Monte Isola (Italia)

 


Monte Isola è un comune italiano di 1 680 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia, che copre l'isola omonima del lago d'Iseo. Fa parte del club de "I borghi più belli d'Italia".

Con un'area totale di 12,8 km², è l'isola lacustre più grande d'Italia e dell'Europa meridionale e centrale. Nel 2019 è stata eletta come terza migliore località turistica europea davanti a città internazionalmente riconosciute come AteneAmsterdam o Firenze.

Sull'isola sono presenti numerosi sentieri che permettono di esplorare a piedi il territorio senza incappare in veicoli a due ruote. Il sentiero più utilizzato è quello che da Peschiera sale al Santuario della Madonna della Ceriola. Si tratta di un percorso di 2,5 km e 350 metri di dislivello di difficoltà escursionistica. Giunti al santuario si può tornare dallo stesso sentiero fatto all'andata oppure dirigersi a Olzano e rientrare per un sentiero impegnativo a Peschiera. In alternativa si può proseguire verso Calzano e rientrare lungo la strada asfaltata che costeggia il lago.


Voto alla città:8
Anno della foto:2019

Sulzano (Italia)

 


Sulzano è un comune italiano di 1 951 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. Situato sulla sponda est del Lago d'Iseo, è principalmente conosciuto per il collegamento con Monte Isola. Nel giugno 2016 Sulzano è stato al centro dell'attenzione mondiale per aver ospitato l'opera d'arte The Floating Piers, un pontile galleggiante color giallo dalia che univa Sulzano a Monte Isola. La conformazione di Sulzano offre scenari molto vari, dalle spiaggette, al borgo antico, dalla montagna con boschi incontaminati ai punti panoramici da cui ammirare il Sebino e la pianura padana dall'alto. Sulzano è attraversato da due torrenti: il "Mesagolo", più piccolo, verso nord ed il "Calchere" poco più corposo, formato da due rami che si uniscono in località San Fermo.
Sulzano oltre che per le sue architetture religiose è famosa per i suoi percorsi da trekking e per i suoi spazi pubblici a lago dove potersi rilassare e godere della vista panoramica.

Voto alla città:7
Anno della foto:2019

Iseo (Italia)

 



Iseo è un comune italiano di 9 079 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.

Importante centro turistico sulla sponda sud-orientale del lago d'Iseo, si trova una ventina di chilometri a nord del capoluogo provinciale Brescia. Il suo territorio presenta le caratteristiche di un ambiente a cavallo fra il lago e la collina, fra l'acqua e la terra, particolarmente evidenti nell'habitat della Riserva naturale Torbiere del Sebino. Rientra inoltre nella rinomata zona vitivinicola della Franciacorta.

Iseo oltre che per le sue architetture religiose e militari è famosa per le sue aree naturali.

La riserva naturale Torbiere del Sebino è una delle riserve naturali regionali istituite dall'amministrazione lombarda.

È un'area naturale di 360 ettari, che ha avuto origine dall'attività di estrazione della torba ed è ubicata a sud della sponda meridionale del lago d'Iseo a 185 m s.l.m.

La Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, dichiarata "zona umida di importanza internazionale" secondo la Convenzione di Ramsar e Sito di Interesse Comunitario (SIC) della Rete Natura 2000, è considerata un'area prioritaria per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda. Ciò si deve alla varietà di habitat e di specie, acquatico-palustri, pregiate o d'interesse comunitario presenti nel territorio, rare o a rischio di estinzione in Lombardia e in Italia.


Voto alla città:8
Anno della foto:2019

Bergamo (Italia)



Bergamo è un comune italiano di 120 474 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia.

L'abitato di Bergamo è suddiviso in due parti distinte, la «Città Bassa» e la «Città Alta»; quest'ultima è posta in altitudine più elevata e ospita la maggioranza dei monumenti più significativi, mentre la Città Bassa, benché sia anch'essa di antica origine e conservi i suoi nuclei storici è stata resa in parte più moderna da alcuni interventi di urbanizzazione. Le due porzioni dell'abitato sono separate dalle mura venete, annoverate dal 2017 fra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO.

