Guardistallo (Italia)



Guardistallo è un comune italiano di 1241 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Il comune di Guardistallo si trova nella Val di Cecina e fa parte della Maremma Pisana  ed famosa per la Chiesa dei Santi Lorenzo e Agatala Chiesa della Madonna del Carmine e il Monastero di Nostra Signora di Valserena.
Nei primi anni del Novecento sono state rinvenute tombe risalenti al periodo eneolitico (3000-2000 a.C.), contenenti principalmente asce, pugnali di rame, punte di freccia che dimostrano come il territorio fosse abitato già in età preistorica. I reperti sono conservati al Museo Guarnacci della vicina Volterra.
Il toponimo Guardistallo è attestato per la prima volta nel 1144 e deriva dalle parole germaniche warda ("guardia") e stall ("luogo") con il probabile significato di "luogo di guardia".
Il territorio della comunità di Guardistallo viene menzionato in un documento del 1155: Gherardo e Ranieri, figli del conte Gherardo della Gherardesca, offrono una parte dei loro beni situati nel castello di Guardistallo al vescovo di Volterra Galgano. Le vicende del piccolo borgo di Guardistallo sorto intorno al castello dei Della Gherardesca seguono per alcuni secoli lo stesso destino delle comunità vicine: BibbonaRiparbellaCasale Marittimo e Montescudaio, anch'esse controllate per conto della Repubblica Pisana dalla famiglia comitale pisana dei della Gherardesca.
Nel 1406, con la caduta della Repubblica Pisana, anche Guardistallo finisce sotto il dominio fiorentino e giurà fedeltà a Firenze.
Nel 1648 il granduca di Toscana Ferdinando II concede Guardistallo e Casale Marittimo al nobile fiorentino Ferdinando Ridolfi, incaricato di ricostituire l'antico feudo di Montescudaio che diventa un marchesato.
Nel 1739 il granduca di Toscana Francesco II appartenente agli Asburgo-Lorena assegna il territorio di Guardistallo al marchese Carlo Ginori. Guardistallo viene così incorporato, insieme ai territori di CecinaRiparbella, Casale Marittimo e Bibbona, nel Marchesato di Riparbella.
Il 29 luglio 1871 Guardistallo è l'epicentro di un terremoto che raggiunge la magnitudo 5,13 della Scala Richter ed il VII-VIII grado della Scala Mercalli.
Guardistallo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione essendo stato insignito della medaglia di bronzo per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Il 29 giugno 1944, alla vigilia dell'arrivo delle truppe alleate, il paese fu teatro di un massacro perpetrato dai soldati tedeschi nel quale trovarono la morte 63 persone, in gran parte civili.

Voto alla città:5
Anno della foto:2016

Gallicano (Italia)



