Vizzola Ticino (Italia)

 


Vizzola Ticino è un comune italiano di 565 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. È noto in particolare per essere stato sede dell'industria aeronautica Caproni.

Ricostruita nel 1579 su un preesistente edificio di origini più antiche (venne citato anche nel Liber Sanctorum Mediolanensis di Goffredo da Bussero nel XIII secolo), la chiesa di San Giulio venne poi ampliata una prima volta nel 1674 e nuovamente alla fine del XVIII secolo.

Esternamente la chiesa presenta una facciata semplice, con finestre e nicchie cieche un tempo decorate ad affresco e sovrastata da un timpano classicheggiante dipinto. L'entrata, evidenziata da un'architravatura in granito, è sormontata da una finestra a lunetta ed è affiancata dal campanile, eretto nel corso dell'ultima ristrutturazione subita dalla chiesa nel Settecento.

Sull'altare maggiore di stile barocco si trova una Deposizione settecentesca che alcuni attribuiscono al pittore Carlo Marino di Oleggio.

La villa Malpensa, posta in posizione dominante attorno a una vasta area coltivata che era un tempo alle dipendenze della stessa, venne fatta realizzare nel 1920 dal Giovanni Battista Caproni come propria residenza nei pressi dei campi di volo dove era solito svolgere le proprie esercitazioni. La struttura, caratterizzata da un'imponente facciata con struttura a "E", si staglia su tre piani ed è decorata con stucchi e pitture a fascione nella parte superiore, mentre il primo piano è abbellito da decorazioni in bronzo e da uno splendido patio d'ingresso in stile Liberty recuperato dalla vecchia Stazione Centrale di Milano, su cui venne montato lo stemma dei futuri conti Caproni con inciso il motto Senza cozzar dirocco, inventato per loro da Gabriele D'Annunzio. Rilevante all'interno è il "Salone degli Affreschi", la sala principale della villa che riproduce fedelmente la “Sala Reale”, l'ex sala d'aspetto dei Reali d'Italia della vecchia Stazione Centrale di Milano: essa si presenta impreziosita da stucchi, lesene e altorilievi con doratura in oro zecchino e con la volta mirabilmente affrescata nel 1933 dal pittore Giovanni Battista Jemoli che ripropose momenti di vita agreste e politica della comunità di Vizzola Ticino.

Posta lungo la strada principale che introduce in paese, la villa nella sua realizzazione inglobò nella sua proprietà anche un oratorio del Settecento che è visibile ancora oggi sul muro di cinta destro, immerso nel parco che circonda l'abitazione. Di fronte alla villa si trova una cascina che venne voluta da Federico Caproni, il quale si distinse nell'area come imprenditore agricolo e, facendosi forza della base d'appoggio costituita dalla villa del fratello, decise di bonificare interamente l'area (il cui terreno era caratterizzato da un acciottolato infruttifero) rendendola coltivabile e ideale per l'allevamento della bufala lombarda, una specie oggi come allora poco utilizzata eppure autoctona dei luoghi.

Data la sua posizione strategica, posta a poche centinaia di metri dall'aeroporto di Malpensa, la villa è stata trasformata in un hotel.

Suggestiva per l'architettura e per gli scivoli d'acqua, la centrale idroelettrica di Vizzola venne inaugurata il 9 ottobre 1901 dopo quattro anni di lavori, alla presenza di re Vittorio Emanuele III e della regina Elena. La capacità della centrale era all'epoca di 19.000 cavalli ed era una delle più potenti in Italia: la centrale rappresentava inoltre un importante esempio di ingegneria idraulica, la prima del suo genere costruita nel Regno. La struttura venne completamente ristrutturata e ammodernata nel 1937, lavori che le fecero assumere l'aspetto attuale.

La centrale era inoltre dotata di quattro conche che permettevano alle barche il passaggio lungo il canale Villoresi.

La gestione della centrale, inizialmente affidata alla Società Lombarda sorta nel 1897, nel 1942 venne affidata alla Vizzola S.p.A. che nel 1962 venne assorbita definitivamente dall'ENEL.

Oggi, attorno alla centrale idroelettrica di Vizzola, si snodano numerosi percorsi ciclo-pedonali.

A Vizzola Ticino si trova una pista prove su strada di proprietà della Pirelli, azienda italiana per la produzione di pneumatici che qui vengono testati su diverse tipologie di veicoli. La pista, inaugurata del 1969, dispone di un percorso di 2.460 metri, si estende su una superficie totale di 260.000 m² e ha la caratteristica di poter essere bagnata artificialmente così da testare il comportamento degli pneumatici anche in condizioni di manto stradale bagnato.


Voto alla città:6
Anno della foto:2024

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