Abetone Cutigliano (Italia)



Abetone Cutigliano è un comune italiano sparso di 2 083 abitanti nella provincia di Pistoia in Toscana.
La sede comunale è situata nella frazione di Cutigliano.
Il comune è ricco di architetture religiose (come la Chiesa di San Leopoldo ad Abetone o la Chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano) e di aree naturali come la Riserva naturale Abetone e la Riserva naturale Campolino.
Il comune è stato istituito il 1º gennaio 2017 dalla fusione dei comuni di Abetone Cutigliano.

Voto alla città:7
Anno della foto:2017

Sintra (Portogallo)






Sintra è un comune portoghese situato nel distretto di Lisbona.
È un importante centro della regione storica dell'Estremadura all'estremo nord della Serra dello stesso nome, in un paesaggio che comprende pareti rocciose e lussureggianti giardini. Dal 1995 il paesaggio culturale di Sintra fa parte della lista dei patrimoni dell'umanità.
Per la sua bellezza e austerità, nell'Ottocento fu molto amata da artisti e scrittori europei come Hans Christian Andersen, che la definì “il posto più bello del Portogallo” o il poeta tragico inglese Lord Byron, che in "Childe Harolde's Pilgrimage" la definisce "giardino dell'Eden" ("Cintra's glorious Eden intervenes in variegated maze of mount and glen").
Il Palácio da Pena In origine era un monastero abitato da monaci poi abbandonato nel 1775 a causa degli ingenti danni subiti dal terremoto. Fu ricostruito nel 1840-50 su progetto dell'architetto Ludwig von Eschwege per il principe consorte Ferdinando di Coburgo Gotha marito di Maria II del Portogallo regina del Portogallo dal 1826 al 1828. Nelle sue parti si mescolano tutti gli stili: arabo, gotico, manuelino, rinascimentale, barocco; il grande parco all'inglese intorno al castello è ricchissimo ed è stato celebrato dal musicista Richard Strauss; fa parte del parco anche la Cruz Alta che con i suoi 529 metri di altitudine è il punto più alto della Sierra di Sintra.
Il Castelo dos Mouros sopra la Vila Velha si staglia alto sulla città fra le rocce e le querce della Sierra è stato costruito nel VII secolo dagli Arabi come dice il suo nome, ma è stato poi più volte rimaneggiato. Passando per il castelo dos Mouros, si giunge al Palácio Nacional da Pena, che era la residenza estiva dei regnanti portoghesi.
Anche i dintorni di Sintra offrono interessanti palazzi e giardini: appena fuori città c'è il Palácio de Seteais del XVIII secolo oggi albergo di lusso, e la Quinta de Penha Verde della prima metà del secolo XVI con un parco. A 4 km si trova la Quinta de Monserrate in stile arabeggiante del XVIII con un vasto parco pieno di piante di tutti i continenti, cascate, fontane e un bosco di felci arborescenti. A 9 km c'è la località di Colares, nota per i suoi vini rossi profumati e per la spiaggia di Azenhas do Mar; a 18 km c'è il Cabo da Roca punto estremo occidentale d'Europa, chiamato dai Romani Promontorium magnum.

Voto alla città:10
Anno della foto:2017

Lisbona (Portogallo)




