppressione nel 2015.
Città avente una storia antichissima, i primi insediamenti stabili vengono fatti risalire alla tarda età del bronzo. In seguito nel III secolo a.C. la città, nota col nome di Divodurum Mediomatricorum, divenne la capitale della popolazione gallica dei Mediomatrici, per poi essere occupata dai Romani, sotto cui visse un periodo di grande prosperità. Nel corso del Medioevo Metz godette di ampia considerazione ed indipendenza, venendo scelta dai Merovingi come capitale del regno d'Austrasia, ed in seguito fu capitale del Ducato di Lorena. La sua indipendenza terminò quando fu annessa alla Francia nel XVI secolo. Tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX secolo la città fu a lungo contesa tra Francia e Germania, che la possedettero alternativamente per 75 anni, fino a quando al termine della Seconda guerra mondiale la città tornò definitivamente sotto il controllo francese.
Metz è famosa per la sue architetture religiose e per le abitazioni intorno al fiume Mosella. 
Il fotografo francese Yann Arthus-Bertrand catturò Metz dal cielo, dando una vista aerea e privilegiata della città e dei suoi dintorni.

Voto alla città:8
Anno della foto:2014

Canale Monterano (Italia)



Canale Monterano è un comune italiano di 4 132 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Canale Monterano è il nuovo borgo di Monterano, oggi città fantasma.
L'abitato da cui ha avuto origine Canale è sorto, attorno alla metà del XVI secolo, per opera di braccianti e taglialegna provenienti dalla Toscana e dall’Umbria, chiamati a disboscare le fitte macchie che ricoprivano il territorio. Le loro prime abitazioni furono semplici capanne, costruite ai piedi del Monte Sassano.
Alla crescita demografica di Canale di Magliano (così era denominato il nucleo di capanne) contribuirono, progressivamente, anche gli abitanti del vecchio abitato di Monterano che, per una concomitanza di fattori, stava subendo un graduale processo di spopolamento, culminato al principio dell’Ottocento.
Col tempo furono edificati i cosiddetti “castelletti”, piccoli nuclei di case sparsi lungo le pendici del monte, ma solo in seguito Canale acquisì l’aspetto di un vero e proprio borgo, con abitazioni e botteghe affacciate lungo la strada che oggi corrisponde al Corso della Repubblica.
Dal 1873, con Regio Decreto, Canale e Montevirginio, uniti da una storia comune, assunsero la denominazione di “Canale Monterano”, nome che sancisce inoltre l’indissolubile legame tra l’antica Monterano e gli odierni centri abitati.
Al centro di Piazza del Campo campeggia una fontana ottagonale proveniente dall’antico borgo abbandonato e opera della scuola berniniana. Il palazzo comunale di Canale Monterano, risalente ai primi anni del Novecento,si affaccia sulle campagne circostanti e sui Monti della Tolfa e custodisce numerose testimonianze utili a ricostruire la storia del territorio. Oltre a reperti lapidei di epoca romana, ospita anche la monumentale scultura raffigurante un leone e attribuita al Bernini, originariamente posta sulla fontana del Palazzo Altieri di Monterano.
Forse già nel corso del Cinquecento fu innalzata la prima Chiesa di Canale, un semplice edificio attualmente denominato Oratorio e sede della Confraternita del SS. Sacramento e del Sacrario dedicato ai Caduti di Canale Monterano. Prospiciente è l’attuale chiesa parrocchiale, edificata nel Settecento e intitolata a Santa Maria Assunta in Cielo, nome ereditato da uno degli antichi luoghi di culto di Monterano. L’interno (una sola navata e con due altari laterali) si richiama, invece, alla chiesa berniniana di San Bonaventura, anch’essa situata presso l’antico abitato. Nella parrocchia di Canale sono conservate alcune opere provenienti da Monterano, tra le quali le acquasantiere in marmo e la grande statua lignea dedicata alla Madonna dei Sette Dolori.
Prese forma nei primi anni del seicento quando gli Orsini di Bracciano e di Monterano furono promotori della costruzione di un eremo sul Monte Sassano, così chiamato per la presenza di numerosi massi di trachite, e che in seguito prese il nome di Monte Virginio, in onore del fondatore del convento Virginio Orsini, per poi cambiare ulteriormente nome in Monte Calvario dopo la costruzione di una Via Crucis (sebbene oggi sia conosciuto come Monte dell'Eremo). Il convento si presenta come un'imponente costruzione a pianta rettangolare, in tipico stile rinascimentale integrata armonicamente con l'ambiente naturale circostante. La parte centrale fu dedicata alla chiesa e altri annessi, mentre i due lati a destra e a sinistra della chiesa a celle per gli eremiti. All'interno si apre un ampio chiostro con una grande vasca nel mezzo. Nella Chiesa, dedicata alla presentazione di Maria al tempio, spicca una tela fiamminga del 17º secolo attribuita a fra' Luca Di Nivelle. Il coro ha scanni in legno e quadri dello stesso autore, nella sacrestia vi è una grande pala dove sono effigiati alcuni membri della famiglia degli Orsini. La biblioteca conserva circa 8000 volumi, le 12 celle eremitiche, di stretta clausura sono collegate ciascuna da una scala a chiocciola con il sottostante giardinetto. L'Eremo, di proprietà dei Carmelitani, è centro di formazione dei novizi, di accoglienza di giovani e adulti in ricerca vocazionale, mentre il rifugio è luogo di incontro per gruppi che organizzano campi scuola, ritiri spirituali e convegni.
Delle numerose chiesette e cappelle, che punteggiavano il territorio e citate nei documenti antichi, resta ancora visibile, lungo la strada che conduce a Tolfa, la chiesa della Madonna del Quarto, detta della Madonnella.
Nel suo territorio si trova la riserva naturale regionale Monterano, splendido esempio di ambiente tolfetano, con le caratteristiche emergenze gassose della solfatara di Monterano, i boschi di quercia e i corsi d'acqua ancora integri.
Frequentato sin dalle epoche più remote in virtù delle proprietà terapeutiche delle sue acque, il sito termale di Stigliano conobbe un'importante frequentazione in epoca etrusca e poi romana, quando vi fu edificato un tempio e impiantato un articolato complesso termale, noto sotto il nome di Aquae Apollinares Veteres.

Voto alla città:7
Anno della foto:2015