La chiesa dedicata a San Leonardo, protettore dei carcerati e patrono di Colli, è la chiesa principale del paese. L'edificio è a navata unica con abside tronca. Spicca il portale d'ingresso, realizzato in pietra rossa locale. All'interno si conservano gli affreschi realizzati da Pietro Brunetto nella cupola ("La Gloria di Dio nel Paradiso"), all'interno del coro, a destra e sinistra dell'abside ("La notte" e "L'adorazione dei Magi") e risalenti al XIII secolo.
All'esterno, incastonata sulla facciata, vi è la rappresentazione del "Labirinto di Gerusalemme", che presenta uno pseudo-labirinto che ha origine da una croce. Una delle postazioni più importanti della Cristianità per i pellegrini occidentali che si recavano a Gerusalemme nel XII secolo era l'abbazia di San Leonardo in Lama Volara a Siponto. Provando a collegare con una linea ideale la chiesa collese con il monastero sipontino si scopre che rispetta in maniera perfetta l'allineamento ovest-est. Sempre sulla facciata è presente una corona ferrea del 1º Reggimento Bersaglieri sormontata da una lapide commemorativa risalente al 1919 in onore dei caduti collesi della Prima guerra mondiale.
Il 3 luglio 1999 la chiesa fu danneggiata da un incendio e in seguito a restauro fu riaperta l'anno successivo.
La chiesa di Sant'Antonio da Padova risale al XIX secolo ed è ubicata nell'estremità ovest del centro storico di Colli, nel quartiere omonimo. L'edificio è a navata unica e abside tronca. In facciata è posto l'ingresso all'edificio di culto, costituito da un semplice portale in calcare compatto sormontato da un timpano: ai lati del portale si aprono due finestre rettangolari che ripetono lo schema architettonico del portale. Sopra il portale d'ingresso ed in asse è collocata una finestra ottagonale. Sulla sommità della facciata, sui due lati estremi, svettano le celle campanarie. L'interno è interamente intonacato e affrescato. All'esterno, sul lato sinistro, vi è un'edicola votiva. Nel 1907 si conclusero gli ultimi restauri per i quali occorse la somma di 9.000£ la quale fu donata dai collesi emigrati nelle Americhe.
Voto alla città:5
Anno della foto:2019
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