Bergamo è soprannominata «la città dei Mille» per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi, circa 180, che presero parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, episodio cruciale del Risorgimento.

Bergamo Alta (detta anche Città Alta o, in passato, la città, in contrapposizione ai borghi) è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile.

La parte più conosciuta e frequentata di Bergamo Alta è Piazza Vecchia, con la fontana Contarini, il Palazzo della Ragione, la Torre civica (detta il Campanone), che ancora alle ore 22 scocca 100 colpi quelli che in passato annunciavano la chiusura notturna dei portoni delle mura venete e altri palazzi che la circondano su tutti i lati. Imponente, sul lato opposto al palazzo della Ragione, il grande edificio bianco del Palazzo Nuovo che ospita la Biblioteca civica Angelo Mai.

Al di là del palazzo della Ragione si trovano il duomo di Sant'Alessandro, la cappella Colleoni dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, il battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore con i suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione. Quest'ultima chiesa, cittadina, già antica chiesa battesimale, non più della diocesi, all'interno reca i segni architettonici dei vari periodi che si sono susseguiti dall'epoca della sua costruzione. Degni di nota gli intarsi raffiguranti scene bibliche realizzate in legni di vari colori, i cui disegni sono quasi tutti opera di Lorenzo Lotto, e un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti che a Bergamo ebbe i natali nel 1797.

Via Colleoni, nota anche come Corsaröla, collega Piazza Vecchia a piazza della Cittadella ed è il cuore di città alta. In piazza della Cittadella si trovano il Civico museo archeologico e il Museo "Enrico Caffi" di scienze naturali, poco lontano dai quali si può visitare la Fontana del Lantro, posta presso la chiesa di San Lorenzo. Tra le altre architetture religiose, la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, che conserva gli affreschi con Scene della vita di Maria di Lorenzo Lotto (1525).

Città Alta, oltre a ospitare un Orto botanico sito in via Colle Aperto, è anche sede della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'università di Bergamo, il cui prestigio è riconosciuto in ambito europeo.

Si può salire in città Alta a piedi attraverso gli scorlazzini (scalinate che da più punti la collegano alla parte bassa della città), in automobile (anche se è vietato durante i fine settimana estivi e tutto l'anno la domenica pomeriggio), con la funicolare o con l'autobus.

Bergamo è una delle poche città capoluogo italiane, assieme a FerraraLuccaVeronaPadovaTreviso e Grosseto, il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.

I bastioni vennero costruiti tra il 1561 e il 1588 su ordine del doge in quanto Bergamo, come città posta alla frontiera ovest della Repubblica Veneta, poteva essere facile preda degli stati confinanti. In effetti a metà del Cinquecento, con la scoperta dell'America, la Repubblica Veneta stava iniziando il suo inesorabile declino nel dominio dei commerci marittimi, a causa di ciò, rivolse una sempre maggiore attenzione per commerci che avvenivano verso il centro d'Europa, per cui il passaggio per la Val Brembana (via Priula) poteva diventare la via del pepe verso tali stati. Il senato veneziano, a questo punto decise di investire milioni di ducati d'oro, per rinforzare i confini ovest della repubblica.

Dal 9 luglio 2017 le mura venete sono entrate a far parte dell'Unesco, come patrimonio dell'umanità, nel sito seriale transnazionale "Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale".

La città Bassa, attraversata dal torrente Morla per ben 8 chilometri, nasce dallo sviluppo di alcuni borghi disposti lungo le principali vie di comunicazione che scendendo dai colli portavano al piano; i borghi sono Borgo Canale, Borgo Sant'Alessandro, Borgo San Leonardo, Borgo Pignolo, Borgo San Tomaso, Borgo Santa Caterina, Borgo Sant'Antonio e Borgo Palazzo. Questa particolare conformazione urbanistica si era soliti chiamare semplicemente "sità" la città vecchia e "i borgh", Bergamo bassa.

