Giulianova (Italia)



Giulianova è un comune italiano di 23 791 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo. È l'undicesimo comune della regione per popolazione e terzo (secondo come città) della provincia di appartenenza. Città storica, possiede una forte vocazione commerciale e turistica, e si colloca fra le più frequentate stazioni balneari del Medio Adriatico, dal 2000 si è spesso fregiata dalla Bandiera Blu.
Il Duomo di San Flaviano è un Monumento nazionale dal 1902. Originariamente, sino al '600, intitolata a Santa Maria in Piazza (o Santa Maria in Platea), ma popolarmente chiamata "La Rotonda" ancora nella prima metà del Novecento, la costruzione rinascimentale è dedicata al Santo Patriarca di Costantinopoli, le cui spoglie raggiunsero fortunosamente le coste giuliesi poco prima del 450. Edificato negli anni settanta del XV secolo il Duomo è stilisticamente influenzatato dall'architettura toscana e umbra del tempo. La tipologia militaresca ravvisabile nella straordinaria ampiezza delle mura (2 metri circa), nelle lesene di rinforzo agli angoli, nei beccatelli e nelle caditoie (effettivamente funzionanti) che ornano i lati, pone l'edificio per imponenza come il primo esempio nell'Abruzzo adriatico, dunque vero e proprio esperimento progettuale.
Il cammino di ronda è, inoltre, percorribile, configurando la costruzione come un vero e proprio torrione difensivo aggiunto. Ha forma ottagonale, come solito nella simbologia di riferimento ai santuari mariani, ed era in principio isolato dal resto delle abitazioni (che dal XVI/XVII secolo vi si collegano nel lato meridionale), ancora a conferma del tentativo di rispettare i canoni di una costruzione ideale. A sormontarla, una cupola poggiante su un tamburo, dall'intradosso emisferico ed estradosso slanciato a congiungersi alla lanterna ottagonale. La calotta è rivestita di embrici semicircolari in cotto (un tempo in Maiolica azzurra con effetto rifrangente, che la rendeva un voluto punto di riferimento visibile dal mare a notevole distanza).
L'interno, praticamente spoglio dopo i restauri del 1926 e del 1948 (questi ultimi ad opera di Arnaldo Foschini) volti al ripristino della spazialità quattrocentesca, erano stati decorati, in età tardorinascimentale e barocca con affreschi e ornamenti (come paraste e decorazioni a conchiglia). Altre opere ora non più presenti sono una croce processionale di Nicola da Guardiagrele e il reliquario in argento con i resti del Santo, rimpiazzate nella seconda metà del Novecento da pregevoli dipinti e sculture di artisti contemporanei (fra cui spiccano i nomi del giuliese Venanzo Crocetti, di Renato Coccia e di Aligi Sassu). Posta al di sotto della collegiata, una cripta, dalla impegnativa copertura voltata ad ombrello, contiene i resti del patrono e di alcune personalità giuliesi.
La notevole mole di reperti rinvenuti nell'Ottocento nel territorio di Giulianova, è andata in ampia parte perduta e dei ritrovamenti non restano soltanto che documenti e saggi. Tuttavia sopravvivono alcune testimonianze emerse nella zona della antica Castrum Novum nei pressi dell'incrocio fra la SS 16 e la strada statale SS 80.

Voto alla città:7
Anno della foto:2018

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