Kudahuvadhoo (Maldive)

 


Kudahuvadhoo è la città più grande dell'atollo Dhaalu, alle Maldive. Nel 2024 la sua popolazione era di 3.580 abitanti. Il luogo d'interesse principale è l'antica moschea della città. 

Kudahuvadhoo è l'isola capoluogo dell'Atollo Dhaalu e si trova sull'estremità meridionale dell'atollo. Dal 1998, lo Stato delle Maldive ha aperto l'atollo al turismo diventando velocemente un luogo popolare per le sue attrazioni subacquee.

Kudahuvadhoo si trova a circa 180 km da Malé, la capitale del paese.


Voto alla città:8

Anno della foto:2024

Batam (Indonesia)

 


Batam è un'isola, un comune e la più grande città (sull'isola) nella provincia di Riau Islands in Indonesia.

Si tratta di una zona di libero scambio, come parte del Triangolo di crescita Sijori, ed è situata a 20 km (12 miglia) al largo di Singapore nella costa sud. Ha un'estensione di 715 km² (276 miglia quadrate) è quasi identica per dimensioni a Singapore. Ha una popolazione di 1.153.860 (aprile 2012) ed è servita dall'aeroporto internazionale di Hang Nadim.

Per quanto riguarda il turismo, il numero dei pernottamenti sull'isola è passato dai 60.000 del 1985 ai 606.000 del 1991: la maggior parte dei turisti proviene da Singapore (74%) e Malaysia (10%).

A causa della sua vicinanza allo stato insulare di Singapore e alla città malese di Johor Bahru, Batam è divenuta un fiorente centro industriale dotato di un aeroporto, un porto e oltre 20 parchi industriali in cui lavorano oltre 170 000 persone.

Allo scopo di rilanciare l'economia, il governo indonesiano ha annullato le leggi riguardanti la tutela ambientale, tanto che l'isola è divenuta il centro di stoccaggio di rifiuti e suoli inquinati di Singapore. Inoltre a Batam si è diffusa anche la prostituzione, non tollerata a Singapore.

Lo Stato indonesiano ha trasferito i suoi poteri di controllo alla Batam Industrial Development Authority (BIDA), al di fuori delle amministrazioni locali. La maggior parte delle società di Singapore conclude i propri affari con il Salim Group. Sia la BIDA che il Salim Group hanno stretti legami con i poteri forti indonesiani e il nepotismo ha portato all'ingiustizia e all'arricchimento. Ad esempio, sono stati pagati risarcimenti insufficienti per l'esproprio dei terreni.


Voto alla città:6
Anno della foto:2024

Golasecca (Italia)

 


Golasecca è un comune italiano di 2 616 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.
Il comune di Golasecca è capofila, insieme alla Provincia di Varese e alla Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia del progetto intitolato “Sistema culturale archeologico della Civiltà di Golasecca”, con l'obiettivo di valorizzare le peculiarità del territorio interessato dalla cultura di Golasecca. Il progetto prevede la riqualificazione, la tutela e la valorizzazione dell'area archeologica del Monsorino e la ristrutturazione e ri-funzionalizzazione dell'edificio storico di piazza Libertà con la formazione del Centro Culturale Multimediale per l'Archeologia.
Fino all'avvento della ferrovia l'economia di Golasecca era basata sulla navigazione sul fiume Ticino. Le guide delle barche erano chiamate paroni ed i più esperti, cioè quelli che conoscevano le insidiose rapide del fiume, provenivano esclusivamente dai comuni di Golasecca e Castelletto Ticino. Tra Sesto Calende e Tornavento vi erano infatti ben undici rapide, ognuna contraddistinta con un proprio nome dialettale; le guide tramandavano da padre in figlio l'arte di saper condurre le barche, a volte lunghe fino a venti metri, attraverso queste rapide. Era una corporazione molto forte tanto da imporre le loro tariffe ai vari mercanti che li ingaggiavano nei singoli viaggi per trasportare le loro merci sul fiume Ticino e sul Po, fino a Venezia. Erano titolari di una sorta di "patente" e nessun altro poteva entrare nella corporazione senza il loro permesso. I Paroni erano proprietari dell'attrezzatura e dei cavalli che servivano a rimorchiare le barche nella dura risalita del fiume.

Voto alla città:6
Anno della foto:2024