Bergamo bassa è sede del comune, della Prefettura, della Provincia e dell'ufficio postale centrale. L'arteria principale di Bergamo bassa è viale Papa Giovanni XXIII (già viale Roma), che va dalla stazione ferroviaria a Porta Nuova.

Nei primi anni del Novecento venne creato il quartiere che è il centro della città, realizzato da Marcello Piacentini, nel quale si trovano le sedi istituzionali. Adiacente a questo è il Sentierone - viale pavimentato che nei secoli scorsi era la stazione delle carrozze trainate da cavalli. Pure degno di nota, nella zona, è il monumento al partigiano di Giacomo Manzù.

Sul Sentierone si affacciano il Teatro Gaetano Donizetti e la chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano, officiata dai padri Domenicani, che conserva la tavola di Lorenzo Lotto detta Pala Martinengo. Un esempio di completa fusione tra pittura e scultura è la rinnovata Cappella della Madonna del Rosario i cui stucchi di Muzio Camuzio datati 1752 sono firmati su un nastrino nella parete destra «MUC.CAMUZI F.». Nella Chiesa di Santo Spirito si trova la Pala di Santo Spirito di Lorenzo Lotto, raffigurante la Madonna con Bambino con i santi Caterina, Agostino, Sebastiano e Antonio Abate.

Sito in via Sant'Alessandro è il cinquecentesco monastero di San Benedetto, sede di un'attiva comunità claustrale. Anche nella chiesa di San Benedetto da Norcia gli stucchi di Muzio Camuzio vanno a incorniciare gli affreschi dell'Orelli.

Nella zona nord-orientale della città bassa si trova l'Accademia Carrara (fondata dal conte Giacomo Carrara nel 1796), sede di esposizioni artistiche. Una delle ultime ad aver avuto risonanza nazionale è stata quella dedicata alle opere di Lorenzo Lotto.

Altri musei cittadini sono il Museo donizettiano, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC), il Museo Diocesano d'Arte Sacra, il Museo storico, il Museo Matris Dominil'Archeologico, il Museo di scienze naturali, l'Orto botanico.

La città ospita uno stadio, base della locale squadra di calcio, l'Atalanta Bergamasca Calcio, un palazzetto dello sport e un impianto di piscine comunali (Piscine Italcementi).

Oltre alla biblioteca civica Angelo Mai sono presenti numerose biblioteche, tra le quali spicca la nuova Biblioteca comunale centrale Antonio Tiraboschi situata in via San Bernardino 74, progettata da Mario Botta.

Oltre al centro cittadino (diviso nei rioni di Papa Giovanni XXIII, Pignolo e Sant'Alessandro), nella parte bassa si trovano i quartieri di BoccaleoneBorgo Palazzo - Alle ValliCampagnolaCarnovaliCeladinaColognolaConca FioritaGrumello del PianoLongueloLoretoMalpensataMonterossoRedonaSan PaoloSan Tomaso de'CalviSanta CaterinaSanta LuciaValtesse - San ColombanoValverde con Valtesse - Sant'Antonio e Villaggio degli Sposi. Molti di questi erano frazioni distinte prima che l'espansione urbana degli anni sessanta e settanta li inglobasse nella città. Francesco Domenico Camuzio e la sua bottega sono documentati nella ristrutturazione guidata dall'architetto Giovan Battista Caniana del palazzo del conte Carrara in via Pignolo, realizzata nel periodo 1720-1731, poi anche nella chiesa del borgo Santa Caterina.

Oltre a un'estesa rete di parchi cittadini, la città vanta il Parco dei Colli di Bergamo, riconosciuto a livello regionale come area protetta. Il simbolo del parco è un riccio rosso. Caratteristica di questo parco è l'avere al suo interno la Città Alta e quindi svolgere azione di tutela e salvaguardia non solo delle grandi aree collinari boscate ma anche del costruito storico.


Voto alla città:7
Anno della foto:2019

Cremona (Italia)

 


Cremona è un comune italiano di 72 680 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia.

Nota per l'artigianato tradizionale del violino, la città si trova al centro della Pianura Padana, poco distante dalle rive del fiume Po.

