Lazise è un comune italiano di 7 028 abitanti della provincia di Verona in Veneto, situato lungo la sponda orientale del lago di Garda. Questa collocazione geografica gli conferisce una posizione di grande pregio paesaggistico, ma sono presenti anche elementi di grande pregio architettonico e di notevole importanza storica.
Oltre a queste peculiarità Lazise può contare sulla presenza di una fonte termale a Colà, di parchi dei divertimenti (Canevaworld e Gardaland, quest'ultimo situato in parte sul territorio di Castelnuovo del Garda, dove ha sede, e in parte sul territorio di Lazise) e un esteso paesaggio agricolo collinare.
Lazise registra ogni anno circa 3,5 milioni di presenze ufficiali, cifre che la collocano al dodicesimo posto assoluto in Italia fra le destinazioni turistiche, e al primo come meta lacustre italiana.
Dell'originaria chiesa di San Zeno, che divenne parrocchiale di San Martino nel Cinquecento, si ha notizia a partire dal 1295. Essa, di buona capienza ma piuttosto sproporzionata nelle forme e nelle dimensioni, occupava la stessa posizione dell'attuale chiesa dei Santi Zeno e Martino, che venne realizzata successivamente all'abbattimento della prima nel XVIII secolo. Il progetto di Luigi Trezza per il nuovo edificio prevedeva un disegno neoclassico, i lavori di costruzione si fermarono però all'arrivo delle truppe napoleoniche e ripresero solo nel 1821 con la costruzione del presbiterio, dell'abside e del campanile, sul quale vennero poste cinque campane nel 1840, quando si conclusero definitivamente i lavori. La chiesa venne consacrata il 2 settembre 1888 dal cardinale Luigi di Canossa.
La chiesa di San Nicolò è situata presso il porto vecchio di Lazise. In stile romanico, si pensa risalga al XII secolo, anche se compare per la prima volta in un documento solamente nel 1320. Sulla porta maggiore vi è il protiro pensile originale, mentre l'abside fu rifatta nel 1595 e il campanile originale, che sul finire del Settecento era pericolante, venne abbattuto e al suo posto ne venne realizzato uno nuovo. Nel 1879 la chiesa venne chiusa per ordine del cardinale Luigi di Canossa che era in visita al paese in quanto era in stato di abbandono, così, negli anni successivi, venne utilizzata per spettacoli teatrali.
Costruzione di grande importanza per lo scalo delle merci nel paese era la dogana veneta, insieme all'antistante porto che si trova già nei documenti del X secolo. Alle estremità del porto, a lato della Dogana, vi erano due torri (oggi non più presenti) da cui partivano le mura che proteggevano il porto e andavano a collegarsi al castello Scaligero più a sud. L'arsenale o darsena che si apre in questo tratto di cortina muraria si ha notizia già a partire dal 1329, realizzato dagli Scaligeri: esso venne utilizzato, dai veronesi prima e dai veneziani più tardi, per la custodia di parte della flotta. Il 19 ottobre 1607 la comunità chiese però a Venezia di poter smantellare l'arsenale per trasformarlo in una dogana per le merci, che oggi appare come un unico locale in pietra di 900 m² con un'altezza di 10 m, utilizzato come centro congressi.
Nel luogo dove oggi sorge la Pergolana, originariamente chiamata Parivolana, nel Cinquecento venne fondato un monastero dai frati francescani, che realizzarono anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Nel 1574 i frati vendettero monastero e chiesa ai conti Della Torre che successivamente la rivendettero ai Villa, i quali abbellirono la chiesa con alcuni dipinti e l'arredo. La proprietà passò quindi a Gian Battista Mutinelli e, nel 1856, ai conti Cavazzocca Mazzanti. Nel sito del monastero e della chiesa di Santa Maria delle Grazie (dove si trova pure la Annunziata di Felice Brusasorzi) fu realizzato un palazzo disegnato dall'architetto Giacomo Franco in stile lombardo e avente le forme di un castello. Questo palazzo è circondato da un giardino realizzato con principi di simmetria e che giunge sino sulla sponda del Garda.
L'edificio più imponente di Lazise è il castello scaligero e la cinta muraria che circonda il centro storico. Il castello venne realizzato durante la dominazioni dei signori di Verona Bartolomeo II e Antonio della Scala, o forse poco prima dal padre Cansignorio della Scala (visto che la porta Nuova reca la data 21 maggio 1376). Il paese ha sempre avuto tre porte d'ingresso munite di saracinesche e ponti levatoi: porta Superiore, oggi chiamata comunemente porta San Zeno, per l'accesso da oriente; porta Lion (così chiamata perché recava lo stemma della Serenissima), per l'accesso da meridione; porta Nuova (così chiamata perché realizzata per ultima), oggi comunemente chiamata porta Cansignorio, per l'accesso da settentrione. Il castello subì delle lesioni durante l'assedio dei veneziani nel luglio 1438, e poi ancora nel maggio 1528 ad opera dell'esercito di Carlo V. Nel XVI secolo, con l'avanzare delle nuove tecnologie e tattiche di guerra, il castello perse d'importanza e venne acquistato prima dalla comunità lacisiense e in seguito da famiglie private.
Voto alla città:7
Anno della foto:2010
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