Sofia è la capitale e la più grande città della Bulgaria. È il principale centro amministrativo, industriale, culturale e dei trasporti di tutto il Paese, di cui costituisce un distretto a sé stante. Con una popolazione di 1.270.000 abitanti, a cui se ne aggiungono altrettanti considerando l'area metropolitana, è anche la città più estesa e densamente popolata della Bulgaria.
È situata nella parte occidentale del Paese, ai piedi del monte Vitoša. La città conta sedici istituti universitari, tra cui l'Università di Sofia, fondata nel 1889. La città è sede di un metropolita ortodosso bulgaro e di una diocesi cattolica. Tra le principali attrazioni troviamo la Chiesa di Bojana (inserita tra i Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO nel 1979), la chiesa di San Giorgio, la chiesa di Santa Sofia e la cattedrale di Aleksandăr Nevski.
La cattedrale di Aleksandăr Nevski (in lingua bulgara Храм-паметник Свети Александър Невски, letteralmente Hram-pametnik Sveti Aleksandăr Nevski) è la cattedrale ortodossa di Sofia. Costruita in stile neo-bizantino in memoria dei 200 000 soldati russi caduti nella guerra turco-russa (1877–1878), fu progettata dall'architetto russo Aleksandăr Pomerancev (in lingua bulgara Александър Померанцев), con l'aiuto di Aleksandăr Smirnov (in lingua bulgara Александър Cмирнов) e Aleksandăr Jakovlev (in lingua bulgara Александър Яковлев), che iniziarono col progetto base del 1884-1885 di Ivan Bogomolov (in lingua bulgara Иван Богомолов). Il disegno fu finito nel 1898 e a costruire e a dipingere la chiesa furono famosi scultori, pittori e artisti provenienti da tutta l'Europa.
La cattedrale di Aleksandăr Nevski è alta 45 metri; col campanile, che contiene 12 campane, misura 50,52 metri. La cattedrale occupa un'area di 3170 m² e può contenere al suo interno più di 5.000 persone. L'interno della cattedrale è in stile italiano, decorato con alabastro e molti altri materiali pregiati. La costruzione della cattedrale di Aleksandăr Nevski iniziò nel 1882 (anche se i progetti finirono nel 1880), ma i lavori s'interruppero improvvisamente. Ricominciò poi nel 1904 e finì nel 1912. La dedica originale della cattedrale era in onore dei santi Cirillo e Metodio; tale nome le rimase tra il 1916 e il 1920; il nome che ha oggi le fu dato nel 1924. Una parte della cattedrale è riservata a un museo di icone provenienti da tutta la Bulgaria, e fa parte della Galleria Nazionale. Quest'ultima è la prima in Europa per grandezza che contenga icone bulgare. Al mercato delle pulci, nella piazza antistante la chiesa, si possono comprare icone dipinte a mano.
Voto alla città:7
Anno della foto:2016
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