New York (Stati Uniti)

 


New York spesso chiamata New York City per distinguerla dallo stato omonimo, e in italiano raramente anche Nuova York, è una città degli Stati Uniti d'America situata nello stato di New York. Conosciuta nel mondo anche come "Grande mela" (Big Apple), sorge su un'area di circa 785 km² alla foce del fiume Hudson, sull'oceano Atlantico, mentre l'area metropolitana comprende anche aree situate nei due adiacenti stati del New Jersey e del Connecticut. Con 8,8 milioni di abitanti, è la città più popolosa dello stato di New York e degli Stati Uniti superando doppiamente Los Angeles, seconda città nazionale per popolazione. È riconosciuta come città globale nella categoria Alfa++ che la rende (insieme a Londra) la città più importante per l'economia globale oltre che nazionale.

L'agglomerato metropolitano è di 20 140 470 abitanti, che la rendono, secondo le stime, dalla terza alla sesta area urbana più popolata del mondo, e tra le prime tre del continente americano (assieme a Città del Messico e San Paolo). Inoltre molti degli abitanti di New York, chiamati newyorkesi o nuovaiorchesi, provengono dall'estero, sono nati in altre zone degli Stati Uniti o sono di origine straniera, il che la rende una delle città più cosmopolite e multietniche del mondo.

Situata sulla cosiddetta baia di New York (New York Bay), in parte sul continente e in parte su isole, è amministrativamente divisa in cinque distretti (borough): ManhattanThe BronxQueensBrooklyn e Staten Island. Di essi, uno è nel continente (il Bronx, situato a nord di Manhattan), tre si trovano su isole: (Staten Island, di fronte al New Jersey; Queens e Brooklyn, rispettivamente nell'estremità nord-occidentale e sud-occidentale dell'isola di Long Island) e uno, Manhattan, sull'appendice inferiore della penisola su cui si trova anche il Bronx e che da esso è separato dall'Harlem River, fiume-canale che collega l'Hudson all'East River. I cinque distretti sono sedi di contea metropolitana: la contea di New York propriamente detta occupa il territorio di Manhattan, quella di Kings il territorio di Brooklyn e quella di Richmond il territorio di Staten Island; le altre due contee (Bronx e Queens) sono omonime dei distretti e si sovrappongono al loro territorio amministrativo. New York è inoltre riconosciuta come una delle città con i panorami urbani più impressionanti del mondo.

Non fanno parte dei distretti di New York City, ma fanno parte della sua area metropolitana e gravitano intorno ad essa per ragioni economiche e culturali, alcune città del confinante Stato del New Jersey, come Jersey CityNewark e Hoboken, situate sulla riva occidentale dell'Hudson, di fronte a Manhattan. La citata Newark è tra l'altro sede di uno degli aeroporti internazionali che servono New York, il Newark-Liberty, situato a 24 km da Manhattan. Alcuni dei suoi simboli più famosi sono la Statua della Libertà, che si trova su Liberty Island, un'isola alla foce del fiume Hudson; il Ponte di Brooklyn, che attraversando l'East River collega Manhattan e Brooklyn; l'Empire State Building, grattacielo in stile art déco di 443 metri di altezza, situato a Midtown Manhattan. La città è generalmente considerata uno dei più importanti centri della diplomazia mondiale. Insieme a Ginevra (CICR e sede europea dell'ONU), Basilea (Banca dei Regolamenti Internazionali) e Strasburgo (Consiglio d'Europa), New York è una delle poche città al mondo che funge da sede di una delle più importanti organizzazioni internazionali (nel suo caso dell'ONU), senza essere la capitale di un paese. Insieme a MilanoLondra e Parigi è considerata una delle capitali mondiali della moda.

New York possiede edifici architettonicamente degni di nota, disegnati in una vasta gamma di stili e progettati in tempi che vanno dal 1656, data a cui risale la più antica parte della città, fino al moderno One World Trade Center, il grattacielo costruito a Ground Zero a Lower Manhattan.

La Skyline di Manhattan, con i suoi grattacieli, è universalmente riconosciuta e la città è la sede di molti degli edifici più alti del mondo. Al 2011, New York possedeva 5 937 grattacieli, di cui 550 strutture completate di almeno 100 metri di altezza - secondo posto al mondo dopo Hong Kong - e più di 50 grattacieli completati più alti di 200 m. Questi ultimi includono il Woolworth Building (1913), un grattacielo costruito in architettura neogotica.

La pianificazione urbanistica del 1916 pose una battuta di arresto nelle nuove costruzioni, al fine di evitare che i troppi grattacieli oscurassero le strade sottostanti. Lo stile Art déco del Chrysler Building (1930) e dell'Empire State Building (1931), con le loro cime e guglie coniche in acciaio, riflette i requisiti di tale regolamento. I due edifici presentano ornamenti distintivi, come le aquile poste agli angoli del 61º piano del Chrysler Building e vengono considerati alcuni dei migliori esempi di stile Art Deco.

