San Giovanni Valdarno (Italia)



San Giovanni Valdarno è un comune italiano di 17.141 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana. Come indica il suo nome, si trova nella valle del fiume Arno. All'origine (1296) si chiamava Castel San Giovanni. Venne edificato per conto di Firenze sui progetti che Arnolfo di Cambio elaborava per realizzare gli avamposti del governo centrale, le "terre nuove fiorentine" (non vi è la certezza della diretta partecipazione dell'urbanista ai lavori). La struttura urbanistica del centro storico richiama l'organizzazione della città romana, con grande piazza centrale dalla quale partono i due assi principali perpendicolari tra loro, dai quali nascono le strade secondarie.
L'architettura più famosa del comune è il Palazzo Pretorio, noto soprattutto con il nome di Palazzo d'Arnolfo (dal nome di Arnolfo di Cambio), è un palazzo duecentesco che costituì per secoli il centro di potere del paese di San Giovanni Valdarno.

Voto alla città:6
Anno della foto:2017

Fauglia (Italia)



Fauglia è un comune italiano di 3 661 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Fauglia è famosa per le sue architetture religiose e per le sue ville (private).
Fauglia e il suo territorio comunale sono posti all'inizio delle Colline Pisane Inferiori, a sud del Valdarno inferiore, a nord della Maremma Pisana e della Val di Cecina.
Il paese di Fauglia è disteso su di una di queste colline, in direzione nord-sud, posizione che lo rende caratteristico per la sua unica strada che lo attraversa, lungo la quale si affacciano edifici, palazzi e piazzette.
Il suo territorio è prevalentemente collinare, ma non mancano porzioni pianeggianti come le zone intorno alle frazioni di Valtriano (nota anche per i mobilifici) e di Acciaiolo. La frazione di Luciana, fondata forse in una possessione della gente dei Lucii come riporta il Repetti, si erge invece su una collina, a guardia della piana del torrente Tora, il corso d'acqua principale del comune. La frazione di Poggio Pallone è anch'essa in collina, adiacente all'abitato di Collesalvetti (praticamente ne costituisce un quartiere extra-comunale). Le Vallicelle, i Poggetti e Santo Regolo risultano aggregati di poche abitazioni, sparse fra le alture intorno alla piana del Tora.

Voto alla città:5
Anno della foto:2017

Orciano Pisano (Italia)