Lisbona è la capitale e principale città del Portogallo, con una popolazione di circa 506 892 abitanti all'interno dei suoi confini amministrativi, mentre circa 2,8 milioni sono gli abitanti della sua area urbana (undicesima nell'Unione Europea). È la capitale europea più occidentale (isole escluse) e l'unica ad affacciarsi sull'Oceano Atlantico. La città è situata nella parte occidentale della Penisola iberica, presso l'estuario del fiume Tago, ed inoltre la parte più occidentale della sua area urbana è la zona geografica più occidentale dell'intera Europa continentale.
Lisbona è considerata una città globale in virtù della sua discreta importanza in settori come finanzacommercioeditoriaartecommercio internazionaleistruzione e turismo. È un importante centro economico, con un settore finanziario in crescita ed uno tra i più importanti porti affaccianti sull'Atlantico. L'aeroporto di Lisbona serve circa 20 milioni di passeggeri all'anno e importanti strade e autostrade collegano la capitale alle altre città portoghesi. La città è la settima più visitata nel Sud Europa, dopo IstanbulRomaBarcellonaMadridAtene e Milano, con 1 740 000 turisti nel 2009. La regione di Lisbona ha un PIL procapite considerevolmente più alto della media nazionale, classificandosi al decimo posto nella UE con 110 miliardi di euro e 39.375€ pro capite, dato del 40% più alto rispetto alla media dell'unione. La maggior parte dei quartier generali delle multinazionali portoghesi è localizzata in città, che è anche il maggior centro politico dello stato, essendo sede del Governo e della Presidenza della Repubblica.
Il Tago e l'Oceano Atlantico regalano alla città una gran luce e grandi cieli; la popolazione è cortese e il cibo viene usualmente considerato di buona qualità, specialmente se si ama il pesce. Una tappa imperdibile per i visitatori amanti della gastronomia è senz'altro la famosa ed antichissima Antigua Confeitaria de Belém situata nell'omonimo quartiere, a pochi metri dal Mosteiro dos Jerónimos. È una pasticceria storica, nota in tutto il Portogallo per avere inventato la ricetta dei pastéis de nata (altrimenti chiamati pastéis de Belém se prodotti da questa pasticceria). Sono dei canestrelli di pasta sfoglia riempiti di crema cotta al forno, dal sapore unico. La pasticceria sforna in continuazione i pastéis, così è sempre possibile gustarli tiepidi. Il locale è rimasto immutato nel tempo e conserva moltissimi azulejo che i visitatori possono osservare seduti nelle sale interne. Il pasticcino è comunque diffuso in tutto il Portogallo e se ne può trovare una variante con il canestrello fatto di pasta frolla.
Altre prelibatezze della cucina portoghese gustabili in ogni buon ristorante della capitale sono, per esempio, il Bacalhau à Brás, una ricetta molto particolare fatta con baccalà secco sfilettato, cipolla, uova, patate fritte, olive nere e prezzemolo, il tutto sapientemente amalgamato. La carne de porco à portuguesa, uno spezzatino fatto con filetto di maiale e patate saltate nel vino, oppure la carne de porco à alentejanadove al posto delle patate ci sono le vongole.
Caratteristica di Lisbona è la musica del fado, che si può ancora ascoltare dal vivo nella città vecchia.
Lisbona è famosa anche per le sue aree naturali, i belvedere e le architetture religiose e civili (chiese,vie, piazze, mercati, caffetterie).

Voto alla città:9
Anno della foto:2017

Pontremoli (Italia)



Pontremoli è un comune italiano di 7.166 abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Appartiene geograficamente e culturalmente alla regione storica della Lunigiana ed è famosa per le sue architetture religiose e per il castello del Piagnaro.
Pontremoli è il comune più settentrionale della Regione Toscana, adagiato nell'alta vallata del fiume Magra, alla confluenza con il torrente Verde e la Valle del Verde, all'estremità nord-occidentale della regione storica conosciuta come Lunigiana. Il centro si trova in una conca circondata da altorilievi collinari, ed è ubicato su uno dei più antichi percorsi che collegano la Val Padana con la Liguria e la Toscana, un tempo percorso della Via Francigena, ed ancor oggi tracciato di importanti infrastrutture viarie come l'Autostrada A15 e la linea ferroviaria Pontremolese, che collegano direttamente Parma con la Spezia. È diviso in centro storico e Verdeno, la zona abitata costruita in tempi successivi al di là del torrente Verde.

Voto alla città:6
Anno della foto:2017

Massa (Italia)



Massa è un comune italiano di 69.037 abitanti, capoluogo della provincia di Massa-Carrara in Toscana. Fu capitale del Ducato di Massa e Carrara, periodo nel quale la città raggiunse il suo massimo splendore, nel 1829 la città passò ai duchi di Modena della famiglia degli Este d'Austria e nel 1859 si unì al Regno di Sardegna.
La Città di Massa ha una storia che si perde nei secoli, anche se probabilmente conosce il periodo di massimo splendore nel Medioevo. La storia di Massa, nel recente passato, si è indissolubilmente intrecciata con l'adiacente Carrara, cittadina toscana con la quale ha, da decenni, forti legami.
Massa è famosa per le architetture religiose (mura e chiese), civili (edifici rinascimentali, barocchi, settecenteschi, ottocenteschi, moderni) e militari. Inoltre di particolare interesse all'interno del comune possiamo trovare piazze, monumenti e il Parco regionale delle Alpi Apuane.