I grandi quartieri residenziali di New York sono spesso caratterizzati da eleganti case a schiera in mattoni, piccoli condomini e squallide case popolari edificate tra il 1870 e il 1930, un periodo di rapida espansione. Tuttavia, New York possiede anche dei quartieri meno densamente popolati e dotati di abitazioni singole. In quartieri come RiverdaleThe BronxDitmas ParkBrooklynDouglastonQueens, vi sono grandi case unifamiliari in vari stili architettonici come il Tudor revival e l'architettura vittoriana.

La pietra e i mattoni divennero gli unici materiali da costruzione della città, dopo che l'uso del legno era stato limitato in seguito al grande incendio del 1835. Una caratteristica peculiare di molti degli edifici della città sono le torri contenenti acqua poste sui tetti. Nel 1800, la città richiese la loro installazione sugli edifici superiori ai sei piani per evitare che la necessità di una pressione dell'acqua troppo elevate, potesse rompere, ai piani più bassi, i tubi comunali.

A dominare l'architettura dei complessi religiosi è l'architettura neogotica, stile con cui sono costruite le tre più importanti e conosciute chiese della città. La più celebre è la cattedrale di San Patrizio sulla fifth avenue, è la cattedrale cattolica di New York e rappresenta una della maggiori testimonianze della presenza irlandese nella zona; famosa è la sua situazione urbanistica incastonata tra i grattacieli, da cui deriva parte della sua notorietà. Altra cattedrale della città, appartenente alla chiesa episcopale, è la cattedrale di Saint John the Divine costruita sul modello delle cattedrali gotiche francesi, la sua costruzione va avanti a fasi alterne da più di cento anni: secondo alcune fonti sarebbe la chiesa gotica più grande al mondo. La Trinity Church, ricostruita in forme neogotiche a metà dell'ottocento su una chiesa preesistente, al momento del suo completamento con il suo campanile rappresentava l'edificio più alto della città; infine la chiesa ospita l'ultimo cimitero rimasto in uso a Manhattan.

Oltre alle decine di chiese minori presenti nella città, si possono citare la Saint Paul's Chapel, uno dei pochi edifici di epoca coloniale rimasti nella città, la Grace Church, benché fuori dai comuni circuiti turistici è considerata uno dei migliori esempi di architettura neogotica sacra della città, e Saint George's Episcopal Church in stile neoromanico, che fu di importanza fondamentale nella diffusione del Gospel nella liturgia delle comunità afroamericane.

A dispetto della fama di "giungla urbana" di New York, la città è ricca di parchi e aree naturali: il 27% della superficie totale della città è occupata da parchi pubblici, campi da gioco, riserve naturali, spiagge e campi da golf e sport di altro genere, a cui però vanno aggiunti anche stadi, cimiteri e parchi divertimento.

Benché non sia il più grande della città, il parco più conosciuto è sicuramente Central Park, diventato ormai un'icona della città al pari di Times Square o dell'Empire State Building, e spesso inquadrato nei numerosi telefilm ambientati a Manhattan. Esteso per 840 acri, fu il primo parco pubblico negli Stati Uniti ed è uno dei luoghi più visitati della città, con stimati ogni anno più di 25 milioni di visitatori; il parco contiene inoltre numerose attrazioni come uno zoo, un finto castello, un anfiteatro, oltre che numerosi campi da baseball e basket e vari laghi artificiali. Il 4 novembre 2012, a seguito della cancellazione dell'edizione annuale della Maratona di New York 2012, circa 20 000 maratoneti hanno "invaso" il parco cittadino dando vita ad una corsa benefica, in favore degli abitanti di Staten Island colpiti dalla furia dell'uragano Sandy. Altri celebri parchi, benché decisamente più piccoli sono Bryant Park che funge da giardino di lettura della New York Public LibraryBattery Park, da dove partono i traghetti per la Statua della Libertà, e Washington Square Park, celebre per l'arco di trionfo dedicato a George Washington e per i gruppi di artisti di strada che si esibiscono all'interno: nessuno dei parchi si estende per più di 20 acri.

Al di fuori di Manhattan si trovano i parchi più grandi della città, come Pelham Bay Park, che con i suoi 11,2 chilometri quadrati (circa 2700 acri) è il più grande parco della città, con un'estensione circa grande tre volte Central Park; nel borough di Staten Island si trova invece la Staten Island Greenbelt, insieme di parchi e strutture esteso complessivamente per 3000 acri.

Il turismo è uno dei settori più importanti della città di New York, con più di 55 milioni di turisti tra nazionali e internazionali in visita ogni anno, negli ultimi cinque anni.

