Zignago (Italia)

 


Zignago è un comune italiano sparso di 471 abitanti della provincia di La Spezia in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Pieve.
Il comune è famoso per le sue architetture religiose e militari ma soprattutto per le sue aree naturali montuose e per dei siti archeologici dove è stata trovata la stele di Zignago.

La stele di Zignago fu trovata il 29 dicembre del 1827 nei pressi del greto del torrente Gravegnola dopo essere stata custodita per secoli sotto lo strato del terreno. A differenza dei più noti ritrovamenti archeologici della vicina Lunigiana, la statua stele di Zignago si presenta squadrata e la figura umana è stata scolpita in un grande ceppo di arenaria di colore grigio cenere. L'altezza massima è di 1 metro e 8 centimetri, larga trentasette centimetri e raggiunge una profondità massima di 24 cm.

Dopo la sua scoperta la stele è stata oggetto di numerosi studi, soprattutto per la presenza di un'antica iscrizione portante la dicitura MEZVNEMVSVS; alcuni storici hanno valutato l'ipotesi che tale dicitura derivi dall'antica lingua ligure, scritta con caratteri etruschi, e riporterebbe il nome di un certo "Mezio Menisco" alla quale è stata dedicata la stele sepolcrale.

La sua eccezionale scoperta ha permesso agli storici un nuovo approfondimento e studio della protostoria nella regione ligure e nel levante. Oggi la stele è conservata presso il museo di archeologia ligure di Genova Pegli.


Voto alla città:6
Anno della foto:2022

Brugnato (Italia)

 


Brugnato è un comune italiano di 1 279 abitanti della provincia di La Spezia in Liguria.
Il comune è famoso per le sue architetture religiose e civili, in particolare per il ponte medievale sul fiume Vara. L'antico ponte, di probabile origine romana, ma risalente al Medioevo, permetteva in antichità il collegamento dell'Appennino ligure con la costa, in particolare il transito della cosiddetta Via dei Monti che da Pontremoli giungeva a Levanto e a Sestri Levante. Il ponte fu più volte riparato dopo le devastazioni causate dal Vara: un documento del 1660 cita espressamente un richiamo del vescovo Giambattista Paggi (1655-1663) per la ricostruzione delle arcate centrali, crollate nel 1658 in una piena del fiume.

Voto alla città:5
Anno della foto:2022

Rocchetta Di Vara (Italia)

 


Rocchétta di Vara è un comune italiano di 670 abitanti della provincia di La Spezia in Liguria.
Il comune è famoso per le sue architetture religiose, civili e militari oltre che per le sue aree naturali; in particolare per il Castello e la pineta di Suvero. 
Il Castello di Suvero, eretto dai Malaspina nel XIV secolo. Quando il marchese Rinaldo Malaspina nel 1549 ricevette l'investitura come signore del feudo di Suvero, decise di ampliare e rinnovare, il precedente castello già vecchio di quattro secoli. Postazione difensiva e poi residenziale dei Malaspina, il castello fu abbandonato dai suoi proprietari dopo il 1797 con la fine della signorie imperiali decretata dalla nuova dominazione francese napoleonica. In anni recenti il castello di Suvero, per la terza volta nella sua lunghissima storia, è stato completamente restaurato ed è attualmente adibito a dimora privata. Poco fuori dall'abitato del borgo, lungo la strada che conduce al Passo dei Casoni, che svetta sopra i mille metri di quota, ci si addentra in un'imponente pineta, considerata tra le più belle dell'Appennino ligure, con alberi d'alto fusto che si estende per svariati ettari; la pineta è collegata all'Alta Via dei Monti Liguri da diversi sentieri adatti per passeggiate nel verde o per praticare escursionismo e mountain bike.

Voto alla città:6
Anno della foto:2022

Calice Al Cornoviglio (Italia)

 


Càlice al Cornoviglio è un comune italiano di 1 055 abitanti della provincia di La Spezia in Liguria.
Il comune è ricco di architetture religiose e musei ma è famoso soprattutto per i suoi due castelli.

Il castello dei Doria-Malaspina è situato all'interno del borgo di Calice e domina la valle del torrente Usurana controllando gli accessi che dalla val di Vara risalgono verso l'interno. Ha una struttura a pianta trapezoidale, dovuta alle ristrutturazioni subite, e si presenta come un corpo quadrangolare con due torri angolari: a destra un torrione rotondo, a sinistra un corpo cilindrico più basso. Il castello è stato molto rimaneggiato e modificato dalle strutture operate nel corso dei secoli: oggi appare come un palazzo signorile, che conserva solo in parte le caratteristiche architettoniche del complesso fortificato con funzioni di difesa.

Nella frazione di Madrignano si trovano tuttora le rovine di un fortilizio che i Genovesi fecero distruggere nel 1416; domina le case del borgo arroccate intorno alla chiesa dei Santi Margherita e Nicola. Il castello, ricostruito dai Malaspina, fu definitivamente diroccato durante la guerra di successione spagnola, nel 1706, ad opera delle truppe gallo-ispaniche che avevano occupato il feudo di Madrignano con l'appoggio dei Doria, signori di Calice e Veppo. Il sito è stato oggetto nel secondo decennio del Duemila di un'importante fase di restauro e di conservazione della struttura.


Voto alla città:6
Anno della foto:2022