Voto alla città:7
Anno della foto:2017

Santa Maria A Monte (Italia)



Santa Maria a Monte è un comune italiano di 13 118 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Famosa in passato come avamposto strategico militare (la posizione collinare permetteva di prevedere gli attacchi nemici), Santa Maria a Monte (Castrum Sanctae Mariae ad Montem in Latino) è stata sempre molto contesa fra le varie città toscane, "passando" da Firenze a Lucca, sino a diventare territorio pisano.
Vi si trovano Casa Carducci, dove si ritiene abbia vissuto la giovinezza Giosuè Carducci e dove abitò suo padre Michele, medico curante del paese.
Si dice che qui sia avvenuto il cosiddetto dramma di Casa Carducci: il padre del poeta avrebbe ucciso il figlio Dante colpendolo con un bisturi a quanto pare stufo delle insistenti richieste di denaro di quest'ultimo. Il caso all'epoca venne "archiviato" come suicidio: forse per non rovinare l'immagine di Michele Carducci e per evitargli il carcere. Egli morirà otto mesi dopo, il 15 agosto 1858.
Da ricordare la presenza di Casa Galilei, abitazione del famoso scienziato toscano. Diana Giuntini è la beata patrona. Inoltre Santa maria a monte è famosa per le sue architetture religiose e per il Parco Archeologico "La Rocca".
Nel comune di Santa Maria a Monte è ubicato l'Osservatorio astronomico di Tavolaia, operante dal 1999. Di proprietà comunale, è gestito dall'Associazione astronomica "Isaac Newton" di Santa Maria a Monte.
L'osservatorio viene regolarmente aperto al pubblico per serate osservative, conferenze, visite guidate ed iniziative di vario tipo.

Voto alla città:6
Anno della foto:2017

Riparbella (Italia)



Riparbella è un comune italiano di 1 630 abitanti della provincia di Pisa in Toscana famosa per le sue architetture religiose.
In corrispondenza del crinale di Poggio Malconsiglio, è attualmente in esercizio un impianto eolico con 10 torri eoliche.
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1034 come Riparbella e deriva probabilmente dal latino Ripa Albella, cioè "riva bianca", dal biancore delle terre tufacee e sabbiose che costituiscono la cima della collina.
Riparbella, situata in bella posizione sulle pendici meridionali del Poggio di Nocola, a differenza degli altri paesi della zona non ha forma tondeggiante ma si è sviluppata lungo la strada sul crinale di un dorso collinare. Il centro storico sorto intorno al castello è di origine medioevale, e risale circa all'anno 1000, per opera dei conti Della Gherardesca.
Nel 1882 i territori di Collemezzano e La Cinquantina furono scorporati dal comune di Riparbella ed annessi a quello confinante di Cecina.

Voto alla città:5
Anno della foto:2016

Guardistallo (Italia)



Guardistallo è un comune italiano di 1241 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Il comune di Guardistallo si trova nella Val di Cecina e fa parte della Maremma Pisana  ed famosa per la Chiesa dei Santi Lorenzo e Agatala Chiesa della Madonna del Carmine e il Monastero di Nostra Signora di Valserena.
Nei primi anni del Novecento sono state rinvenute tombe risalenti al periodo eneolitico (3000-2000 a.C.), contenenti principalmente asce, pugnali di rame, punte di freccia che dimostrano come il territorio fosse abitato già in età preistorica. I reperti sono conservati al Museo Guarnacci della vicina Volterra.
Il toponimo Guardistallo è attestato per la prima volta nel 1144 e deriva dalle parole germaniche warda ("guardia") e stall ("luogo") con il probabile significato di "luogo di guardia".
Il territorio della comunità di Guardistallo viene menzionato in un documento del 1155: Gherardo e Ranieri, figli del conte Gherardo della Gherardesca, offrono una parte dei loro beni situati nel castello di Guardistallo al vescovo di Volterra Galgano. Le vicende del piccolo borgo di Guardistallo sorto intorno al castello dei Della Gherardesca seguono per alcuni secoli lo stesso destino delle comunità vicine: BibbonaRiparbellaCasale Marittimo e Montescudaio, anch'esse controllate per conto della Repubblica Pisana dalla famiglia comitale pisana dei della Gherardesca.
Nel 1406, con la caduta della Repubblica Pisana, anche Guardistallo finisce sotto il dominio fiorentino e giurà fedeltà a Firenze.
Nel 1648 il granduca di Toscana Ferdinando II concede Guardistallo e Casale Marittimo al nobile fiorentino Ferdinando Ridolfi, incaricato di ricostituire l'antico feudo di Montescudaio che diventa un marchesato.
Nel 1739 il granduca di Toscana Francesco II appartenente agli Asburgo-Lorena assegna il territorio di Guardistallo al marchese Carlo Ginori. Guardistallo viene così incorporato, insieme ai territori di CecinaRiparbella, Casale Marittimo e Bibbona, nel Marchesato di Riparbella.
Il 29 luglio 1871 Guardistallo è l'epicentro di un terremoto che raggiunge la magnitudo 5,13 della Scala Richter ed il VII-VIII grado della Scala Mercalli.
Guardistallo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione essendo stato insignito della medaglia di bronzo per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Il 29 giugno 1944, alla vigilia dell'arrivo delle truppe alleate, il paese fu teatro di un massacro perpetrato dai soldati tedeschi nel quale trovarono la morte 63 persone, in gran parte civili.

