Campiglia Marittima è un comune italiano di 12 815 abitanti della provincia di Livorno in Toscana.
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1004 come Campillia e deriva dal latino campus, «campo». Nel 1862 fu aggiunta la specificazione Marittima, cioè «della Maremma» (in latino Maritima). Il paese è uno dei comuni facenti parte del circondario della Val di Cornia e comprende la più popolosa frazione di Venturina Terme.
Sito nel cuore del centro storico, Palazzo Pretorio testimonia la dipendenza di Campiglia da Firenze e Pisa. L'edificio fu ampliato a più riprese nel corso dei secoli. La facciata, caratterizzata dalle due grandi arcate in calcare bianco e grigio che si aprono al piano terra e conservano su una mensola di imposta un'epigrafe che data la ricostruzione dell'edificio al 1246, presenta inoltre 65 stemmi dei Capitani del Popolo. Sul lato destro svetta la torre dell'orologio, caratterizzata da un campanile a vela.
Il complesso della Rocca domina Campiglia dalla porzione più alta del rilievo su cui si sviluppa l'abitato dove sin dal X secolo si sviluppò un villaggio di grandi capanne in legno, abitate da individui che vivevano principalmente di allevamento suino e delle risorse del bosco. Le prime strutture in muratura risalgono all'XI secolo. Nelle fonti storiche viene citata per la prima volta nel 1004 come castello legato alla casata Della Gherardesca e in particolare al ramo discendente da Tedice II. Nel corso dei secoli il complesso è stato sottoposto a numerosi ampliamenti, tra cui la costruzione di due torri nel XIII secolo, una delle quali veniva usata come discarica dagli abitanti della Rocca, motivo per cui, a seguito dei recenti scavi archeologici, sono stati rinvenuti una gran quantità di oggetti che documentano la vita dei signori dell'epoca. Sul finire de XIII secolo, per le mutate condizioni politiche generali, nella Rocca viene stanziata una guarnigione di soldati pisani. Il Museo della Rocca situato all'interno del complesso è stato inaugurato nel 2008 a seguito degli studi archeologici effettuati dal Dipartimento di Archeologia Medievale dell'Università degli Studi di Siena. Espone tutti i reperti ritrovati durante gli scavi ricostruendo, attraverso ricostruzioni grafiche e pannelli didattici, la storia del complesso e le sue trasformazioni nel corso dei secoli.
Intorno ai resti del villaggio si articola il "Parco archeominerario di San Silvestro", che prevede diversi itinerari.
Presso l'ingresso si trova l'interessante impianto industriale dei "forni della Madonna della Fucinaia", utilizzati in epoca anteriore al III secolo a.C. per la prima fase della lavorazione del rame.
Inaugurato l'11 luglio 2003, ha la finalità di raccogliere ed esporre gli oggetti liturgici e devozionali che costituiscono il corredo dell'antica parrocchia di Campiglia; è allestito nei locali sottostanti la chiesa di San Lorenzo, nella Sala delle Volte che rappresenta ciò che rimane di un antico edificio medievale. Tra gli oggetti di maggiore interesse vi sono la Colonna ofitica del XIII secolo, una campana realizzata nel 1372 dal maestro Nanni Pisano, il Cristo di bronzo della fine del Cinquecento, probabilmente opera di Antonio Susini, allievo del Giambologna, ed il dipinto Ecce Homo realizzato dal pittore fiorentino Alessandro Frigoni (1652).
Voto alla città:7
Anno della foto:2018
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