Alberobello (Italia)

 


Alberobello è un comune italiano di 10 269 abitanti della città metropolitana di Bari in Puglia, facente parte della Valle d'Itria e della Murgia dei Trulli.

È celebre per i suoi caratteristici trulli, modello costruttivo di architettura spontanea, dichiarati dal 6 dicembre 1996 Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO.

La Chiesa Matrice di Alberobello è consacrata all'Immacolata Concezione e ai santi Cosma e Damiano, patroni del comune con decreto pontificio del lunedì 22 maggio 1854.

Il loro culto fu introdotto nel 1636 dal conte Giangirolamo II, che ne era devoto a motivo di una grazia ricevuta da sua moglie Isabella da Rocca Padula durante la gravidanza con la quale diede alla luce il primogenito, Cosimo Duca di Noci, infatti fu l'unico d'Acquaviva a possedere questo nome. Prima dell'istituzione della parrocchia, la cappella, risalente al 1609 dipese dalla parrocchia di Noci sino al 16 marzo 1814. Il vescovo di Conversano monsignor Gregorio Falconieri la riconobbe come santuario il 12 settembre 1938 e il 18 febbraio 2000 papa Giovanni Paolo II la elevò a basilica minore.

L'edificio attuale, in stile neoclassico con pianta a forma di croce latina, risale alla fine del XIX secolo. Sostituisce una piccola cappella risalente al 1609 e si presuma consacrata alla Madonna delle Grazie con sotto l'ossario, denominato "Salvo", raddoppiata nel 1725, allungata nel 1784 con sacrestia e nel 1852 in formazione dei due transetti, il vecchio campanile realizzato nel 1875. Il progetto, voluto fortemente nel 1881 dall'amministrazione comunale Nicola Agrusti, fu redatto dell'architetto alberobellese Antonio Curri, ebbe il benestare del parroco Domenico Morea. Il preventivo era di 16.000 lire, la realizzazione costò 32.700 lire. La prima pietra fu posata la domenica 12 novembre 1882 e i lavori durarono quasi tre anni. La nuova chiesa fu aperta al culto il 20 Settembre 1885 in occasione della festa dell'Addolorata, in cui fu posta la epigrafe sull'ingresso, anche se la sua realizzazione era largamente incompleta essendo state realizzate solo navata centrale esternamente e la facciata, a facciata presenta due campanili, quello di sinistra con una meridiana e quello di destra con un orologio con numeri romani. L'interno della navata completata a fine '800, l'abside e la nuova, completata a inizio '900, la sacrestia, già presente dal 1784, anche la sacrestia vecchia fu demolita e ricostruita quella nuova e restaurata e completata nel 1968, nel 1935 fu aperto il cappellone del Santissimo Sacramento, il braccio sinistro fu completato nel 1948 e il braccio destro nel 1956, mentre la prevista cupola ottagonale, di cui nel 1960 fu realizzata la base, non è mai stata realizzata.

La chiesa custodisce le reliquie dei Santi Titolari, festeggiati il 27 e 28 settembre.

La storia dei Trulli, edifici molto particolari, è legata alla pragmatica de Baronibus, un editto del Regno di Napoli del XV secolo che sottoponeva a un tributo ogni nuovo insediamento urbano.

conti di Conversano, gli Acquaviva d'Aragona proprietari del territorio su cui sorge oggi Alberobello con la domus estiva che si chiamava Difesa De Le Noci al confine con il territorio del ducato di Martina Franca dal 15 maggio 1481, imposero allora ai contadini inviati in queste terre di bonifica e messa a coltura dei nuovi terreni di edificare a secco, senza utilizzare malta, le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie e non, almeno formalmente, a dimore appartenenti a un insediamento urbano permanente, in modo da esentarlo dal tributo.

Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono la soluzione migliore nella forma rotonda o quadrata con tetto a falsa cupola, composto di cerchi di pietre sovrapposti. I tetti sono abbelliti con pinnacoli decorativi, che secondo molti rappresentavano la firma del maestro trullaro che aveva costruito (o restaurato) il trullo, la cui forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi o profani, risalenti dal periodo fascista. La posa del pinnacolo era un momento di festa.

Uno dei trulli più grandi di Alberobello, affacciato nella piazza Sacramento, è alto quattordici metri. Soprannominato Trullo sovrano dallo studioso locale Giuseppe Notarnicola, in origine era un semplice trullo di campagna. Dai proprietari famiglia Perta nella seconda metà del XVIII Secolo, fu notevolmente ampliato e finito di realizzare con atto notarile il sabato 15 aprile 1797 in cui attesta che il trullo fu realizzato con l'impiego di malta e pertanto in violazione della prammatica de Baronibus. Fu sede della confraternita del Santissimo Sacramento dal 1826 al 1837, quando venne raffigurato in prossimità dell'ingresso un dipinto del Calvario, di artista ignoto. Fu anche sede della prima farmacia di Alberobello tenuta da Stefano Chiarelli. Fu acquisito dagli attuali proprietari nel 1861. Nel 1923 divenne Monumento Nazionale e nel 1928 fu realizzata la pavimentazione della piazza. Dal 1994 è adibito a casa museo.

Durante il periodo estivo, il Trullo Sovrano ospita spettacoli teatrali, concerti e altri eventi culturali.


Voto alla città:8
Anno della foto:2020

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