Voto alla città:5
Anno della foto:2016

Gallicano (Italia)



Gallicano è un comune italiano di 3.774 abitanti della Garfagnana, nella provincia di Lucca in Toscana.
Il castello di Gallicano, venne edificato probabilmente con i primi insediamenti feudali, anche se non è da escludere una prima fortificazione romana, vista la presenza della via Clodia Nova. Comunque l'incursione lucchese del 1170, conferma l'esistenza di un primo “Castrum” che dopo la prima distruzione verrà ricostruito e nuovamente danneggiato nel 1370. A questo punto il castello inizierà un percorso di rafforzamento che grazie, ad una serie di ampliamenti di notevoli entità, lo trasformerà in una fortezza. Dopo la distruzione del 1370 che comportò l'abbattimento del mastio, i lucchesi iniziarono a ricostruirlo e a rafforzarne le difese; infatti nella Bolla d'Oro di Carlo V (1376) troviamo citato il “Castrum Gallicani”. Il castello sorgeva intorno alla chiesa, e a questa rapida ricostruzione seguì un ulteriore intervento ai primi del Quattrocento durante la Signoria di Paolo Guinigi. Non si conosce con certezza il periodo della sua trasformazione in fortezza, ma in alcune mappe tardo medievali, il castello appare circondato, da una seconda cinta muraria semi quadrangolare, difesa da ben 11 torri. Comunque nel 1485 la popolazione di Gallicano ottenne l'autorizzazione ad abbattere la Pieve, collocata fuori dal castello, per poter costruire un nuovo mastio (un torrione) all'interno del castello, dentro il quale verrà anche edificata la nuova chiesa. Le tracce di questa ultima edificazione, ancora oggi sono ben visibili intorno alla Pieve di San Jacopo, mentre della seconda cinta muraria (di quasi 1500 metri di lunghezza) restano solamente piccole tracce, difficilmente individuabili, inglobate oramai nelle abitazioni costruite dopo il ‘700. Al tempo delle guerre con gli estensi, la Repubblica di Lucca punì con pene severe (era previsto anche il carcere a vita), per chiunque avesse aperto un varco di qualsiasi dimensione nelle mura del castello.
La Pieve di San Jacopo, venne edificata fra le mura del castello intorno al XV secolo per sostituire la vecchia Pieve, fondata prima del "mille" e intitolata ai Santi Cassiano e Giovanni Battista. Uno dei primi documenti che attestano l'esistenza della chiesa di San Jacopo, riguarda il presbitero Leopardo, che nel 1285, insieme ad altri due presbiteri, si appellarono al vescovo in veste di procuratori del clero e delle chiese della Garfagnana, per una tassa impostagli dalla Repubblica di Lucca. Durante la guerra fra Lucca e gli eredi di Castruccio, che coinvolse il castello di Gallicano, la chiesa risultò violata e alla cacciata dei ribelli dovette essere riconsacrata nuovamente. Nel 1390 il vescovo di Lucca Giovanni III, la elevò al ruolo di Pieve.
La chiesa di San Giovanni Battista, venne edificata nel 1486, utilizzando una parte del materiale edile recuperato dall'abbattimento della vecchia Pieve. La chiesa venne eretta sopra un piccolo oratorio posto nel centro del borgo, a poca distanza dall'attuale palazzo comunale, per volere di Domenico Bertini, un diplomatico della Santa Sede.
La chiesa di Sant'Andrea, fu edificata intorno al XII secolo al di fuori del castello e della seconda cinta muraria, lungo la via diretta nell'impervia valle della Torrite di Gallicano, importante via di comunicazione, in grado di collegare il fondovalle con i borghi di Verni e Trassilico, gli antichi castelli medievali, prima amici e poi nemici della Gallicano lucchese. Della sua storia, si conosce poco o nulla: l'esame dell'attuale fabbrica, induce a ipotizzare un'edificazione medievale, a ridosso della sua fondazione, come molte volte accadeva, per la scarsa solidità delle prime strutture; ma bisogna tenere conto di una serie di restauri, resi necessari nei secoli successivi che possono nascondere il suo eventuale aspetto trecentesco.
La chiesa di Santa Lucia venne fondata in epoca imprecisata lungo il percorso dell'antica via Clodia Nova, a poca distanza dall'ingresso del castello e dell'ubicazione della primitiva Pieve dei SS.Giovanni e Cassiano. Al tempo del Marchesato di Matilde di Canossa, questa piccola chiesa, aveva annesso anche un monastero, sottoposto all'Abbazia di Frassinoro, privilegio che l'Imperatore Federico Barbarossa, nel 1164, riconfermerà a Willelmo allora abate di Frassinoro. L'attuale fabbrica ad una navata, venne realizzata probabilmente intorno al XII secolo, ma a causa di un terremoto nel 1721 fu necessario ristrutturarla.

