Cascina (italia)










Càscina è un comune italiano di 44 648 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. È costeggiato dal fiume Arno, che ne delimita il confine con i comuni di Vicopisano e San Giuliano Terme.
La pieve di San Giovanni e Santa Maria Assunta la si trova menzionata nell'anno 801 e si trova nella piazza principale di Cascina. La pieve così come concepita oggi risale alla fine dell'XI secolo e rientra nel tipico stile architettonico del romanico pisano. Il campanile è del XII secolo, ma la parte superiore venne ricostruita alla fine del secolo successivo. Il soffitto, ricostruito a seguito di un incendio, è a cassettoni. Tra le opere di rilievo che si ritrovano all'interno, un frammento d'affresco trecentesco con la Madonna con Bambino, una Madonna con Bambino in terracotta attribuita a Benedetto da Maiano, un'acquasantiera romanica.
La pieve dei Santi Ippolito e Cassiano è situata a San Casciano ed è ricordata in un documento datato 12 aprile 970. Nella ristrutturazione della fine del XII secolo intervenne Biduino, uno dei massimi rappresentanti della cultura artistica del tempo, autore dell'architrave del portale centrale, corredato da due iscrizioni di cui una con la data 1180. All'interno si conservano l'antico fonte battesimale monolitico ad immersione (forse dell'XI secolo) e una terracotta della bottega di Andrea della Robbia raffigurante il Battesimo di Gesù. Nel 2005, in occasione degli 825 dalla fondazione, sono state collocate delle nuove via crucis, opere in terracotta refrattaria bianca della scultrice Chiara De Chiara.
La pieve di San Lorenzo è un'antica pieve alto-medievale, è situata nella frazione di San Lorenzo alle Corti, dove è comunemente nota come "La Pieve". La chiesa è un edificio a navata unica e senza abside, mostra sulla facciata due riproduzioni di un'antica epigrafe che attribuisce l'edificazione della prima San Lorenzo all'anno pisano 1046, ossia al 1045. La chiesa fu gravemente danneggiata nelle inondazioni del 1333 causate dallo straripamento dell'Arno. Il dono della reliquia di un dente del martire san Lorenzo è ricordato in un'epigrafe, ora murata all'interno della pieve nella parete sinistra sotto la cantoria.
L'abbazia di San Savino, comunemente nota come "badia", è un importante edificio religioso situato a Montione. Le prime notizie sono rintracciabili in un documento risalente al 30 aprile 780, riguardante la fondazione del "monastero di San Savino di Montione", posto a difesa e aiuto della "veneranda chiesa del Beatissimo San Savino di Ceragiolo". La chiesa costruita con blocchi di calcare del Monte Pisano, presenta la tipica struttura monastica a navata unica, con presbiterio "a T" ed abside semicircolare. Un timpano conclude l'edificio con tetto a capanna. Sul lato ovest si trova l'ingresso al monastero, costituito da un ampio arco a tutto sesto. La sommità del campanile, a pianta rettangolare, fu distrutta nel 1943 dall'esercito tedesco in ritirata, per non lasciare punti sopraelevati da cui poter avere una buona visuale. In anni recenti, al campanile è stata restituita la forma originale aggiungendovi la parte mancante.
Il santuario della Madonna dell'Acqua invece fu edificato poco fuori le mura di Cascina fra il 1614 e il 1619, su progetto di Iacopo Maruscelli, con un'elegante struttura a pianta centrale a croce greca. All'interno sono conservati un imponente altar maggior con affresco staccato con la Madonna col Bambino (XVI secolo) e l'altare di San Rocco.

Le mura di Cascina circondavano l'antico abitato del paese al centro, nel corso dei secoli, di guerre tra la Repubblica di Pisa e Firenze. La cinta muraria eretta a difesa dell'intero borgo molto è documentata a partire dal 1293. Furono edificate nel XIII secolo in pietra e laterizio. Si notano diverse fasi costruttive con l'uso di materiali diversi, il verrucano per la prima fascia, materiale misto per la seconda e terza fascia. È quindi molto probabile che siano state innalzate in epoche successive e a seconda del clima politico della regione.

Due erano le porte che si aprivano per consentire il passaggio sull'asse est-ovest: la Porta Pisana e la Porta Fiorentina, entrambe demolite dopo il 1889 per far passare il tram (detto "trammino"), che conduceva da Pisa a Pontedera, anch'esso oggigiorno scomparso. Dentro Porta Fiorentina era presente la chiesa di San Giovanni Decollato, fregiata di mirabili affreschi del Luini. Altri tratti delle mura furono demoliti per creare nuovi accessi e per "dare aria" al paese, altri oggi sono visibili solo internamente, in quanto inglobati nei numerosi capannoni industriali sorti nel '900 per dare spazio all'industria del mobile. Particolari sono le torri angolari a pianta pentagonale.

All'esterno delle mura era presente un fossato, secondo alcuni, alimentato dal torrente Cascina, oggigiorno confluente del fiume Era a Ponsacco. Per oltrepassare il fossato erano probabilmente presenti due ponti levatoi, poi sostituiti con due ponti fissi in mattoni.

La torre civica di Cascina, meglio conosciuta come torre dell'orologio, ospita per l'appunto l'orologio del paese. È costruita in laterizio e in epoca passata doveva far parte del palazzo ospitante le milizie. Sulla sua superficie si notano gli innalzamenti che ha subito nei secoli: l'altezza originale della torre terminava infatti poco sopra il limite inferiore del grande orologio. L'ultimo restauro risale al 1981.


Voto alla città:6
Anno della foto:2010, 2012, 2013, 2014, 2020, 2024

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