Il centro storico di Cremona è ricca di svariate architetture di pregio, il suo vertice artistico è situato nella medievale Piazza del Comune, spazio urbano assai unitario e suggestivo che può vantare anche alcuni dei maggiori monumenti medievali italiani.


Voto alla città:7
Anno della foto:2019

Signa (Italia)

 


Signa è un comune italiano di 19 014 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana.
Il comune ha avuto grande importanza per la sua posizione strategica fin dal Medioevo e desta interesse soprattutto a livello artistico e culturale. Il paese consta di una parte bassa, sviluppatasi lungo il fiume Arno, e di un nucleo alto e più antico chiamato "Castello", formatosi prima dell'Anno Mille, cinto da mura e porte trecentesche. Qui sorgono le principali chiese del paese come quella di Santa Maria in Castello, di San Giovanni Battista, ove sono contenute le spoglie della patrona di Signa detta Beata Giovanna, la pieve di San Lorenzo e la chiesa di San Miniato. Il territorio del comune ha una superficie di circa 19 km², il più piccolo della provincia di Firenze. Il paese si trova alla confluenza di tre fiumi: ArnoBisenzio e Ombrone Pistoiese.

Varie furono le ville costruite tra il tardo Medioevo e il periodo rinascimentale in modo tale da venire incontro a quelle che erano le esigenze delle famiglie benestanti e ricche dell'area fiorentina. Vi sono le testimonianze di quanto la nobiltà abbia preferito questi luoghi, come è stato testimoniato dal pittore Giuseppe Zocchi, che nel 1774 raffigurò in Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana il paesaggio signese. Proprio Signa, diventando col passare del tempo una località di grande interesse per la nobiltà fiorentina, ospitò nelle sue ville personaggi illustri, come Gabriele D'Annunzio e Giuseppe Garibaldi.

Il Castello è situato nella parte più alta del paese. Nonostante i mutamenti avvenuti nei secoli consisteva in una cerchia di mura abbastanza schematica e ovoidale, costruita circa nel IX secolo per difendersi dai saccheggi dei predoni barbari, ed in particolare, di quello avvenuto nell'825 quando alcuni vascelli vichinghi risalirono l'Arno per depredare il palazzo del vescovo di Fiesole.

Le mura sono in parte distrutte e tutt'oggi visibili solo in alcune zone del paese come nel convento delle suore passioniste mentre sono rimaste intatte quattro alte torri (tra cui il Torrino e la Torre di Settentrione). Il Castello di Signa disponeva di tre porte situate in punti strategici e ben definiti per la sicurezza del paese: la porta di San Miniato, ancora esistente, nella zona a sud-ovest e tutt'oggi ornata dagli stemmi del Comune di Firenze, della casa d'Angiò e di Parte Guelfa, la porta di Via Dante Alighieri nella parte a Nord-Est di cui, nonostante sia stata distrutta, è possibile vedere alcuni resti e infine la porta di Via dell'Orologio, destinata a mettere in comunicazione il Castello con il ponte sull'Arno.

Proprio quest'ultimo simboleggiava l'importanza che aveva Signa in quel tempo poiché era l'unica via, ad eccezione di quella di Fucecchio sulla via Francigena, a poter collegare la vicina città di Firenze con quella di Pisa e quindi con il mare. Sono incerte le informazioni sulla sua origine anche se ci sono testimonianze che collocherebbero la costruzione del ponte prima del 1217. Originariamente era di struttura lignea ma più volte venne distrutto o ne fu modificato l'aspetto per soddisfare lo sviluppo urbano. Secondo le cronache e i documenti giunti a noi, era costantemente monitorato e riparato come accadde nel 1333 quando una piena distrusse a Firenze Ponte Vecchio e il ponte di Signa subì danni più o meno gravi. Il ponte è largo 1,80 metri, una larghezza pensata per il transito pedonale. È lungo 127 metri e alto 12,50. Nell'attraversare il fiume Arno presenta sei campate ognuna delle quali ha una luce di 27,50 metri.

