Albavilla (Italia)

 


Albavilla è un comune italiano di 6 360 abitanti della provincia di Como in Lombardia. Il comune, situato nel Triangolo Lariano fa parte della Comunità Montana del Triangolo Lariano.
La Chiesa di San Vittore Martire è la chiesa principale dell'abitato, intitolata al santo patrono san Vittore martire, patrono di Albavilla la cui festa ricorre l'8 maggio.

Riguardo alla fondazione della parrocchia di San Vittore Martire di Villalbese, non si hanno notizie certe, dato che i registri incominciano dalla seconda metà del XVI secolo: una cappella dedicata a san Vittore Martire esisteva da tempo, come dimostra uno scritto del 1398.

Parte di questa cappella era quella chiamata "Chiesa Vecchia", che fino all'inizio del Novecento esisteva perpendicolarmente dietro la "chiesa nuova" costruita nella prima metà del XVIII secolo; con l'ampliamento di quest'ultima, l'antica struttura è stata demolita nel 1914.

In seguito all'aumento della popolazione nel 1912-1913, si decide per l'ampliamento della struttura utilizzando le aree occupate dall'abside, dal campanile e dalle sacrestie della chiesa precedente "chiesa vecchia" e dal giardino e parte della casa parrocchiale che viene restaurata. I lavori prendono il via nel 1914 e nel gennaio 1916 iniziano le celebrazioni delle prime funzioni religiose. L'attuale campanile fu costruito durante questi lavori.

Nella struttura predomina lo stile rinascimentale: l'iconografia è a forma di croce, con i bracci laterali che terminano in absidi semicircolari, minori di quelli della navata longitudinale.

La cupola è di pianta poligonale e si appoggia su otto lesene. Nella seconda metà del XVI secolo, la chiesa aveva il campanile innestato in un fianco della facciata. Nel 1727 con la costruzione della nuova parrocchiale viene costruito anche il campanile della "chiesa nuova", situato sul lato opposto a quello della torre attuale. Nel 1917, ad ampliamento avvenuto, il nuovo campanile torna ad occupare la posizione a lato monte. il campanile ospita 8 campane ambrosiane in Sib2 della Barigozzi di Milano fuse nel 1950.

Il palazzo comunale è tornato nell'edificio di piazza Roma dal maggio 2010: dagli anni novanta infatti, la sede del municipio si trovava nella villa Giamminola, una villa acquisita dal comune negli anni settanta.

I crotti sono delle costruzioni rurali "a volta", dal cui fondo in roccia fuoriescono getti di aria fresca, che mantengono la temperatura durante l'anno costante a 12 °C - 14 °C.

Le montagne di Albavilla sono un rilievo calcareo, con presenza di cavità e cunicoli originatisi in seguito al fenomeno del carsismo: in questi cunicoli circolano sia acqua che aria, ma nella maggior parte dei crotti è solo l'aria fresca a fuoriuscire, ad eccezione del crotto Italia dove fuoriesce anche acqua che viene raccolta in una vasca.

Fino dall'antichità Albavilla ebbe sempre il ruolo di “villa”: si spiega l'etimologia dell'antico nome “Villalbese”, sostituito nel 1928 da “Albavilla”.

Situato nel centro storico del paese, la Foce (“Fous” in dialetto locale), è un antico lavatoio utilizzato in tempi passati per il lavaggio del bucato.

Un antico proverbio albavillese recita: "Quand al vegn la Fous d'està, la stagion la va a maa" ("Quando la Foce arriva d'estate, la stagione va a male"), ad indicare che la stagione non era propizia se scorreva l'acqua nel periodo estivo.

L'Alpe del Viceré è un altopiano che si allarga sui contrafforti del monte Bollettone sopra l'abitato di Albavilla a quota 903m s.l.m.

È comodamente raggiungibile dal paese di Albavilla con una strada carrozzabile della lunghezza di 6 km.

L'area dispone di parcheggi e aree per pic-nic, ma sono presenti anche ristoranti e rifugi.

Raggiungibile dall'Alpe del Viceré è meta di numerosi escursionisti e rappresenta uno dei luoghi naturali più belli oltre che di Albavilla, anche del Triangolo lariano, per gli scorci panoramici visibili dalla vetta. Gli scorci spaziano a 360° passando dalla Brianza e la pianura Padana con gli appennini in direzione sud, al Lago di Como e a parte dell'arco alpino e prealpino nelle restanti direzioni.

Il Buco del piombo è un'imponente grotta naturale, situata nel comune di Erba, ma che è possibile raggiungere sia dal paese di Albavilla e sia dall'Alpe del Viceré.

Si segue il corso del torrente Cosia a partire dalla località Fontana Massera, raggiungibile poco fuori il paese prendendo la strada per l'Alpe del Viceré.

Una valle ancora intatta in cui si possono ammirare degli orridi e delle profonde pozze create dall'azione dell'acqua.

Il sentiero conduce fino alla diga di Leana, invaso che tuttora non è inutilizzato, ma che è stato utilizzato come approvvigionamento di acqua per il paese di Albavilla.

Il lago di Alserio è caratterizzato dalla presenza di specie vegetali e animali tipiche delle zone umide: per quanto riguarda la flora, si segnalano ninfeepiante acquatiche e canneti, mentre le sponde sono caratterizzate da prati e boschi cedui. Per quanto riguarda la fauna, esistono numerose specie di anfibi e rettili, quali la rana, il rospo, le bisce d'acqua. Sulle rive sono presenti una notevole varietà di uccellisvasso maggiore, germano reale, la gallinella d'acqua, e l'airone cinerino.

boschi che circondano l'abitato, sono composti prevalentemente da alberi cedui come castagnoroverefaggiobetullafrassinoacero ma in alcune zone (Alpe del Viceré), per opere di rimboschimento sono stati piantumati anche abetipini e larici.

Numerose specie di piante erbacee e di flora protetta, tipica di tutta la zona del Triangolo Lariano, tra i quali si ricordano: narcisoprimulagiaggiologigliorosa gallica, campanula barbata, ciclamino delle Alpi, bucanevepungitopo.

Per quanto riguarda il narciso, in tempi non tanto lontani venivano organizzate delle vere e proprie raccolte (narcisate): al giorno d'oggi la raccolta è vietata, trattandosi di flora protetta.

Nel sottobosco, anche per chi non è un "Fungiatt" (in dialetto locale), o esperto cercatore di funghi, è possibile trovare funghi quali porcini o mazze di tamburo.

Nei boschi, la fauna in cui a volte è possibile imbattersi, è rappresentata da lepri, piccoli roditoriscoiattolicapriolicinghiali. Nelle zone più impervie anche rapaci, quali la poiana e il falco.

Per gli appassionati di trekking o di mountain bike, nei boschi sono disponibili dei percorsi di varie difficoltà, sia a partire dall'abitato e sia dalla zona dell'Alpe del Viceré.


Voto alla città:6
Anno della foto:2010

Nessun commento:

Posta un commento