Terrasini (Italia)

 


Terrasini è un comune italiano di 12 902 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia.

Situato nei pressi dell'aeroporto Falcone-Borsellino, si affaccia sul Golfo di Castellammare.

Importante centro turistico e culturale della città metropolitana di Palermo è noto per la sua costa e per le sue spiagge, ma anche per la sua piazza dominata dal Duomo, una delle chiese più grandi del territorio e per il suo museo del carretto siciliano, palazzo d'Aumale.

Terrasini è infine soprannominata la "città dell'amore" grazie alle numerosi installazioni che inneggiano a questo sentimento e all'atmosfera che la circonda.

Il centro della città di Terrasini è piazza Duomo, ampia e di forma rettangolare, che si allarga verso il duomo, circondata da imponenti palazzi storici risalenti al XVII e XVIII secolo.

La piazza, lastricata con pregiato basolato di marmo siciliano, marmo di Custonaci, misura 110 metri di lunghezza per 35 metri di larghezza, il che la rende una delle piazze urbane più grandi del territorio e un punto di riferimento per tutti i cittadini, sempre in piazza sono presenti numerosi locali caratteristici nei quali è possibile mangiare il cibo locale e siciliano.

A dominare la piazza vi è il duomo. Accanto alla piazza è presente la villa di san Giuseppe, caratteristico polmone verde della città situato tra il duomo di Terrasini e un edificio settecentesco: al centro della villa è presente una fontana dalla caratteristica del tutto unica in Italia, giacché presenta al centro un rubinetto che attraverso un potente getto d'acqua dà l'impressione di levitare.

Il monumento più importante della città di Terrasini è la Chiesa di Maria Santissima delle Grazie.

La sua costruzione risale al Settecento: in quel periodo era ancora accesa la rivalità tra Terrasini e Cinisi. Un nobile di Terrasini decise insieme ai cittadini di costruire un'imponente chiesa che fosse più grande non solo di quella di Cinisi, ma anche di tutte altre chiese presenti nei centri limitrofi.

La chiesa richiese oltre venti anni di costruzione: i cittadini di Cinisi cercarono in ogni modo di ostacolarne la costruzione, alla fine intorno alla prima metà del Settecento la chiesa fu completata, in puro stile barocco.

Il duomo presenta un'imponente facciata barocca con otto colonne, quattro doriche e quattro corinzie; al centro della facciata è presente la statua di Maria Santissima delle Grazie, mentre ai lati si ergono le due statue dei Santi Pietro e San Giuseppe. Un altro elemento caratteristico della chiesa sono le due vertiginose torri, alte circa 30 metri, su cui sono installati due orologi. L'interno è invece costruito in pregiato marmo bianco scolpito da maestri siciliani, sono presenti numerosi affreschi dipinti da artisti locali.

Il palazzo Cataldi, sede della Biblioteca Comunale "Claudio Catalfio", in via Benedetto Saputo,è un edificio costruito dalla famiglia La Grua come residenza estiva, l'edificio è stile barocco ed è sormontato dallo stemma della famiglia La Grua nella parte superiore dell'edificio.

Ad oggi il palazzo Cataldi è sede della Biblioteca Comunale e raccoglie svariate collezioni di libri.

Al centro di Piazza Falcone e Borsellino in posizione antistante il municipio, si trova il Monumento ai Caduti, dono dei Terrasinesi residenti a Detroit, raffigurante un cippo quadrangolare in marmo che reca incisi i nomi dei terrasinesi caduti nelle due grandi guerre del secolo scorso. Il cippo è sormontato da una figura alata, probabilmente una sorta di Nike, dea della vittoria, con in mano una corona d'alloro.

Di fronte il monumenti ai caduti si innalza palazzo La Grua sede del municipio, il palazzo La Grua fu costruito dalla famiglia la Grua nel settecento; il palazzo ha perso totalmente la sua struttura settecentesca a causa di un restauro degli anni 1970, tuttavia sono state proposte diverse ipotesi di recupero per portarlo alla sua forma originale.

Il palazzo d'Aumale dal 1984 è sede del museo civico, il museo nacque dall'unione del Museo storico-etnografico del carretto siciliano "S. Ventimiglia" che era stato fondato nel 1973 grazie all'impegno del professore Salvatore Ventimiglia con il Museo civico di storia naturale che era stato aperto nel 1981.