È possibile attraversare l'Arno anche per mezzo della passerella. Questa ha una classica struttura a "travata", in cemento armato, con piloni e travi dello stesso materiale. Purtroppo lo stato di conservazione dell'opera non risulta eccezionale i piloni presentano le proprie fondazioni scoperte, così come sono scoperti i ferri dell'armatura. Anche il piano di calpestio e il parapetto che richiederebbero una manutenzione.

Tra Signa e Firenze si estende un'area di proprietà privata per 270 ettari il Parco dei Renai chiamato anche "Stato libero dei Renai" o "Isola dei Renai", area abbandonata in progressiva trasformazione a parco dalla fine dell'estate del 2000. Attualmente sono aperti al pubblico, da maggio ad ottobre, ad ingresso gratuito, 70 ettari, gestiti da una società per azioni pubblico-privata.

Vista la vicinanza con il fiume Arno fin dal XVII secolo quest'area fertile veniva usata per l'agricoltura, ma durante il Novecento l'attività agricola man mano cessò, lasciando il posto a un'incontrollata escavazione di inerti o rena, da cui il termine "Renai", specie tra gli anni sessanta e settanta. Nel 1990 iniziarono le trattative tra i privati ed il comune per il recupero dell'area con una prima ipotesi di piano di recupero dell'area, il cosiddetto "Progetto Michelucci", il quale prevedeva la riqualificazione del territorio attraverso la costruzione di impianti sia sportivi sia ricreativi e la salvaguardia di alcune zone faunistiche, la riserva integrale WWF, ove tutt'oggi sono presenti animali considerati in via di estinzione.

Il progetto fu temporaneamente accantonato fino a quando nel 1997 dal Consiag fu sottoposto all'amministrazione comunale signese un nuovo progetto, leggermente diverso dall'originale in modo tale da essere idoneo a creare una riserva d'acqua per Firenze, dopo che era stato realizzato il collegamento con l'acquedotto dell'Anconella, il cosiddetto "Tubone". Il progetto prevedeva nel corso degli anni la realizzazione del parco in quattro lotti.

Nel 2000 è stata inaugurata la prima parte successivamente sono stati costruiti impianti per attività musicali e culturali, sportivi, soprattutto per il calcio e il beach volley, oltre a una piscina semi-olimpionica ed a strutture per la vela; mentre nel 2006 è stato aperto il secondo lotto con la costruzione di una piccola spiaggia sul lago e di strutture per il canottaggio e il surf. Per mantenere il contatto con la natura vengono organizzate delle visite da parte del WWF nell'oasi naturale del parco oltre al bird watching mentre è stata creata una pista ciclabile di circa 7 km per collegare il Parco dei Renai con il Parco delle Cascine di Firenze.


Voto alla città:6
Anno della foto:2019

El Aaiun (Sahara Occidentale)

 


El Aaiún è una città facente parte de iure al Sahara Occidentale, un'ex colonia spagnola attualmente controllata per la maggior parte dal Marocco.

El Aaiún è il capoluogo della provincia marocchina di Laâyoune (parte di questa provincia è in territorio marocchino e parte nel Sahara Occidentale). El Aaiún è situata a circa 30 km dalla costa atlantica sulla sinistra del Uadi Saguia El-Hamra (in arabo wādī Sāqiyat al-ḥamrāʾ, ossia "Canale Rosso").

Il termine "El Aaiún" è la versione spagnola del toponimo, e veniva usato esclusivamente prima dell'invasione marocchina del Sahara Occidentale. Il termine "Laâyoune" è invece la traslitterazione francese usata dai marocchini. Il primo termine è quello preferito dai Sahrawi, la popolazione tradizionale del luogo.

La città ha una popolazione di circa 190.000 abitanti al 2006, il dato ufficiale del censimento 2014 è di 217.732 abitanti, ed è la più grande del Sahara Occidentale. Si trova ad un'altitudine di 72 s.l.m.