Le principali destinazioni sono l'Empire State Building, la Statua della LibertàEllis Island, i teatri di Broadway, musei come il Metropolitan Museum of Art, spazi verdi come Central Park, il Rockefeller CenterTimes Square, la Chinatown di Manhattan; lo shopping di lusso lungo la Quinta Strada e la Madison Avenue ed eventi come la parata di Halloween nel Greenwich Village e la parata di San Patrizio. Alcune attività stagionali, come il pattinaggio su ghiaccio a Central Park in inverno, il Tribeca Film Festival, sono ulteriori eventi che attirano persone in città.


Voto alla città:9
Anno della foto:2021

Castelfranco Emilia (Italia)

 


Castelfranco Emilia è un comune italiano di 33 045 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Fa parte dell'Unione del Sorbara.

Fino al 1929 la città apparteneva alla provincia di Bologna. Tale legame culturale è ancora presente, sia per il dialetto parlato, facente parte dei dialetti bolognesi rustici occidentali, che per l'appartenenza alla diocesi bolognese.

La superficie del comune risulta essere molto vasta rispetto alla media dei comuni circostanti: ciò è dato dalla decisione, assunta nel 1861, di accorpare a Castelfranco Emilia il territorio di Piumazzo, fino a quel momento comune a sé stante della provincia di Bologna.

Il comune è famosa per la produzione di aceto e per le sue architetture religiose, civili e militari. Tra i luoghi d'interesse storico spicca il Forte Urbano e il castello di Panzano.


Voto alla città:6
Anno della foto:2021

Marzabotto (Italia)

 


Marzabotto è un comune italiano di 6 801 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. Fa parte dell'Unione dell'Appennino Bolognese.

Il comune è tristemente famoso per l'eccidio di Marzabotto compiuto durante la seconda guerra mondiale.

I principali luoghi d'interesse del comune sono: il Sacrario Martiri di Marzabotto, il Museo nazionale etrusco di Marzabotto e il Castello di Medelana.


Voto alla città:6
Anno della foto:2021

Rio De Janeiro (Brasile)

 


Rio de Janeiro è una città del Brasile, capitale dello Stato di Rio de Janeiro, la seconda città del Brasile dopo San Paolo e prima di Salvador da Bahia e Brasilia. Fu la capitale del Brasile dal 1763 fino al 1960.

È famosa per le sue attrattive turistiche tra cui spiccano le spiagge di Copacabana e Ipanema, la gigantesca statua Art Déco del Cristo Redentore, situata sul monte del Corcovado, il monte del Pan di Zucchero (Pão de Açúcar), con la sua funivia, e il suo annuale carnevale, il più celebre al mondo e la più grande foresta all'interno di un'area urbana, la foresta di Tijuca.

È al centro della scena internazionale, avendo ospitato alcuni dei più grandi eventi mondiali degli ultimi anni: nel 2007 i XV Giochi panamericani, nel 2013 la XXVIII Giornata mondiale della gioventù, nel 2016 i giochi della XXXI Olimpiade, e il Campionato del mondo di calcio 2014.

A Rio hanno sede le accademie nazionali brasiliane, come l'Accademia brasiliana delle lettere e l'Accademia brasiliana delle scienze.

Nella città hanno sede anche istituzioni scientifiche quali l'Osservatorio nazionale di Rio de Janeiro e il Giardino botanico di Rio de Janeiro.

Rio De Janeiro è famosa per i suoi musei, biblioteche, archivi e architetture religiose. La Biblioteca nazionale del Brasile è una delle più grandi del mondo e la più grande dell'America Latina. Situata sulla piazza detta Cinelândia, la Biblioteca nazionale fu fondata dal re del Portogallo nel 1810. Ospita 48 236 fra libri e altri stampati. A Rio si trova anche l'Archivio nazionale del Brasile.

Il Carnevale di Rio de Janeiro è sicuramente la più significativa delle espressioni culturali brasiliane, dove si fondono arte, musica e divertimento in quattro giorni di "piacevole follia". Le sfilate si svolgono all'interno del Sambódromo, strada costeggiata da gradinate installate appositamente, dove sfilano le migliori scuole di samba della città.

Il carnevale di Rio offre diversi eventi, tra cui le famose parate delle Escolas de Samba nel Sambodromo di Rio de Janeiro e i popolari "blocos de carnaval" che sfilano praticamente in ogni angolo della città.


Voto alla città:8
Anno della foto:2021

Buenos Aires (Argentina)

 


Buenos Aires è la capitale e maggiore città dell'Argentina. Soprannominata La Regina del Plata o La Parigi del Sudamerica, e nota anche con l'abbreviativo Baires.

Oltre a essere la città più popolosa del paese è anche una delle più grandi metropoli sudamericane, la terza dell'America Latina, la seconda dell'emisfero australe dopo San Paolo e la 67ª città più popolata al mondo con i suoi 3 068 043 abitanti, nonché sede di uno dei maggiori porti del continente; l'area metropolitana, nota con il nome di Grande Buenos Aires, conta 14 576 300 persone, mentre l'intera provincia raggiunge i 17 693 657 abitanti, il che lo rende il 4º agglomerato urbano più popolato del continente americano, i cui residenti corrispondono a oltre un terzo dell'intera popolazione del Paese.