Il museo è composto da tre diverse aree tematiche, quella etnografica, quella naturalistica e quella archeologica. In origine il museo conservava, oltre alla collezione etnografica di Salvatore Ventimiglia, da collezioni naturalistiche quali la collezione ornitologica Sommariva, la collezione di mammiferi Orlando, entrambe donate al Comune, e dalla raccolta ornitologica di proprietà Orlando.

Nelle verdi periferie, tra macchie di uliveti, limoneti ed aranceti, si trovano alcuni edifici degni di menzione. Prima fra tutti, Villa Fassini, in stile liberty attribuito al grande architetto Ernesto Basile. La villa, appartenuta alla potente famiglia siciliana dei Florio, è stata anche luogo di ritrovo, negli anni '70, di una nutrita ed importante comunità hippy, formata da giovani provenienti da tutta Italia ed anche dall'Europa.

Inoltre, in contrada Bagliuso, si trovano il seicentesco castello di Gazzara, appartenuto alla potente baronia locale e la caratteristica senia, strumento impiegato per l'irrigazione agricola sin dal periodo arabo, espressione della locale cultura contadina.

Il manufatto più antico esistente nel territorio comunale di Terrasini è la Torre di Capo Rama che domina l'omonimo promontorio, ricadente in zona A della Riserva Naturale Orientata Capo Rama. La torre venne costruita nel XV secolo per avvistare le imbarcazioni pirata e segnalarne la presenza attraverso i fari e risulta inserita in tutti gli elenchi ufficiali delle torri che costituivano il complesso ed articolato sistema di avvistamento costiero. La torre di Capo Rama faceva parte delle 11 torri controllate dal Senato della Città di Palermo, di cui rappresentava anche la più occidentale.

Le antiche e maestose torri d'avvistamento (Torre Alba, Torre di Capo Rama, Torre Toleda o Torre Paternella, Torre di contrada San Cataldo), servivano ad avvertire in tempo la popolazione del villaggio degli attacchi dei temibili pirati o dei ancor più temuti Saraceni. Il sistema di avvistamento, ingegnoso, prevedeva la collocazione di una torre di avvistamento ad ogni promontorio strategico del territorio, mantenendo sempre la comunicazione visiva fra una torre e l'altra, in modo tale che, in caso di emergenza, le segnalazioni luminose da una torre all'altra si trasmettessero molto velocemente in tutto il territorio.

La costa di Terrasini, che si estende dalla spiaggia della Ciucca fino a quella di San Cataldo, è di tipo misto, alternando calette pietrose ad alti e scoscesi dirupi sul mare. Nei pressi di Terrasini è situata la Riserva naturale orientata Capo Rama, istituita dalla Regione Siciliana nel giugno 2000 ed affidata in gestione al WWF Italia.

L'area del promontorio era stata già individuata nel 1968, dal Comune di Terrasini, come «biotopo di inestimabile valore». Il promontorio di Capo Rama è stato inserito nell'esclusivo elenco dei geositi italiani, località di rilevante interesse geologico di alto valore naturalistico. Dal punto di vista faunistico, l'area di Capo Rama ospita la fauna tipica delle coste rocciose. La Riserva si trova lungo le rotte migratorie e durante i periodici spostamenti alcune specie sostano indisturbate sulla scogliera: in primavera prima di raggiungere le aree di nidificazione ed in autunno quando tornano nelle zone di svernamento. Si possono avvistare molte specie di rettili, la presenza di gabbiani reali (Larus michahellis), rondoni maggiori (Apus apus), cappellacce (Galerida cristata) ed anche di gheppi (Falco tinnunculus).

Le grotte ospitano alcune colonie di pipistrelli, ma sono presenti anche volpi (Vulpes vulpes) e conigli (Oryctolagus cuniculus). Per quanto riguarda la flora vi è una vegetazione arbustiva e discontinua, con un'area di scogliera ed un'area di pianoro in cui prosperano le palme nane, elemento distintivo della riserva e dell'areale botanico siciliano.


Voto alla città:7
Anno della foto:2022

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