Ercolano (Italia)

 


Ercolano è un comune italiano di 50 032 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.

Ercolano è famosa nel mondo per gli scavi archeologici della città romana fondata, secondo la leggenda, da Ercole e distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79; insieme a quelli di Pompei e Oplontis, fanno parte dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Il tratto del Corso Resina che dagli Scavi archeologici arriva fino a Torre del Greco è chiamato Miglio d'oro per le ville vesuviane del XVIII secolo allineate ai suoi lati.

Da Ercolano parte la strada che conduce al Gran Cono del Vesuvio per la visita al cratere.

Ercolano ospita numerose architetture religiose, prima tra queste la Basilica di Santa Maria a Pugliano, sita nell'omonima piazza, è la principale chiesa di Ercolano nonché la più antica della città e dell'intera area vesuviana. È di notevole pregio storico e artistico ed è basilica pontificia dal 1574.

Il corso principale della città che collega Ercolano a Napoli, nel tratto che va dagli Scavi di Ercolano al confine con Torre del Greco, è anche denominato Miglio d'Oro, per la presenza di alcune tra le più belle e sfarzose ville vesuviane del XVIII secolo, costruite o abbellite da famosi architetti come Luigi Vanvitelli o Ferdinando Fuga. Tra le più fastose vi sono Villa Aprile (oggi sede del lussuoso Miglio d'Oro Park Hotel), Villa FavoritaVilla Campolieto e Villa Ruggiero, sedi di eventi culturali, spettacoli e concerti. Villa Campolieto, Villa Ruggiero e il Parco sul mare della Villa Favorita, di proprietà della Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, sono aperte al pubblico. All'interno di Villa Ruggiero è anche ospitata la biblioteca civica, intitolata a Giovanni Buonajuto.

Nel 1997 l'area del Miglio d'Oro, insieme al complesso Somma-Vesuvio, è stata inserita nella rete mondiale di riserve della biosfera nell'ambito del programma UNESCO MAB (Man and Biosphere).

Negli ultimi anni la definizione precisa di Miglio d'Oro è sfumata, in quanto per finalità di promozione turistica e di sviluppo territoriale dei paesi vicini, il concetto di Miglio d'Oro è stato erroneamente esteso anche ai comuni di Portici e di San Giorgio a Cremano. Sul territorio dei quattro Comuni cosiddetti "del Miglio d'Oro", oltre che su quello dei quartieri napoletani di Barra e San Giovanni a Teduccio, insistono le 121 ville vesuviane del XVIII secolo censite dall'Ente Ville Vesuviane.

Il Museo archeologico virtuale, sito in via IV Novembre ed allestito nella struttura dell'ex mercato comunale di inizio Novecento, arricchisce la visita agli Scavi archeologici con originali esposizioni sull'antica città romana, gli usi, i costumi, le tradizioni e la tragica eruzione del 79 d.C.

Gli scavi archeologici di Ercolano sono meta fissa di circa 350.000 turisti l'anno: nel 2014 hanno registrato 351.068 presenze, risultando il quattordicesimo monumento più visitato d'Italia, con un introito lordo totale di 1.870.809,50 Euro. Nel 2022 sono stati 436.855 i visitatori che hanno varcato la soglia d'ingresso del sito.

Da pochi anni è stato realizzato un nuovo accesso agli scavi, con un'ampia zona adiacente che comprende un parcheggio a raso, un'area con punti ristoro e vendita di souvenirs. Oltre all'area archeologica, in alcune occasioni, è visitabile il "Padiglione della barca", nel quale è custodita un'imbarcazione d'epoca romana riportata alla luce nel 1982 sull'antico litorale della città.

Da corso Resina è possibile discendere al Teatro romano di Ercolano; l'accesso è consentito per finalità scientifiche e di studio, previa autorizzazione della Direzione degli Scavi di Ercolano, e dal 2022, in via sperimentale, per visite guidate in un affascinante percorso sotterraneo.

Ercolano è uno dei tredici comuni ricadenti nell'area del Parco nazionale del Vesuvio, uno dei più piccoli d'Italia. La via di accesso al cratere sale da via San Vito o da via Vesuvio e prosegue per via Osservatorio (12 km dal centro di Ercolano).

Nel 1997 il complesso vulcanico Somma-Vesuvio è stato inserito, insieme all'area del Miglio d'Oro, nella rete mondiale di riserve della biosfera nell'ambito del programma MAB dell'Unesco.

Lungo la strada è situata la mostra permanente all'aperto "Creator Vesevo", che raccoglie dieci sculture in pietra lavica realizzate da altrettanti artisti europei.

Sono visitabili anche i sentieri del Parco nazionale del Vesuvio e il museo dell'Osservatorio Vesuviano.

Il mercato di Pugliano, anche noto come mercato di Resina (dal vecchio nome della città) si teneva lungo via Pugliano ed era specializzato nella vendita di abiti usati (localmente chiamati pezze), vintage, pellami e accessori di abbigliamento. Nacque all'indomani dell'arrivo delle truppe alleate a Napoli come spaccio di divise militari lasciate dagli americani.

Fiorì a partire dagli anni '60 del secolo scorso con la vendita di vestiti usati, esposti direttamente sul suolo dopo aver aperto le balle nelle quali erano stipati. Trattandosi di abiti usati, non era raro trovare all'interno delle tasche di cappotti e pantaloni oggetti appartenenti ai vecchi proprietari, come orologi o monete: per questo motivo, all'apertura delle balle, le bancarelle venivano letteralmente prese d'assalto al fine di trovare abiti che contenessero piccoli tesori.

Dato il posizionamento lungo la strada principale del centro antico, perse notorietà dopo il terremoto del 1980 che causò ingenti danni agli edifici cittadini. Dopo numerosi interventi ha tuttavia riacquistato popolarità, soprattutto per il ritorno di moda degli abiti vintage: non è infatti raro trovarvi capi originali d'epoca. Proprio per questa caratteristica è stato anche utilizzato da registi di cinema e teatro per l'acquisto di abiti di scena. Non mancano iniziative per rendere vivace il rione e rilanciare il mercato, come ad esempio l'organizzazione di "notti bianche".

A questo mercato è dedicata una puntata della serie "Diario di un cronista" di Sergio Zavoli del 1963, dal titolo "La tratta degli stracci".

L'approdo della Favorita è parte del complesso monumentale della Real Villa della Favorita, del quale costituiva l'accesso al mare. Ancora oggi rappresenta l'unico approdo marittimo della città, utilizzato dal 2001 al 2011 come fermata del servizio di collegamento marittimo Metrò del Mare. Non offre attualmente alcun tipo di servizio e assistenza di ormeggio.


Voto alla città:7
Anno della foto:2010

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