Suddivisa in 15 comuni e quindi in 48 barrio, è uno dei più importanti centri politici, culturali e finanziari dell'economia nazionale e, in virtù della fitta rete di nodi stradali e autostradali che si diramano lungo la metropoli, funge da principale punto di convergenza per i trasporti di tutta l'America meridionale. La capitale argentina, inoltre, è una delle poche municipalità a livello internazionale a possedere lo status di città autonoma, pur essendo compresa nel territorio della provincia omonima, da cui si separò definitivamente nel 1880 in seguito alle Guerre civili argentine mediante un lento processo di federalizzazione. La città ospitò i giochi panamericani nel 1951 e 12 partite del Campionato mondiale di calcio 1978, fra cui la partita inaugurale e le finali per il primo e terzo posto; nel 2018 ha ospitato i III Giochi olimpici giovanili estivi e il 13º vertice del G20.

La città fu fondata la prima volta nel 1536 dall'adelantado Pedro de Mendoza. Distrutta dai nativi, fu rifondata nel 1580 dall'esploratore Juan de Garay, e dopo essere stata accorpata al Vicereame del Perù nel 1776 fu designata capitale del Vicereame del Río de la Plata, appena costituitosi per conto del re di Spagna sotto la Corona d'Aragona. Durante la prima delle invasioni britanniche, avvenuta nel 1806, la città fu occupata dalle forze britanniche e rimase per 45 giorni sotto la bandiera del Regno Unito. Nel 1810 ci fu la rivoluzione di Maggio, che spodestò il viceré e diede inizio alla guerra d'indipendenza. Nel 1880, sotto il governo di Nicolás Avellaneda, fu federalizzata, e la città venne separata dalla provincia omonima che la circonda. La "Grande Buenos Aires" è stata una delle principali destinazioni del processo di immigrazione che ha riguardato l'Argentina dalla fine del XIX secolo.

Attualmente occupa il 20º posto nella classifica delle città globali. Nel 2018 la rivista Foreign Policy l'ha inserita alla 91ª posizione nella lista delle 100 città con la più alta qualità di vita, uno dei migliori piazzamenti in America Latina.

A partire dall'inizio del Novecento la forma di Buenos Aires si è profondamente trasformata. La Plaza de Mayo, già nucleo dell'originale insediamento coloniale spagnolo, divenne il cuore pulsante della capitale dell'Argentina indipendente. Sulla piazza si affacciano alcuni degli edifici civili e religiosi più importanti della città: il Cabildo di Buenos Aires, la Casa Rosada, la cattedrale cattolica, la sede del governo cittadino e il Banco de la Nación Argentina.

Il cabildo era la sede del governo cittadino in età coloniale. Il primo edificio fu costruito nel 1610, ma ben presto si rivelò troppo piccolo per il suo scopo. Nel 1740 fu ricostruito un edificio più ampio, che nel 1879 assunse forme più sontuose. Nel 1940, ormai divenuto un edificio storico fu ricostruito nell'originario stile coloniale sulla base di documenti d'epoca.

La Casa Rosada è la sede centrale del potere esecutivo della Repubblica Argentina. All'interno di essa hanno sede gli uffici del Presidente della Repubblica Argentina.

Dalla Plaza de Mayo parte l'asse principale della città di Buenos Aires, ovvero l'Avenida de Mayo, che termina nella Plaza del Congreso dove sorge l'imponente edificio del Palazzo del Congresso della Nazione Argentina.

A metà l'Avenida de Mayo incrocia l'Avenida 9 de Julio, una delle strade più larghe del mondo. All'incrocio della 9 de Julio con l'Avenida Corrientes sorge l'Obelisco di Buenos Aires, costruito nel 1936 in sole quattro settimane per commemorare il quarto centenario della fondazione della città.

La Avenida Corrientes, una delle arterie della vita notturna della capitale argentina, nonché sede di teatri e librerie, è detta la strada che non dorme mai. La calle Florida è il cuore commerciale della capitale argentina e attraversa tutta la zona del Microcentro, il distretto finanziario di Buenos Aires, caratterizzato dalla presenza di grattacieli e imponenti edifici bancari.

Nella zona di Retiro, situata a nord del centro e gravitante attorno alla Plaza San Martín, sorgono alcuni dei più maestosi e lussuosi edifici residenziali della capitale argentina. Ad ovest di Retiro si estende l'elegante quartiere di Recoleta, il salotto buono della capitale argentina, noto per la presenza di alcune importanti istituzioni culturali come la Biblioteca Nazionale e per il cimitero dove sono sepolti i più noti protagonisti della storia nazionale. L'elegante zona di Palermo, il quartiere più grande di Buenos Aires, è caratterizzata per i suoi parchi, i grandi viali, il Planetario Galileo Galilei, nonché per i suoi locali, i negozi lussuosi e la sua vivace vita notturna che ne fanno la zona più trendy della capitale argentina.