Gallicano è un comune italiano di 3.774 abitanti della Garfagnana, nella provincia di Lucca in Toscana.
Il castello di Gallicano, venne edificato probabilmente con i primi insediamenti feudali, anche se non è da escludere una prima fortificazione romana, vista la presenza della via Clodia Nova. Comunque l'incursione lucchese del 1170, conferma l'esistenza di un primo “Castrum” che dopo la prima distruzione verrà ricostruito e nuovamente danneggiato nel 1370. A questo punto il castello inizierà un percorso di rafforzamento che grazie, ad una serie di ampliamenti di notevoli entità, lo trasformerà in una fortezza. Dopo la distruzione del 1370 che comportò l'abbattimento del mastio, i lucchesi iniziarono a ricostruirlo e a rafforzarne le difese; infatti nella Bolla d'Oro di Carlo V (1376) troviamo citato il “Castrum Gallicani”. Il castello sorgeva intorno alla chiesa, e a questa rapida ricostruzione seguì un ulteriore intervento ai primi del Quattrocento durante la Signoria di Paolo Guinigi. Non si conosce con certezza il periodo della sua trasformazione in fortezza, ma in alcune mappe tardo medievali, il castello appare circondato, da una seconda cinta muraria semi quadrangolare, difesa da ben 11 torri. Comunque nel 1485 la popolazione di Gallicano ottenne l'autorizzazione ad abbattere la Pieve, collocata fuori dal castello, per poter costruire un nuovo mastio (un torrione) all'interno del castello, dentro il quale verrà anche edificata la nuova chiesa. Le tracce di questa ultima edificazione, ancora oggi sono ben visibili intorno alla Pieve di San Jacopo, mentre della seconda cinta muraria (di quasi 1500 metri di lunghezza) restano solamente piccole tracce, difficilmente individuabili, inglobate oramai nelle abitazioni costruite dopo il ‘700. Al tempo delle guerre con gli estensi, la Repubblica di Lucca punì con pene severe (era previsto anche il carcere a vita), per chiunque avesse aperto un varco di qualsiasi dimensione nelle mura del castello.
La Pieve di San Jacopo, venne edificata fra le mura del castello intorno al XV secolo per sostituire la vecchia Pieve, fondata prima del "mille" e intitolata ai Santi Cassiano e Giovanni Battista. Uno dei primi documenti che attestano l'esistenza della chiesa di San Jacopo, riguarda il presbitero Leopardo, che nel 1285, insieme ad altri due presbiteri, si appellarono al vescovo in veste di procuratori del clero e delle chiese della Garfagnana, per una tassa impostagli dalla Repubblica di Lucca. Durante la guerra fra Lucca e gli eredi di Castruccio, che coinvolse il castello di Gallicano, la chiesa risultò violata e alla cacciata dei ribelli dovette essere riconsacrata nuovamente. Nel 1390 il vescovo di Lucca Giovanni III, la elevò al ruolo di Pieve.
La chiesa di San Giovanni Battista, venne edificata nel 1486, utilizzando una parte del materiale edile recuperato dall'abbattimento della vecchia Pieve. La chiesa venne eretta sopra un piccolo oratorio posto nel centro del borgo, a poca distanza dall'attuale palazzo comunale, per volere di Domenico Bertini, un diplomatico della Santa Sede.
La chiesa di Sant'Andrea, fu edificata intorno al XII secolo al di fuori del castello e della seconda cinta muraria, lungo la via diretta nell'impervia valle della Torrite di Gallicano, importante via di comunicazione, in grado di collegare il fondovalle con i borghi di Verni e Trassilico, gli antichi castelli medievali, prima amici e poi nemici della Gallicano lucchese. Della sua storia, si conosce poco o nulla: l'esame dell'attuale fabbrica, induce a ipotizzare un'edificazione medievale, a ridosso della sua fondazione, come molte volte accadeva, per la scarsa solidità delle prime strutture; ma bisogna tenere conto di una serie di restauri, resi necessari nei secoli successivi che possono nascondere il suo eventuale aspetto trecentesco.
La chiesa di Santa Lucia venne fondata in epoca imprecisata lungo il percorso dell'antica via Clodia Nova, a poca distanza dall'ingresso del castello e dell'ubicazione della primitiva Pieve dei SS.Giovanni e Cassiano. Al tempo del Marchesato di Matilde di Canossa, questa piccola chiesa, aveva annesso anche un monastero, sottoposto all'Abbazia di Frassinoro, privilegio che l'Imperatore Federico Barbarossa, nel 1164, riconfermerà a Willelmo allora abate di Frassinoro. L'attuale fabbrica ad una navata, venne realizzata probabilmente intorno al XII secolo, ma a causa di un terremoto nel 1721 fu necessario ristrutturarla.

Voto alla città:6
Anno della foto:2016

Casale Marittimo (Italia)



Casale Marittimo è un comune italiano di 1.099 abitanti della provincia di Pisa in Toscana famosa per le sue architetture religiose e civili.
Casale Marittimo si trova nella Maremma Pisana su un colle che domina la Val di Cecina e dista 12 chilometri dal litorale.
Fu castello e centro principale della zona sotto i conti della Gherardesca. Nominato già nel 1004, nel 1406 passò sotto il dominio fiorentino, seguendone le sorti. Nel 1684 venne dato in feudo ai Ridolfi e nel 1738 entrò a far parte del marchesato di Riparbella.
Al plebiscito del 1860 per l'annessione al Regno di Sardegna (Regno d'Italia dal 1861) su 320 votanti ci fu solo 1 voto contrario.
Nel 1862 il comune, fino ad allora chiamato "Casale nelle Maremme", fu denominato "Casale di Val di Cecina", finché nel 1900assunse l'attuale denominazione.

Voto alla città:5
Anno della foto:2016

Molazzana (Italia)



Molazzana è un comune italiano di 1.042 abitanti della Garfagnana, in provincia di Lucca famosa per la Chiesa dei Santi Lorenzo e Stefanola Chiesa di San Bartolomeo e la Chiesa di San Frediano.
Il comune comprende, oltre al capoluogo, anche le seguenti frazioni: Alpe di Sant'AntonioBruccianoCascioEglioMontaltissimo e Sassi, tutte immerse nel verde della campagna garfagnina.
Eglio è una frazione di Molazzana con 96 abitanti. Si trova a 3 km dal capoluogo, sulle pendici delle panie e presenta vie molto strette. La sua chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria ospita un'opera di Bartolomeo di Stefano, realizzata nel 1505 e raffigurante la “Madonna della Tosse in trono tra i santi Frediano e Lucia”. Nel centro di Eglio si conserva l'importante "Collezione Gastone Venturelli per la storia della cultura popolare toscana", attualmente chiusa al pubblico.

Voto alla città:5
Anno della foto:2016