Ancona (Italia)

 


Ancona è un comune italiano di 98 785 abitanticapoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mare Adriatico, sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge l'ampio porto naturale, tra i maggiori d'Italia. È uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.

I monumenti più importanti della città sorgono nei luoghi più significativi nel suo promontorio: il Duomo, al suo vertice, l'Arco di Traiano e il Lazzaretto nel porto, la Cittadella sulle sommità di una collina a picco sul mare e il Monumento ai Caduti nel luogo in cui la vallata centrale della città sbocca sulla costa alta.

Le testimonianze storiche più importanti sono legate ai due periodi di massimo splendore della città e del suo porto: l'epoca del repubblica marinara e quella del porto franco settecentesco.

Il Duomo di San Ciriaco è uno dei simboli della città, sia perché con i suoi più di ventiquattro secoli ne riassume la storia, sia perché con la sua posizione, sulla sommità del colle Guasco e sulla punta più estrema del promontorio, domina il porto, il golfo e caratterizza i panorami della città: è visibile persino da alcuni quartieri periferici. È una fusione di arte romanica e bizantina, quest'ultima presente nella pianta a croce greca e nelle sculture. I due leoni stilofori del portale sono essi stessi uno dei simboli cittadini.

Per il Medioevo, oltre al Duomo, sono notevoli altre due chiese. La prima è Santa Maria della Piazza, che ha una facciata ad archetti di ispirazione bizantina e un portale ricco di figure simboliche; dal suo interno si accede ai resti della sottostante basilica paleocristiana. La seconda è la chiesa monastica di Santa Maria di Portonovo; è situata nei dintorni della città, tra il bosco e la spiaggia di Portonovo e sotto le rupi di Monte Conero. Ha una singolare pianta, fusione tra una basilica a cinque navate e una croce greca.

Nel Quattrocento, lo scultore e architetto dalmata Giorgio da Sebenico ha lasciato in città tre splendidi esempi di Rinascimento adriatico: i portali della chiesa di San Francesco alle Scale e dell'ex chiesa di Sant'Agostino e la facciata di un edificio civile: la Loggia dei Mercanti. Lo stesso artista è autore anche di Palazzo Benincasa, palazzo nobiliare gotico.

Arrivando al Settecento, si ricordano: la chiesa del Santissimo Sacramento, con interno barocco ricco di sculture e originale campanile spiraliforme, la Chiesa del Gesù, di Luigi Vanvitelli, con la cui facciata concava l'architetto completò il suo programma di ridisegno della città, la Chiesa di San Domenico, di Carlo Marchionni, che domina scenograficamente Piazza del Papa, e la chiesa degli Scalzi, notevole per cupola ricoperta di rame che svetta nel panorama della città visto dal porto.

Le due antiche sinagoghe di Ancona, quella levantina e quella italiana, sono alloggiate in un unico edificio, nel cuore dell'antico ghetto; suggestivo è inoltre l'antico e ampio cimitero israelitico, il Campo degli Ebrei, panoramicamente situato nei pressi dell'orlo della falesia.

Si segnala inoltre la presenza, in periferia, della piccola chiesa cinquecentesca di Santa Maria Liberatrice e della neogotica chiesa dei Cappuccini, con dipinti di fra Paolo Mussini.

Testimonianza eccezionale dell'Età Antica è l'Arco di Traiano, attribuito ad Apollodoro di Damasco, che si erge sul molo che l'imperatore volle a protezione del porto. L'Anfiteatro romano è stato completamente scavato nella zona dell'ingresso principale, detto "Arco Bonarelli", mentre la parte posteriore del monumento non è stata ancora completamente riportata alla luce e risulta dunque di difficile lettura per il profano.

Tra Medioevo e Rinascimento, tre furono i palazzi in cui ebbe sede il governo della Repubblica di Ancona: il romanico Palazzo del Senato, il gotico, altissimo Palazzo degli Anziani, con la facciata principale rifatta nel Seicento, e il Palazzo del Governo, a cui lavorò anche l'architetto Francesco di Giorgio Martini, affiancato dalla torre che domina Piazza del Papa.

Per il Rinascimento, si ricordano i due monumenti più significativi. Il primo è la poderosa Cittadella, fortificazione a pianta di stella pentagonale, opera di Antonio da Sangallo il Giovane, uno dei primissimi esempi di fronte bastionato all'italiana; è sede del Segretariato permanente della Iniziativa Adriatico Ionica. Il secondo è Palazzo Ferretti, sede del Museo archeologico nazionale delle Marche, con cortile pensile affacciato sul porto.

Il Settecento vide una rinascita artistica della città, di cui fu protagonista Luigi Vanvitelli, che oltre alla già citata Chiesa del Gesù lasciò in città il Lazzaretto, singolare e vastissima costruzione pentagonale, costruita all'interno del porto su un'isola artificiale; vanvitelliani sono anche l'Arco Clementino e il tratto di molo su cui sorge. Dopo i radicali interventi urbanistici di Vanvitelli, la città venne dotata di un nuovo ingresso monumentale, Porta Pia, che fa da contraltare all'Arco di Traiano, sul lato opposto del porto.

Dell'Ottocento si ricorda il Teatro delle Muse, con facciata neoclassica recante sul frontone gli altorilievi delle nove muse, di Apollo e di Palemone, dio dei porti.

Del Novecento notevoli sono il Mercato delle Erbe, architettura di ghisa e vetro in stile liberty, e il Monumento ai caduti, con la sua scenografica scalinata conducente al mare sottostante, accolto in breve tra i simboli della città.