A sud del centro si sviluppa il quartiere di San Telmo, caratterizzato per la sua atmosfera coloniale, le piazze alberate, le chiese barocche ed i negozi d'antiquariato ed artigianato. Un tempo parte integrante del porto cittadino, oggigiorno Puerto Madero è un moderno e lussuoso quartiere residenziale caratterizzato dalla presenza di vecchi magazzini ora adibiti a spazi commerciali e altissimi grattacieli. Su una delle darsene si staglia il Puente de la Mujer, opera dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava.

A sud di San Telmo si estende il popolare barrio de La Boca, sorto attorno alle rive del Riachuelo. Un tempo scalo portuale e centro della comunità genovese che si era insediata qui nella prima metà del XIX secolo, il quartiere ha in seguito attraversato decenni di degrado legato al declino delle attività industriali e portuali. Oggi giorno, grazie alla valorizzazione di angoli caratteristici come Caminito, con le sue casette colorate e gli artisti, unito al richiamo dello stadio La Bombonera del Boca Juniors, hanno fatto de La Boca una delle attrazioni turistiche più in voga della città.

La città è ricca di grattacieli costruiti nei vari stili che hanno caratterizzato il XX secolo. Tra i più celebri figurano l'Edificio Kavanagh, l'Edificio SAFICO, l'Edificio Mihanovich e il Palazzo Barolo.

La città conta più di 140 musei, fra i quali si segnala il Museo Nazionale delle Belle Arti, che raccoglie più di 12 000 opere fra dipinti, sculture e arazzi. Espone opere di Francisco GoyaAuguste RenoirÉdouard ManetVincent van GoghClaude Monet (fra cui Il ponte di Argenteuil), Pablo Picasso.

Altri musei espongono soprattutto oggetti relativi all'America Latina, come il Museo Storico Nazionale, il Museo d'Arte Latinoamericana di Buenos Aires (MALBA), il Museo d'Arte Ispanoamericana Isaac Fernández Blanco, il Museo Nazionale delle Arti Decorative, il Museo Mitre e il Museo d'Arte Moderna di Buenos Aires.


Voto alla città:8
Anno della foto:2021

Sydney (Australia)

 


Sydney è una città australiana di 5 131 326 abitanti, capitale del Nuovo Galles del Sud. È la più popolosa città dell'Oceania nonché una delle più multiculturali del mondo. È attualmente al 14º posto della classifica delle città globali.

L'area attorno a Sydney fu abitata dagli aborigeni per decine di millenni. I primi coloni britannici arrivarono nel 1788 con il capitano Arthur Phillip e fondarono la città come colonia penale. Dal momento in cui si smise di trasportarvi criminali nel 1860 circa, Sydney è diventata un centro culturale ed economico globale.

Nel 2000 Sydney ha ospitato i Giochi della XXVII Olimpiade, mentre nel 2008 è stata la sede della XXIII Giornata mondiale della gioventù.

La città è contenuta per la maggior parte della sua estensione nella contea di Cumberland.

Le principali attrazioni turistiche di Sydney sono i parchi e le spiagge oltre che per il celebre Teatro dell'Opera di Sydney.


Voto alla città:8
Anno della foto:2021

Terra Di Marie Byrd (Nazioni Unite)

 


Terra di Marie Byrd è una delle regioni occidentali dell'Antartico, situata ad est della Barriera di Ross e del Mare di Ross, e a sud dell'oceano Pacifico, che si estende verso est a circa ad una linea tra la testa del Barriera di Ross e la Costa di Eights. Si estende tra i 158° ovest e 103° 24' ovest. Il nome venne assegnato dall'ammiraglio Richard Evelyn Byrd nel 1929 in onore della moglie alla parte nord-occidentale della regione.
Terra di Marie Byrd è l'unica regione non rivendicata della Terra, con una superficie di 1.610.000 km²; fino al 1961, anno di entrata in vigore del trattato antartico, la terra di Marie Byrd veniva tradizionalmente considerata un possedimento degli Stati Uniti in virtù della nazionalità dello scopritore. Negli atlanti e nelle carte politiche dell'Antartide precedenti il 1961 la terra di Marie Byrd, compresa fra il Territorio antartico britannico e la Terra di Ross, completava la divisione politica del Continente antartico, non lasciando quindi territori senza sovranità. Il trattato antartico ha comunque sospeso le rivendicazioni e gli stessi Stati Uniti di fatto non hanno mai rivendicato il territorio, da quel momento il territorio viene attribuito alle Nazioni Unite.

