Vecchiano (Italia)




Vecchiano è un comune italiano di 12 189 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
I monti sovrastanti Vecchiano custodiscono l'antico castello Gaetani poi Lanfranchi (sec. XI) di proprietà della Famiglia Agostini, comunemente conosciuto come l'eremo di Santa Maria in Castello, che sovrasta tutta la pianura sottostante.
Vecchiano è famosa anche per le sue architetture religiose (come la Chiesa di San Fredianoe civili (come il Castello di Vecchianooltre al Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli.

Voto alla città:7
Anno della foto:2012, 2019

Giacovizza (Kosovo)



Giacovizza o Đakovica o Gjakova è una città del Kosovo.
È stata la sede di un aeroporto militare, costruito nel 1999 dopo la guerra del Kosovo e gestito fino al dicembre 2013 dall'Aeronautica Militare italiana. Il 3º Stormo diventato nel 1999 Reparto Mobile di Supporto dai primi di agosto dello stesso anno inviò circa 120 uomini per costituire il Distaccamento Aeronautico A.M.I.Ko. (Aeronautica Militare Italiana in Kosovo).
Il comune si divide in moltissime frazioni e villaggi.

Voto alla città:6
Anno della foto:2012

Monte Argentario (Italia)



Monte Argentario è un comune italiano sparso di 12 462 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana.
Rinomato luogo di villeggiatura, si trova all'estremità meridionale della Toscana, nella Maremma Grossetana ed è parte dell'area geografica conosciuta come Costa d'Argento.
Il principale centro abitato è Porto Santo Stefano, sede comunale e capoluogo, situato sulla costa nord-occidentale del comune sparso che comprende l'intero promontorio; sulla costa sud-orientale si trova la frazione di Porto Ercole, di antiche origini.
L'intero promontorio è composto da mucchi di detriti calcarei che con il tempo hanno subito un'erosione di tipo carsico e marino, formando numerose grotte con presenza di stalattitistalagmitilaghetti sotterranei, gallerie e cunicoli che furono abitati in epoca neolitica
Nei pressi di Santa Liberata, in località Villa Domizia, si trovano i resti di una villa Romana risalente al I sec. a.C. edificata dai Domizi Enobarbi, famiglia dell'imperatore Nerone. La villa era dotata di una peschiera per l'allevamento del pesce, le cosiddette cetariae, con un complesso sistema di cisterne, gallerie, serbatoi, piscine termali e strutture portuali. Un portolano del III sec. d.C. (Itinerarium maritimum, dall'Itinerarium Antonini) ricorda che il luogo era segnalato col nome di Domitiana positio, in un elenco di approdi e porti risalente all'età imperiale. Nel 1572 sopra i ruderi romani fu costruita la torre di Santa Liberata che nella parte superiore fu distrutta dai tedeschi nel 1944 durante la seconda guerra mondiale. Per la presenza dei Domizi Enobarbi, Monte Argentario è stato, nel corso dei secoli, sede di numerosi ritrovamenti di materiale storico: laterizi, ceramiche di impasto, cinte murarie e strade romane.
Nella prima metà del Novecento in una cava del Monte Argentario sono stati rinvenuti i resti di un cranio fossile di un felide gigante vissuto nel Pleistocene, oltre 1,5 milioni di anni fa. Il fossile, rimasto a lungo un mistero per i paleontologi, era stato attribuito in passato a un esemplare femminile di giaguaro euroasiatico, ma nuovi studi condotti nel 2018 dall'Università di Perugia, dall'ateneo di Verona e dalla Sapienza di Roma, con la collaborazione dell'European synchrotron radiation facility, hanno consentito di attribuire il cranio alla specie Acinonyx pardinensis.

Voto alla città:8
Anno della foto:2015