A seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011 che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 545 km² e la popolazione è passata da 12.910 a 11.069 abitanti.
La cittadina si sviluppa completamente lungo la strada principale, che va da nord a sud; lungo di essa e lungo le due strade parallele si trovano molti alberghi e ristoranti, mentre le abitazioni private si trovano soprattutto nella parte nord e in quella ovest dell'abitato. All'inizio e alla fine del "corso" si trovano le due piazze del paese. Sulla piazza del dà a nord si trova la chiesa di Santa Maria Ortodossa. Questa, costruzione del Novecento, esternamente si presenta come una chiesa a croce latina, mentre internamente è costituita da un'aula unica, interamente affrescata sulle pareti e sul soffitto; nell'abside, celata alla vista dall'iconostasi, si trova l'altare. Nella piazza sud, invece, si trovano il municipio, moderno edificio in cemento armato e vetro, ed il monumento ai caduti, costituito dalla statua in ghisa della Vittoria alata.
A seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011 che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 457 km² e la popolazione è passata da 34.902 a 51.634 abitanti.
È situata nell'entroterra, al centro di una fertile pianura. Vi si trovano edifici opera di Ernst Ziller, quali il Teatro Comunale e il Mercato. A sud di Pirgo, scorre il fiume Alfeo.
La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo.
Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del famoso mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che he fanno ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello Europeo.
La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo con un itinerario culturale che inizia con gli Etruschi per poi ampliarsi col Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti del calibro di Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
Prato vanta molteplici monumenti di grande interesse storico ed artistico. Molti edifici, soprattutto quelli medievali, sono caratterizzati dall'uso di materiali reperiti localmente. In particolare sono stati usati spesso due tipi di marmi, di diverso colore, che hanno dato luogo ad una bicromia negli edifici ecclesiastici, caratteristica tra le più rilevanti del Romanico non solo locale, ma anche di quello definito "pisano-lucchese" sia in Toscana che in Sardegna, ad Amalfi e in Puglia.
Prato ha una disposizione "canonica" degli ambienti del centro storico, con una piazza dedicata al potere religioso (Piazza del Duomo), una a quello politico laico, piazza del Comune appunto, e una per i commerci, Piazza Mercatale. A queste piazze si aggiunsero dalla fine del Trecento le piazze antistanti alle chiese degli ordini mendicanti, grandi abbastanza per contenere le folle che assistevano alle prediche dei frati: Piazza San Francesco per i francescani, Piazza San Domenicoper i domenicani e Piazza Sant'Agostino per gli agostiniani. Solo nel quattrocento si aggiunse la Piazza delle Carceri davanti al Santuario di Santa Maria delle Carceri.
Cecina è un comune italiano di 28 081 abitanti della provincia di Livorno in Toscana. Nella località di San Vincenzino si trovano i resti di una villa romana. La villa venne costruita nel I secolo a.C., con una cisterna sotterranea in cui erano convogliate le acque piovane, attraverso una rete di canali sotterranei che servivano come depuratori. Nel II-III secolo d.C. la struttura si arricchì di ambienti di rappresentanza (triclinio estivo con ninfeo, ossia una sala da pranzo utilizzata d'estate e allietata da fontane). Nel secolo successivo parte degli ambienti di abitazione furono riutilizzati per la produzione dell'olio d'oliva e nel V secolo la villa venne abbandonata, per essere occupata in seguito da una necropoli con semplici sepolture. Presso l'area archeologica alcune sale espongono i reperti rinvenuti negli scavi, sebben gli esemplari più prestigiosi si trovino al Museo archeologico della Cinquantina. Nella località Cedrino si trova il Parco Gallorose riconosciuto a livello regionale. Vanta di 180 razze di animali (provenienti anche da altri continenti) e di 14 000 piante.