Voto alla città:8
Anno della foto:2021

Grytviken (Regno Unito)

 


Grytviken è un piccolo insediamento nell'isola della Georgia del Sud, ed è la capitale del territorio d'oltremare britannico della Georgia del Sud e Isole Sandwich Australi.

Il nome venne dato dall'archeologo e geologo svedese Johan Gunnar Andersson che nel corso della Spedizione Nordenskjöld-Larsen scoprì nella baia alcuni paioli utilizzati per ricavare l'olio di balena, in svedese Grytviken significa appunto "baia dei paioli".

Il villaggio di Grytviken fu fondato il 16 novembre 1904 dal capitano norvegese e baleniere Carl Anton Larsen della Compagnia Argentina de Pesca, ed è un ex centro per la pesca, la raccolta e la lavorazione delle balene.

Sono presenti, oltre agli stabilimenti utilizzati in passato per la lavorazione delle balene, un piccolo museo sui cetacei ed una cappella luterana norvegese, interamente ristrutturata.

La località è sita a poca distanza da King Edward Point, dove ha una sede una base scientifica, abitata stabilmente da una decina di ricercatori.

Grytviken viene associato al nome dell'esploratore antartico Ernest Shackleton, che vi trovò la morte il 5 gennaio 1922, mentre era in procinto di salpare per l'Antartide nel corso della spedizione Quest. Shackleton è sepolto, per volontà della famiglia, nel locale cimitero di pescatori, esattamente accanto al suo braccio destro, l'esploratore Frank Wild.


Voto alla città:8
Anno della foto:2021

Istanbul (Turchia)

 


Istanbul o Istambul è la città più popolosa della Turchia e capoluogo della provincia omonima, oltre ad essere il principale centro industrialefinanziario e culturale dello stato.

Con una popolazione di oltre 15 000 000 di abitanti, Istanbul (considerando però anche i quartieri asiatici) è il centro municipale più popoloso d'Europa (settimo nel mondo) davanti a Mosca e Londra. È una megalopoli situata nel nord-ovest del paese, la quale si estende lungo lo stretto del Bosforo, alla cui estremità meridionale si situa il porto naturale del Corno d'Oro, e lungo la sponda settentrionale del Mar di Marmara. La città, divisa dal Bosforo, si estende sia in Europa (Tracia) sia in Asia (Anatolia), risultando l'unica metropoli al mondo appartenente a due continenti. Istanbul è considerata una città globale.

Durante la sua storia fu la capitale: dell'Impero romano (330-395); come Constantinopolis, dell'Impero bizantino (395-1204 e 1261-1453); come Κωνσταντινούπολις (Kōnstantinúpolis) dal 610, dell'Impero latino (1204-1261); come Constantinopolis e dell'Impero ottomano (1453-1922); come قسطنطينيه (Kostantîniyye).

Conosciuta anche con l'appellativo di "seconda Roma", è stata fino alla conquista ottomana nel 1453 una tra le più grandi città della cristianità, divenendo in seguito per quasi cinquecento anni la capitale di uno dei più grandi imperi della storia e crocevia di culture. Quando è stata proclamata la Repubblica di Turchia, il 29 ottobre 1923, Istanbul fu considerata ormai troppo vulnerabile, potendo finire sotto tiro delle marine militari che avevano dimostrato di poter violare gli accordi stretti durante la Prima guerra mondiale, e così Ankara, che in precedenza aveva servito come quartier generale del movimento cittadino turco durante la guerra d'indipendenza turca, è stata scelta come capitale del nuovo Stato turco. L'attuale nome della città venne ufficializzato nel 1930.

Nel 2010 Istanbul è stata una delle capitali europee della cultura. Sin dal 1985 le aree storiche di Istanbul fanno parte della lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità.

Istanbul è principalmente conosciuta per la sua architettura bizantina e ottomana, ma i suoi edifici riflettono i vari popoli e imperi che l'hanno governata. Strutture genovesi e romane rimangono visibili in città, a fianco dei più frequenti edifici relativi al periodo ottomano. Allo stesso modo, mentre Hagia Sophia e le moschee imperiali dominano gran parte del panorama cittadino, si possono trovare anche una serie di storiche chiese e sinagoghe.

Nessun edificio preromano è sopravvissuto a Istanbul. Esempi di architettura romana pre-bizantina sono risultati più durevoli. In piazza Sultanahmet, sul luogo dell'Ippodromo di Costantinopoli (realizzato sul modello del Circo Massimo di Roma), è ancora visibile l'obelisco di Teodosio. Nella parte occidentale del quartiere Fatih rimane l'Acquedotto di Valente, costruito alla fine del IV secolo, pur 50 metri più breve che in passato. Allo stesso modo, le mura di Costantinopoli, erette in gran parte da Teodosio II, sono ancora in gran parte visibili. Infine, la Colonna di Costantino, eretta nel 330 d.C. al centro dell'omonimo foro per celebrare la nuova capitale romana, è ancora in loco, fra l'Ippodromo e il Gran Bazar.

