Piacenza (Italia)

 


Piacenza è un comune italiano di 103 294 abitanticapoluogo dell'omonima provincia dell'Emilia-Romagna. Situata sul fiume Po all'estremità nordoccidentale dell'Emilia-Romagna, è soprannominata la Primogenita perché nel 1848 fu la prima città italiana a votare con un plebiscito l'annessione al Regno di Sardegna.
Piacenza è famose per le sue varie architetture religiose, civili, militari e speciali oltre che per le sue aree naturali.

Palazzo Farnese ospita la sedei dei musei civici comunali, divisi in 9 collezioni dedicate rispettivamente ad affreschi medievali, museo archeologico, armi, carrozze, Fasti farnesiani, Risorgimento, pinacoteca, sculture e vetri e ceramiche. La sezione archeologica del museo ospita il fegato di Piacenza, modello bronzeo di un fegato utilizzato durante le cerimonie religiose risalente al periodo compreso tra il II e il I secolo a.C. e rinvenuto nel 1877 nel territorio del comune di Gossolengo.

Nel 1991, dopo che verso la metà degli anni '80 era stato costituito un comitato promotore, venne istituito il museo di Storia Naturale di Piacenza, ospitato inizialmente all'interno di palazzo Scotti da Fombio e trasferitosi nel 2007 presso l'ex fabbrica del ghiaccio dello Urban Center, area cittadina nata a seguito della riqualificazione dell'ex macello cittadino dove è ospitata anche parte del campus del polo piacentino del Politecnico di Milano. Il museo ospita una serie di collezioni provenienti in buona parte dalle raccolte conservate nell'istituto superiore Romagnosi.

Il museo si suddivide in tre sezioni, ognuna delle quali posizionata in una sala, dedicate rispettivamente a pianura, collina e montagna; ognuna delle sezioni presenta un focus sulle tipicità degli ambienti della provincia piacentina come il fiume Po per la pianura, gli affioramenti ofiolitici e i calanchi per la collina e ruscelli, faggete e pascoli sommitali per la montagna. Sono, inoltre, presenti tre collezioni dedicate alla botanica, alla mineralogia e alla zoologia. La collezione botanica si compone di diversi erbari, il più antico dei quali risalente all'Ottocento. La collezione di minerali si compone delle raccolte provenienti dall'istituto Romagnosi originatesi a partire dagli ultimi anni del XIX secolo su impulso del professor Del Lupo, mentre la collezione zoologica comprende una raccolta ornitologica frutto del lavoro di ricerca del medico e ornitologo piacentino Edoardo Imparati.

In città ha la sua sede anche la galleria d'arte moderna Ricci Oddi, originata a partire dalla collezione privata raccolta da Giuseppe Ricci Oddi a partire dal 1898 e ospitata inizialmente nell'abitazione privata di Ricci Oddi. Le opere furono donate alla città nel 1924 e la galleria venne aperta al pubblico nel 1931, ospitando una serie di opere di datazione compresa tra il 1830 e il 1930, quasi esclusivamente di arte figurativa, con un'esclusione quasi totale delle arti considerate minori e con un sostanziale equilibrio tra opere provenienti dalle diverse zone d'Italia, limitando la presenza di degli artisti stranieri al solo influsso che le loro opere hanno avuto sull'arte italiana. Dopo la morte del fondatore, avvenuta nel 1937 la galleria continuò ad ampliare la sua collezione grazie ai lasciti dello stesso Ricci Oddi. La galleria ospita il Ritratto di signora di Gustav Klimt, dipinto al di sopra di un precedente ritratto raffigurante una ragazza opera dello stesso Klimt e considerato perduto per anni. Il dipinto venne rubato dalla galleria nel 1997, un anno dopo la scoperta della presenza del Ritratto di ragazza, e è stato ritrovato all'interno della galleria nel 2019.

Completano l'offerta culturale cittadina la biblioteca comunale Passerini-Landi, la quale contiene al suo interno il codice landiano 190, la versione manoscritta più antica della Divina Commedia di Dante, riportante all'interno dell'explicit l'indicazione dell'anno 1336, e il collegio Alberoni che, oltre agli studi di teologia, ospita al suo interno un museo di storia naturale, nato dal materiale donato dal botanico e naturalista padre Zaccaria da Piacenza e la pinacoteca costituita per buona parte da opere raccolte dal cardinale Giulio Alberoni, a cui si deve la costruzione del complesso, durante la sua vita; all'interno della galleria è conservato l'Ecce Homo di Antonello da Messina.


Voto alla città:7
Anno della foto:2019

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