Voto alla città:6
Anno della foto:2016

Casale Marittimo (Italia)



Casale Marittimo è un comune italiano di 1.099 abitanti della provincia di Pisa in Toscana famosa per le sue architetture religiose e civili.
Casale Marittimo si trova nella Maremma Pisana su un colle che domina la Val di Cecina e dista 12 chilometri dal litorale.
Fu castello e centro principale della zona sotto i conti della Gherardesca. Nominato già nel 1004, nel 1406 passò sotto il dominio fiorentino, seguendone le sorti. Nel 1684 venne dato in feudo ai Ridolfi e nel 1738 entrò a far parte del marchesato di Riparbella.
Al plebiscito del 1860 per l'annessione al Regno di Sardegna (Regno d'Italia dal 1861) su 320 votanti ci fu solo 1 voto contrario.
Nel 1862 il comune, fino ad allora chiamato "Casale nelle Maremme", fu denominato "Casale di Val di Cecina", finché nel 1900assunse l'attuale denominazione.

Voto alla città:5
Anno della foto:2016

Molazzana (Italia)



Molazzana è un comune italiano di 1.042 abitanti della Garfagnana, in provincia di Lucca famosa per la Chiesa dei Santi Lorenzo e Stefanola Chiesa di San Bartolomeo e la Chiesa di San Frediano.
Il comune comprende, oltre al capoluogo, anche le seguenti frazioni: Alpe di Sant'AntonioBruccianoCascioEglioMontaltissimo e Sassi, tutte immerse nel verde della campagna garfagnina.
Eglio è una frazione di Molazzana con 96 abitanti. Si trova a 3 km dal capoluogo, sulle pendici delle panie e presenta vie molto strette. La sua chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria ospita un'opera di Bartolomeo di Stefano, realizzata nel 1505 e raffigurante la “Madonna della Tosse in trono tra i santi Frediano e Lucia”. Nel centro di Eglio si conserva l'importante "Collezione Gastone Venturelli per la storia della cultura popolare toscana", attualmente chiusa al pubblico.

Voto alla città:5
Anno della foto:2016

Vagli Sotto (Italia)



Vagli Sotto è un comune italiano di 922 abitanti della provincia di Lucca (Garfagnana), in Toscana.
Sul fondo del lago di Vagli si trova il cosiddetto "antico paese di Fabbriche di Careggine": esso venne sommerso quando fu costruita la diga; l'ultima volta che il borgo vide la luce fu nel 1994 quando il lago fu svuotato per permettere la manutenzione della diga.
Il ponte Morandi che collega le due sponde del lago di Vagli, è costituito da un arco centrale a tre cerniere, di 70 m di luce, e da due telai zoppi a 2 campate, di 23 m di luce e 21 m di altezza, sostenenti un impalcato in cemento armato precompresso i cui elementi longitudinali sono stati costruiti a conci fuori opera. Dal punto di vista tecnico è importante il sistema adottato in quest'opera per l'esecuzione del doppio arco centrale.

Voto alla città:7
Anno della foto:2016