Orciano Pisano è un comune italiano di 633 abitanti della provincia di Pisa, il meno popolato della provincia.
Orciano Pisano è famosa per le sue architetture religiose e per i suoi paesaggi mozzafiato.
Orciano Pisano è situato nei dolci rilievi della Colline Pisane a 122 metri sul livello del mare, fra la Val di Tora e la Val di Fine, a pochi chilometri dal mare. Si trova a sud della Piana di Pisa, a est delle Colline Livornesi, a ovest della Valdera, e a nord della Val di Cecina e dell'area volterrana. Dista 30 km circa da Pisa, 21 km da Livorno e 12 km da Rosignano Marittimo.
Piccole porzioni dell'estremità meridionale del territorio comunale di Orciano Pisano, ai confini con Rosignano Marittimo, ricadono nella Maremma Pisana.
Il dolce paesaggio ondulato è caratterizzato da colline argillose ricoperte di strati di tufo con contenuta vegetazione arbustiva, che ricordano le Crete Senesi e la Val d'Orcia.
Tutta l'area delle colline pisane che si estende da Orciano fino a Volterra è ricca dei resti fossili di invertebrati e vertebrati marini vissuti milioni di anni fa durante il Pliocene, quando metà della Toscana, abbassata rispetto al suo livello attuale, era sommersa dalle acque del mare e la linea di costa era spostata nell'entroterra di parecchi chilometri rispetto ad oggi. Orciano è sotto molti aspetti la località delle colline Toscane più importante dal punto di vista paleontologico, particolarmente per i resti di vertebrati che comprendono pesci osseipesci cartilaginei come gli squalichelonidicarnivori come le foche e soprattutto cetacei quali delfini e balene.
Il primo importante contributo alla conoscenza paleontologica del territorio è opera di Vittorio Pecchioli che nel 1864 pubblicò alcune specie nuove di molluschi qui rinvenuti. Nel 1871 Cesare D'Ancona, allora responsabile della Collezione Centrale Italiana di Paleontologia conservata a Firenze (ora parte del Museo di Storia Naturale), pubblicò il primo volume della Malacofauna Pliocenica Italiana dove i gasteropodi fossili di Orciano hanno un ruolo fondamentale. Nel 1875, il naturalista toscano Roberto Lawley, allievo di Vittorio Pecchioli e proprietario della maggiore collezione di fossili di provenienza locale, pubblicò alcuni importanti lavori sui pesci fossili di Orciano. Nello stesso anno rinvenne alcuni resti frammentari in seguito attribuiti alla foca Pliophoca etrusca, specie descritta nel 1900 quando venne scoperto uno scheletro quasi completo ora olotipo della specie. Il rinvenimento fatto nelle argille sabbiose affioranti presso Casa Nuova, una località a sud di Orciano Pisano, fu opera di Antonio Di Pasco, un appassionato cercatore di fossili. Questo scheletro di particolare valore per la sua buona conservazione e per la rarità, è attualmente conservato nel Museo di Storia Naturale e del Territorio dell'Università di Pisa.
In tempi più recenti, nel 2006, sempre nei pressi di Casa Nuova è stato rinvenuto da un paleontofilo lo scheletro finemente articolato di un misticete lungo dieci metri vissuto tre milioni di anni fa. L'esemplare è stato riportato alla luce nel 2007 ed è ora conservato presso il Museo di storia naturale sezione di geologia e paleontologia, dell'Università di Firenze. Il suo interesse, al di là del particolare valore dello scheletro, risiede nella particolarissima fauna fossile trovata associata alle ossa, testimonianza di un ecosistema chemiosintetico (non dipendente dalla luce) alimentato dal grasso della balena. La rivista internazionale Geology ha dedicato la copertina e un articolo al ritrovamento.
Nel 2009 alcuni ricercatori del Museo Geopaleontologico GAMPS hanno rinvenuto alcuni resti di un cucciolo di phocidae e attribuiti dagli studiosi dell'Università di Pisa alla Pliophoca etrusca.

Voto alla città:5
Anno della foto:2017

Santa Luce (Italia)



Santa Luce è un comune italiano di 1 723 abitanti della provincia di Pisa.
Santa Luce conserva tuttora i resti della rocca medievale. Il paese mantiene intatta la planimetria dell'antico borgo feudale: l'abitato, che ricalca la linea delle fortificazioni, si stringe a cerchi attorno allo spazio da cui il castello dominava la vallata. Tra le attrazioni di maggior pregio, la Pieve romanica (nella frazione Pieve Santa Luce), l'oasi faunistica del lago di Santa Luce, l'ecomuseo dell'alabastro(parte di una rete museale che coinvolge anche Volterra e Castellina Marittima) e il villaggio disabitato di Monteforti, con i resti del santuario della Madonna (un tempo il più importante della zona). Nella frazione di Pomaia ha sede un centro di cultura buddista tra i più importanti in Europa: l'istituto Lama Tzong Khapa, fondato nel 1977.
Nel comune di Santa Luce, si trova la riserva naturale provinciale Lago di Santa Luce, un'area protetta di 278 ettari.

Voto alla città:6
Anno della foto:2017

Chianni (Italia)



Chianni è un comune italiano di 1 354 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Il comune è famoso per le sue architetture religiose e per alcuni eventi che organizza in diversi periodi dell'anno.
Il suo territorio di 69 km quadrati composto da boschi di castagni e terreni coltivati a vite ed olivo si estende nella valle compresa tra il fiume Era ed il fiume Fine. Il Monte Vaso ed il Monte Vitalba, rilievi nel comune di Chianni, raggiungono rispettivamente un'altezza di 634 m e di 675 m.


Voto alla città:6
Anno della foto:2017