La chiesa cristiana più antica di Istanbul ancora esistente è San Giovanni di Studion, trasformata in moschea e nel 2014 in restauro. Altri edifici religiosi del primo periodo bizantino comprendono la Chiesa di Santa Irene, capolavoro dell'architettura bizantina, trasformata dai turchi prima in un deposito d'armi e attualmente in una sala di concerti, la Basilica di San Polieucto, oggi in rovina, e la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco oggi "Küçük Aya Sofya Camii", "Moschea della piccola Santa Sofia". Fra le chiese del periodo Comneno sopravvissute spiccano la Chiesa del Pantocratore oggi moschea (Molla Zeyrek Camii), la Chiesa della Theotokos Kiriotissa (oggi Moschea Kalenderhane), la Moschea Gül (di identificazione incerta) e la Chiesa di Santa Tecla (Moschea di Atik Mustafa Pascià), mentre la Chiesa di San Salvatore in Chora, (poi "Kariye Camii", oggi museo) dagli importanti affreschi, la Moschea Arap ("Moschea degli Arabi", già chiesa cattolica di San Paolo e Domenico) e la Chiesa di Theotokos Pammacaristos, già sede del Patriarcato dal 1456 al 1578, poi trasformata in moschea ("Fethiye camii") e oggi parzialmente museo, risalgono nella loro forma attuale al periodo paleologo. Va segnalata inoltre la Chiesa di Santa Maria dei Mongoli, nel quartiere Fener, risalente all'inizio del VII secolo, l'unica chiesa d'epoca bizantina della città a non essere mai stata convertita in moschea.

Fondata da Costantino e ricostruita nel 537 da Giustiniano, la Basilica di Santa Sofia è uno dei principali monumenti di Istanbul. Già considerata dai bizantini un capolavoro di architettura in virtù specialmente della sua enorme cupola, fu trasformata in moschea dopo la caduta della città nel 1453. Diventata museo per volere del primo presidente turco Mustafa Kemal Atatürk, negli anni quaranta e cinquanta del Novecento ha beneficiato di restauri grazie ai quali sono stati riscoperti preziosi mosaici.

Durante l'epoca Ottomana, specialmente nell'Ottocento, decine di chiese greco-ortodosse, armene e cattoliche furono costruite nella città storica, a Galata/Pera e lungo il Bosforo, per venire incontro alle esigenze spirituali delle comunità greche, armene e levantine, a quel tempo numerose e potenti. Nonostante il declino numerico di queste comunità nel corso del Novecento, questi edifici sono sempre mantenuti in efficienza e danno alla città una decisa impronta multiculturale.

Nel quartiere Fener sorge la cattedrale di San Giorgio, sede dal 1600 del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Tra le chiese cattoliche vanno ricordate la Cattedrale dello Spirito Santo nel quartiere Pangaltı, sede del vicariato apostolico di Istanbul, e la Basilica di Sant'Antonio di Padova, a Beyoğlu, affacciata su İstiklal Caddesi.

A partire dal loro arrivo nel 1453, nel corso dei successivi quattro secoli, gli Ottomani hanno contribuito a delineare il panorama della città di Istanbul dandogli un'impronta indelebile, in particolar modo con la costruzione di grandi moschee. Una delle più celebri è la Moschea Blu, voluta dal sultano Ahmed I e terminata nel 1616, la quale si trova a pochi passi da Santa Sofia. La Moschea di Fatih (in lingua turca Fatih Camii, cioè la "Moschea del Conquistatore", epiteto di Maometto II), sebbene ricostruita alla fine del Settecento, è uno dei maggiori esempi di architettura turco-islamica in città e ha rappresentato una tappa importante nello sviluppo dell'architettura ottomana. La Moschea di Solimano (costruita tra il 1550 e il 1557) opera realizzata dall'architetto Mimar Sinan per il sultano Solimano il Magnifico è considerata la più bella fra le moschee imperiali di Istanbul.

Più recente, terminata nel 1665, la Yeni Cami (in Italiano "Moschea Nuova") che si trova sul Corno d'Oro all'estremità meridionale del ponte di Galata ed è uno dei siti più visitati di Istanbul. Tra le altre importanti moschee, possiamo citare la Moschea di Dolmabahçe (1855) e la Moschea di Eyüp, dove i sultani andavano a pregare subito dopo l'incoronazione.

La moschea Nur-i-Osmaniye ("la luce di Osman") del diciottesimo secolo, e la Moschea di Ortaköy (1856), rompono con la tradizionale architettura ottomana, abbracciando uno stile europeo neobarocco. Questa trasformazione di stile sarà presente in numerosi altri edifici costruiti nel XIX secolo nella città. Unica moschea repubblicana post ottomana in stile contemporaneo è la Moschea di Şakir del 2009.