Voto alla città:8

Anno della foto:2019

Yaiza (Spagna)

 


Yaiza è un comune spagnolo appartenente alla provincia di Las Palmas situato nella comunità autonoma delle Canarie. È ubicato nella parte sud dell'isola di Lanzarote.

La popolazione è di 15.944 abitanti (2016), la densità è di 51,43/km², per una superficie di 211,84 km². È il comune più meridionale e occidentale dell'sola di Lanzarote. La sua industria principale è il turismo e l'agricultura. Circondato dall'oceano Atlántico, confima al nord con i comuni di Tinajo e Tías.

All'estremità meridionale del comune di Yaiza, nella zona conosciuta come "El Rubicón", nel 1402 fu realizzato il primo insediamento europeo nelle isole Canarie, che diede inizio alla conquista dell'arcipelago. In questo luogo si trovava la Cattedrale di San Marziale di Limoges. Questa Cattedrale è stata distrutta dai pirati inglesi nel XVI secolo ed attualmente si trova a Femés, la località dell'isola dedicata a San Marziale, patrono di Lanzarote. Questa diocesi è stata spostata nel 1483 a Las Palmas de Gran Canaria (Diocesi delle Isole Canarie).


Voto alla città:7

Anno della foto:2019

Trapani (Italia)

 


Trapani è un comune italiano di 66 945 abitanti, capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale in Sicilia.

Trapani ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all'estrazione e al commercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo porto, antico sbocco commerciale per Eryx (l'odierna Erice), sita sul monte omonimo che sovrasta Trapani. L'economia oggi si basa sul terziario, sulla pesca (anticamente quella del tonno rosso, con la mattanza), sull'estrazione ed esportazione del marmo, sulle attività legate al commercio e al turismo.

L'agglomerato urbano include anche la popolosa frazione di Casa Santa, appartenente tuttavia al comune di Erice.

Oltre alle sue architetture religiose, civili e militari, all'interno del comune di Trapani sono ancora attive con preziose testimonianze di archeologia industriale le saline nell'area della Riserva naturale orientata Saline di Trapani e Paceco gestita dal WWF e caratterizzata da una flora e da una fauna notevolissime. Grazie alla tutela garantita dalla Riserva, l'attività delle saline e la produzione del sale sono aumentate favorendo al contempo il ritorno e la riproduzione di decine di specie di uccelli migratori, tra cui il fenicottero rosa.


Voto alla città:8

Anno della foto:2010

Antigua (Spagna)

 


Antigua è un comune spagnolo di 11024 abitanti situato nella comunità autonoma delle Canarie, sull'isola di Fuerteventura.

Antigua si trova al centro di Fuerteventura, vicino a Betancuria, nell'immensa pianura che corre lungo tutta l'isola. Gli antichi mulini a vento, i casolari di campagna, le saline, le case in tipico stile canario e la tranquillità di una cittadina di pochi abitanti, fanno Antigua un'oasi di calma e tranquilla vita isolana. La vera meraviglia del paesaggio di Antigua sono i mulini a vento usati ancora oggi per produrre il Gofio, il mais tostato protagonista della cucina di tutte le isole Canarie. La città non offre nulla di particolare infatti le case sono quasi tutte costruzioni moderne, mentre molte sorprese riservano i dintorni della città, soprattutto le coste e il lungomare immersi nella natura incontaminate.


Voto alla città:7
Anno della foto:2019

Tuineje (Spagna)



Tuineje è un comune spagnolo di 13.797 abitanti situato nella comunità autonoma delle Canarie, sull'isola di Fuerteventura.

Il comune di Tuineje ha tre spiagge principali: Gran Tarajal, che si trova a sud-est della città; un pò più a nord c'è Las playtas, una spiaggia di 700 metri a ridosso dell'omonimo paese, che fino a qualche anno fa era un tranquillo borgo marinaro e oggi vede spuntare case ed hotel su ogni metro di terreno libero. Più a sud di Gran Tarajal c'è la spiaggia di Giniginamar e ancora più giù quella di Tarajalejo, entrambe poco affollate, con sabbia nera e acque cristalline.


Voto alla città:7
Anno della foto:2019