Campobasso (Italia)




Campobasso è un comune italiano di 49 230 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Molise.
Prima città della regione per popolazione, sorge a 701 m s.l.m. (a m. 792 il castello Monforte), risultando così il terzo capoluogo di regione più alto d'Italia dopo Potenza e L'Aquila e il quarto di provincia dopo anche Enna.
La città, di probabile origine longobarda, si trova nella zona compresa tra i fiumi Biferno e Fortore. Il centro storico raccoglie numerose testimonianze delle diverse epoche storiche, dalla duecentesca chiesa di San Leonardo, al quattrocentesco castello Monforte, e alla neoclassica cattedrale della Santissima Trinità.
Campobasso è ricca di architetture religiose, civili e militari.
Gli ipogei, ricavati nei secoli dall'opera dell'uomo, rappresentano una realtà nascosta del borgo antico.
Gran parte della pietra fu estratta per poter costruire i palazzi per cui si possono immaginare i volumi esistenti nel sottosuolo.
A seguito del catastrofico terremoto del 1456, il conte Cola di Monforte progettò la nuova città, con un assetto difensivo, dotandola di doppia cinta muraria, interrotta dalle porte che davano accesso al borgo. Utilizzò i vuoti esistenti collegandoli tra loro e rendendoli funzionali a una logica militare. Una ragnatela di cunicoli, una sorta di “rete” in tempi medievali che consentiva la comunicazione rapida da più punti. Tra i sotterranei fotografati, ci sono alcuni tratti dell'antico camminamento che permetteva alle guarnigioni di spostarsi velocemente da una torre all'altra e dalle mura di cinta alla parte alta del colle. Su questa attendibile ipotesi l'Associazione orienta le ricerche con l'obiettivo di ripercorrere il leggendario passaggio che permetteva l'estrema fuga in caso di prolungati assedi.
Nel corso dei secoli i sotterranei hanno subito diverse destinazioni: verso la fine del XV secolo, con l'ampliamento del borgo e l'istituzione della dogana per l'editto di Ferrante d'Aragona, furono aperti i fondaci della farina, del sale, delle carni.
Durante la seconda guerra mondiale furono utilizzati come rifugi antiaerei.
Negli anni sessanta furono adibiti a discoteche e luoghi di incontro di giovani, per l'ampiezza dei locali e l'isolamento acustico.
Successivamente abbandonati e non più utilizzati con fini sociali, sono stati identificati come discariche di materiale edile a seguito di ristrutturazioni. Attualmente sono molto ricercati per renderli fruibili come pub e ristoranti.
La settecentesca “Villa De Capoa”, recuperata con un accurato progetto, è uno dei luoghi più suggestivi della città.
Il parco, adiacente all'ex convento di Santa Maria delle Grazie, fu fatto costruire nel Cinquecento da Andrea De Capoa. Svolse per circa due secoli la funzione di riserva delle erbe che i monaci del convento utilizzavano per la creazione di medicinali naturali. Nel Settecento fu acquistato da privati e riorganizzato in parco vero e proprio. Infine nell'Ottocento la contessa Marianna de Capoa lo donò alla città.
Il giardino è all'italiana, ricopre un'area di quasi 16.000 m². Il viale principale, va dall'ingresso a una piazza; in essa sono collocate una fontana e una piattaforma circolare, usata per allestire spettacoli. In altre zone del giardino vi sono un labirinto di siepi e una rotonda delimitata da quattro aiuole, in cui, nel 1929, sono state impiantate delle sequoie. Ad arricchire i suggestivi sentieri vi sono sculture mitologiche, archi di pietra o di siepi, un sarcofago di fine Quattrocento, un pozzo, panchine in pietra e una grotta. L'ingresso principale, con il pregiato cancello in ferro battuto, si affaccia su piazza Savoia.
Le specie vegetali presenti sono varie e degne di attenzione: alte sequoie, possenti cedri del Libano, eleganti cipressi, abeti rossi, profumati tigli continuano ad avere una funzione non solo ornamentale: sono la testimonianza della cultura, del gusto e dell'arte di coloro che tanti anni fa hanno realizzato questo gioiello.
All'interno del parco è presente un complesso sportivo per praticare tennis, con diversi campi coperti e scoperti, in cui dal 2002 al 2012, ogni anno, veniva organizzato il torneo internazionale femminile di tennis del circuito ITF Women's Tour nominato "Regione Molise" il cui premio in palio è oscillato tra i 10.000 e i 25.000 $; nel 2011 fu vinto dall'italiana Karin Knapp.

Voto alla città:7
Anno della foto:2010, 2019

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