Caratteristica della Istanbul ottomana è la quasi totale assenza di un'architettura civile in pietra. Infatti gli Ottomani usavano come materiale di costruzione per le case il legno, così che il tempo, i terremoti e i numerosi incendi hanno fatto scomparire quasi dovunque le abitazioni della città ottomana, sostituite oggi da anonimi caseggiati. I Sultani risiedevano sino alla metà dell'Ottocento nel Palazzo di Topkapı (letteralmente "Porta del Cannone"). Esso consiste di una serie di edifici, giardini e chioschi situati sul Promontorio del Serraglio ("Saray Burnu"), il quale divide il Corno d'Oro e il mar di Marmara, e prende il nome da una porta (oggi scomparsa) delle mura che lo proteggono. Fondato nel 1459, crebbe inglobando il sito dell'antica acropoli greca e bizantina, ed è oggi trasformato in un museo.

Nei secoli successivi, e soprattutto dopo le riforme del Tanzimat, l'architettura ottomana è stata soppiantata da stili europei. In contrasto con gli elementi tradizionali del Palazzo di Topkapi e delle moschee della penisola storica il Palazzo di Dolmabahçe e il Palazzo di Yıldız (con il Parco di Yıldız accanto) sono chiaramente di stile neobarocco. Allo stesso tempo, la zona intorno İstiklal Caddesi ("Viale dell'Indipendenza", già "Gran Via di Pera") è caratterizzata da grandiosi palazzi che ospitavano ambasciate europee (dopo il trasferimento della capitale scadute al rango di consolati) perlopiù in stile neoclassico e, più tardi, Art Nouveau.

Tra gli altri principali edifici di interesse architettonico presenti in città si può menzionare la Torre di Galata, eretta nel 1348, ultimo resto delle mura che proteggevano il quartiere genovese omonimo. Molto più antica la Yerebatan Sarayı (Cisterna Basilica) una grande cisterna sotterranea per la raccolta delle acque, costruita da Giustiniano I nel 532, la quale oggi si presenta come un enorme spazio sotterraneo di circa 140 metri per 70 metri, le cui volte sono sorrette da dodici file di 28 colonne alte 9 metri e distanziate l'una dall'altra di 4,90 m.

Dell'epoca ottomana sono ancora in funzione il Grande Bazar d'Istanbul e il Bazar delle spezie d'Istanbul, grandi mercati al coperto dove si trovano numerosissimi negozi caratteristici e che attirano costantemente folle di turisti.

Il Parco di Yıldız si estende alle spalle del Palazzo Çırağan, sulle pendici della riva europea del Bosforo. Il parco presenta alcuni palazzi sultanali, tra cui il Palazzo di Yıldız. A questo si aggiungono un teatro, una moschea e una fabbrica. Questo parco si estende per circa 160 ettari ed è stato originariamente progettato dall'architetto e paesaggista francese G. Le Roy che aveva fatto piantare rari ed esotici alberi, arbusti e fiori. Il parco è stato illuminato con la nuova tecnologia elettrica e dotato di scarichi fognari che lo mantengono asciutto. Il parco è stato ristrutturato nel 1980 dall'Automobile Club turco.

Il Parco di Gülhane, situato tra le mura merlate esterne del Palazzo di Topkapi, occupa la parte occidentale del Serraglio. Il Parco Gülhane faceva parte del giardino esterno del Palazzo di Topkapi e una sua parte è stata aperta al pubblico nel 1912. In precedenza fu luogo per i giochi cavallereschi e gare di tiro con l'arco. Ora è un parco alberato pubblico che ospita concerti e altre attrazioni. Geologicamente, il Parco Gülhane si trova sul pendio di Eminonu. Il Parco è stato oggetto di restauri negli ultimi anni.

Il Miniatürk, con la sua superficie di sei ettari, è il più grande parco contenente miniature di edifici del mondo. Sul suo percorso ci sono più di 105 modelli in miniatura, che rappresentano l'epoca architettoniche dell'Impero Ottomano, tra cui 45 modelli in miniatura di Istanbul. Essi comprendono la Basilica di Santa Sofia e il Palazzo di Topkapi, ma anche due meraviglie del mondo antico, il Mausoleo di Alicarnasso e il Tempio di Artemide a Efeso. Sono presenti anche modelli di importanti architetture al di fuori della Turchia, come la Cupola della Roccia di Gerusalemme e la Moschea al-Aqsa.

Nel punto più alto di Istanbul, a 267 metri di altezza, è presente il parco di Büyük-Çamlıca. Tre caffetterie in stile del XVIII secolo sono qui conservate, insieme con pini, querce e cipressi. Questo luogo era una volta il ritrovo preferito del sultano Mahmud II.

Istanbul possiede inoltre numerose biblioteche e musei, molte delle quali contengono vaste collezioni di documenti storici del periodo romano, bizantino e ottomano, così come di altre civiltà del passato.


Voto alla città:9
Anno della foto:2021