Nell'area archeologica del Tempio di Afrodite, situata sotto al Duomo, è visibile il basamento del tempio, studiando il quale è stato possibile ricostruire idealmente tutto l'edificio, che dall'alto del colle Guasco dominava l'Ancona greca e quella romana. Lo scavo è accessibile dall'interno del Duomo, ma nonostante rivesta un notevole interesse è da anni precluso ai visitatori.

Degli scavi archeologici dell'Anfiteatro romano si è già dato conto nella sezione Architetture civili e militari.

Sotto la chiesa di Santa Maria della Piazza ci sono i resti della basilica paleocristiana che, secondo alcuni studi, sarebbe stata l'antica cattedrale di Santo Stefano, la prima della città. Si può accedere a questa zona archeologica dall'interno della chiesa, e si possono ammirare mosaici policromi con simbologia paleocristiana, resti delle absidi, dei colonnati, del fonte battesimale e della cattedra.

Via XXIX Settembre è affacciata sulle banchine portuali, sugli arrivi e sulle partenze delle navi e su uno dei più classici panorami della città, dominato dal Duomo e dal Faro vecchio e dai vecchi rioni arrampicati sui colli. All'inizio della via si trova la statua bronzea di Traiano, che ricorda l'ampliamento del porto deciso dall'imperatore.

Via della Loggia è l'antica via del Porto, sulla quale si affacciano edifici che hanno visto la storia della città marinara, tra i quali la Loggia dei Mercanti e il Palazzo Benincasa.

La passeggiata "da mare a mare", ossia dalle banchine del porto al belvedere del Passetto, permette di congiungere i due lati del promontorio sul quale sorge la città; è costituita dai tre corsi principali e dal Viale della Vittoria. I tre corsi, dedicati a Garibaldi (Corso Nuovo), Mazzini (Corso Vecchio) e a Stamira, attraversano paralleli i quartieri ottocenteschi della città e ne costituiscono il centro commerciale. Il Viale della Vittoria, attraversa invece l'espansione urbanistica del primo Novecento e presenta interessanti esempi di architettura eclettica e liberty.

Via del Comune (Via Pizzecolli), prima dell'apertura dei corsi ottocenteschi, fu per secoli la strada principale della città. Percorre in salita tutto l'antichissimo rione di San Pietro e conduce sulla sommità del Colle Guasco, dove sorge il Duomo; ha aspetto medievale ed è ricca di palazzi storici, di monumenti e di scorci panoramici sul porto.

Via Astagno, con i vicoli limitrofi, costituiva l'antico ghetto ebraico, con i suoi alti palazzi e le strade strette e ripide.

Le piazze centrali della città sono quattro.

Piazza della Repubblica, comunemente detta "del Teatro", è il punto di unione tra centro e porto; vi si scorgono le banchine, con i traghetti in partenza per la Grecia e i paesi balcanici; vi si affaccia il Teatro delle Muse.

Piazza del Papa, di forma singolarmente allungata, è il cuore dei rioni più antichi della città. Prende nome dalla statua di papa Clemente XII, responsabile della rinascita settecentesca dei traffici portuali; è un ritrovo serale molto frequentato.

L'ottocentesca piazza Cavour è la più vasta della città ed è sistemata a giardino, come la vicina piazza Stamira; in entrambe le piazze le aiuole sono caratterizzate da palme di varie specie.

Piazza Roma, insieme al Corso Vecchio, ospita nei giorni feriali l'animato mercato di bancarelle ed è caratterizzata dalla Fontana dei Cavalli; a pochi passi c'è l'antica Fontana delle Tredici Cannelle; secondo la tradizione chi deve partire può assicurarsi il ritorno in città bevendo l'acqua di questa fontana.

I luoghi panoramici più noti di Ancona sono: il piazzale del Duomo, affacciato sul porto, sulla città e sulla costa, visibile sino a Pesaro; Porta Pia, con vista su porto, Duomo e Faro, il belvedere di Capodimonte, da cui si può osservare l'isola pentagonale del Lazzaretto circondata dal Mandracchio, il Pincio, con vista sulla città e sul porto, la pineta del Passetto, affacciata sulla costa alta, visibile sino a Monte Conero. A questi punti panoramici classici si aggiungono quelli aperti al pubblico negli ultimi decenni: la Lanterna Rossa, con vista completa sui rioni antichi disposti ad anfiteatro intorno al porto, e il Faro, alto sulle rupi e sui tetti della città antica.

Oltre che per numerosi musei la città è ben dotata di viali, piazze alberate e parchi, panoramici perché posti sulle parti più alte delle colline; ha infatti 52  di verde per abitante.

Una gran parte della fascia costiera del territorio comunale di Ancona rientra all'interno del Parco regionale del Conero, caratterizzato da ampi boschi sempreverdi di macchia mediterranea, da scogliere a picco sul mare, da spiagge raggiungibili solo a nuoto o per impervi stradelli, da una campagna di alto valore paesaggistico e ricca di prodotti tipici, come la lavanda, il miele, l'olio, i legumi. Tra le località anconetane all'interno del Parco va citata Portonovo, meta molto frequentata da anconetani e turisti, con i suoi boschi a ridosso delle spiagge e con i suoi antichi monumenti.

Peculiarità della città è il fatto che il Parco del Conero comprende anche aree prettamente urbane: tra esse la zona del Passetto, con le rupi, la pineta e le scogliere, e quella delle Valli di Pietralacroce, che dal centro abitato scendono verso il ciglio delle rupi; quattro stradelli conducono al mare, attraversando boschi e prati. Queste zone sono ricche di punti panoramici sulle scogliere sottostanti e sulla città.


Voto alla città:7
Anno della foto:2020

1 commento:

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